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mercoledì 26 dicembre 2012


IMPORTANTE DECISIONE DEL GIUDICE DEL LAVORO DEL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE

L'Avv. Camillo Federico 


RIASSUNTI DUE  DIPENDENTI  CHE ERANO STATI IGNORATI DALLA NUOVA SOCIETA’ AGGIUDICATARIA  DELLA GUARDIANA  DEI PRESIDI DELL’ASL DI CASERTA – PROVVEDIMENTI DI URGENZA INVOCATI  DAL DIFENSORE  AVV. CAMILLO FEDERICO -  HA FATTO GIURISPRUDENZA IL RECENTE PROVVEDIMENTO SUI DIPENDENTI DEL CUB I COSIDETTI “CANTIERIZZATI STORICI” -


     Santa Maria Capua Vetere ( di Ferdinando Terlizzi )  Una doppia vittoria per l’Avv. Camillo Federico, quella di  vedere accogliere un provvedimento di urgenza ( cosa assai rara nel settore del lavoro )  e la soddisfazione della condanna della controparte  ( la società EurosafEty Spa ) ad assumere i due dipendenti:   Vincenzo Di Vico e Vincenzo Polverino,   messi  alla porta e lasciati sul lastrico, senza stipendio,  con le loro famiglie.  Ma ci hanno pensato due magistrati della Sezione Lavoro del Tribunale di Santa Maria Capua a tutelare i due dipendenti che, grazie ai provvedimenti favorevoli,  sono stati ora riassunti a tempo indeterminato presso le strutture dell’Asl di Caserta.
     Con un ricorso ex art. 700 ( provvedimenti di urgenza ) l’avv. Camilo Federico,  patrono dei due dipendenti, aveva inoltrato una istanza al Tribunale di S.Maria C.V.  chiamando in giudizio la Società Eurosafety S.p.A, l’Ati Pegaso, Servizi Fiduciari & sistemi di Sicurezza nonché il legale rappresentante dell’Asl di Caserta lamentando la mancata assunzione dei due dipendenti,  già adibiti alla guardiania del presidio Ospedaliero del Melorio di Santa Maria Capua Vetere.
     In effetti – si lamentava – che i due avevano lavorato per la “Sistemi di Sicurezza”, con le mansioni di portiere,  senza alloggio,  presso l’Ospedale Melorio di S. Maria C,.V. e che gli stessi erano stati non assunti dalla società “Eurosafety” Spa,  subentrata nell’appalto relativo al servizio di portierato,  guardiania e custodia delle strutture dell’Asl di Caserta.  In effetti i due erano stati gli unici  a non essere assunti,  mentre  altri 48  ex dipendenti nelle stesse condizioni erano stati assunti regolarmente dalla vecchia società subentrante.
     In primo luogo i giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di S.Maria  ( i ricorsi erano stati assegnati  a due magistrati diversi,  i dottori  Grammatica e Cislaghi )  hanno dovuto sgomberare il campo ritenendo se sussistessero  o meno i presupposti
    per un provvedimento di urgenza ex art. 700 cpc.  cioè il cosiddetto “fumus boni juris”  ( la  probabile fondatezza  del diritto di chi agisce ) e il cosiddetto “periculum in mora” ( ovvero un pregiudizio imminente ed irreparabile derivante dall’attesa della definizione del giudizio ).
     Ma per capire meglio l’importanza del provvedimento è d’uopo fare una breve storia degli accadimenti. Nel 2010  l’Asl di Caserta indiceva una procedura per l’affidamento del servizio di guardiania, portierato e custodia di alcune strutture dell’Ente. L’appalto veniva vinto dall’Eurosafety Spa di Bari, ma, successivamente l’Asl revocava  in autotutela il predetto appalto ( che prevedeva anche l’automatica assunzione del personale tutto di circa  50 unità ) per la mancanza di alcuni requisiti per cui il servizio veniva affidato alla 2° aggiudicataria alla ATI PEGASO, sistemi di sicurezza srl.
     Ma dopo poco,  la prima aggiudicatrice  la Eurosafety Spa,  vistasi esclusa inopinatamente e senza motivi logici,  ricorreva prima al TAR e poi al Consiglio di Stato   vedendo infine accolte le proprie doglianze. Di conseguenza l’ASL di Caserta ( da sempre covo di masnadieri corrotti, di  truffatori politici di ogni genere -  prova ne sono i numerosi processi a carico in sede penale e le inchieste in corso della Procura sammaritana ) fu costretta a riaffidare l’appalto alla prima aggiudicatrice appunta alla Eurosafety Spa.
    A questo proposito va subito precisato che nel capitolato di appalto vi era chiaramente specificato  che “nel caso di aggiudicazione la ditta e’ tenuta ad assumere senza soluzione di continuità tutto il personale”. Ma,  per uno di quei misteri,  che spesso avvolgono il grigiore delle decisioni burocratiche degli Enti ( volutamente pilotate di loschi figuri che intrallazzano per i propri fini ) nel passare alla ditta gli elenchi del personale da assumere i due ricorrenti,  Di Vico e Polverino vennero ignorati, buttati in mezzo ad una strada,  senza  stipendi con i loro gravosdi carichi familiari.
    Di qui il ricorso dell’avv. Camillo Federico ed il conseguente accoglimento dei due giudici che hanno anche citato un riferimento giurisprudenziale recente del Tribunale di S. Maria C.V.,  che ha riguardato una decisione collegiale per l’annosa questione  dei cosiddetti “cantierizzati storici” assunti dalla “Ecologil Service” al CUB ( Consorzio Unico di Bacino ) di Caserta e Napoli e con il passaggio di personale “in forza” per tutti i  dipendenti.
     L’importante decisione della Sezione del Lavoro di Santa Maria C.V. in favore dei due lavoratori riassunti è stata accolto con favorevoli commenti dai sindacati e daqi lavoratori tutti e che certamente farà a sua volta giurisprudenza valida,  specie per quanto attiene al ricorso ex art 700 CPC  i cosiddetti provvedimenti di urgenza.   

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