IMPORTANTE
DECISIONE DEL GIUDICE DEL LAVORO DEL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
L'Avv. Camillo Federico
RIASSUNTI
DUE DIPENDENTI CHE ERANO STATI IGNORATI DALLA NUOVA SOCIETA’
AGGIUDICATARIA DELLA GUARDIANA DEI PRESIDI DELL’ASL DI CASERTA –
PROVVEDIMENTI DI URGENZA INVOCATI DAL
DIFENSORE AVV. CAMILLO FEDERICO - HA FATTO GIURISPRUDENZA IL RECENTE
PROVVEDIMENTO SUI DIPENDENTI DEL CUB I COSIDETTI “CANTIERIZZATI STORICI” -
Santa Maria Capua
Vetere ( di Ferdinando Terlizzi ) Una doppia vittoria per l’Avv. Camillo Federico, quella di vedere accogliere un provvedimento di urgenza
( cosa assai rara nel settore del lavoro ) e la soddisfazione della condanna della
controparte ( la società EurosafEty Spa
) ad assumere i due dipendenti: Vincenzo Di Vico e Vincenzo Polverino, messi
alla porta e lasciati sul lastrico, senza stipendio, con le loro famiglie. Ma ci hanno pensato due magistrati della Sezione
Lavoro del Tribunale di Santa Maria Capua a tutelare i due dipendenti che,
grazie ai provvedimenti favorevoli, sono
stati ora riassunti a tempo indeterminato presso le strutture dell’Asl di
Caserta.
Con un ricorso ex
art. 700 ( provvedimenti di urgenza ) l’avv. Camilo Federico, patrono dei due dipendenti, aveva inoltrato
una istanza al Tribunale di S.Maria C.V.
chiamando in giudizio la Società Eurosafety
S.p.A, l’Ati Pegaso, Servizi
Fiduciari & sistemi di Sicurezza nonché il legale rappresentante dell’Asl di Caserta lamentando la
mancata assunzione dei due dipendenti,
già adibiti alla guardiania del presidio Ospedaliero del Melorio di
Santa Maria Capua Vetere.
In effetti – si
lamentava – che i due avevano lavorato per la “Sistemi di Sicurezza”, con le
mansioni di portiere, senza
alloggio, presso l’Ospedale Melorio di S. Maria C,.V. e che gli stessi erano stati
non assunti dalla società “Eurosafety” Spa,
subentrata nell’appalto relativo al servizio di portierato, guardiania e custodia delle strutture
dell’Asl di Caserta. In effetti i due
erano stati gli unici a non essere
assunti, mentre altri 48
ex dipendenti nelle stesse condizioni erano stati assunti regolarmente
dalla vecchia società subentrante.
In primo luogo i
giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di S.Maria ( i ricorsi erano stati assegnati a due magistrati diversi, i dottori
Grammatica e Cislaghi ) hanno dovuto sgomberare il campo ritenendo se
sussistessero o meno i presupposti
per un
provvedimento di urgenza ex art. 700 cpc.
cioè il cosiddetto “fumus boni
juris” ( la probabile fondatezza del diritto di chi agisce ) e il cosiddetto “periculum in mora” ( ovvero un
pregiudizio imminente ed irreparabile derivante dall’attesa della definizione
del giudizio ).
Ma per capire
meglio l’importanza del provvedimento è d’uopo fare una breve storia degli
accadimenti. Nel 2010 l’Asl di Caserta
indiceva una procedura per l’affidamento del servizio di guardiania, portierato
e custodia di alcune strutture dell’Ente. L’appalto veniva vinto
dall’Eurosafety Spa di Bari, ma, successivamente l’Asl revocava in autotutela il predetto appalto ( che
prevedeva anche l’automatica assunzione del personale tutto di circa 50 unità ) per la mancanza di alcuni
requisiti per cui il servizio veniva affidato alla 2° aggiudicataria alla ATI
PEGASO, sistemi di sicurezza srl.
Ma dopo poco, la prima aggiudicatrice la Eurosafety Spa, vistasi esclusa inopinatamente e senza motivi
logici, ricorreva prima al TAR e poi al
Consiglio di Stato vedendo infine
accolte le proprie doglianze. Di conseguenza l’ASL di Caserta ( da sempre covo
di masnadieri corrotti, di truffatori
politici di ogni genere - prova ne sono
i numerosi processi a carico in sede penale e le inchieste in corso della
Procura sammaritana ) fu costretta a riaffidare l’appalto alla prima aggiudicatrice
appunta alla Eurosafety Spa.
A questo proposito
va subito precisato che nel capitolato di appalto vi era chiaramente
specificato che “nel caso di
aggiudicazione la ditta e’ tenuta ad assumere senza soluzione di continuità
tutto il personale”. Ma, per uno di quei
misteri, che spesso avvolgono il
grigiore delle decisioni burocratiche degli Enti ( volutamente pilotate di
loschi figuri che intrallazzano per i propri fini ) nel passare alla ditta gli
elenchi del personale da assumere i due ricorrenti, Di Vico e Polverino vennero ignorati, buttati
in mezzo ad una strada, senza stipendi con i loro gravosdi carichi
familiari.
Di qui il ricorso
dell’avv. Camillo Federico ed il conseguente accoglimento dei due giudici che
hanno anche citato un riferimento giurisprudenziale recente del Tribunale di S.
Maria C.V., che ha riguardato una
decisione collegiale per l’annosa questione dei cosiddetti “cantierizzati storici” assunti
dalla “Ecologil Service” al CUB ( Consorzio Unico di Bacino ) di Caserta
e Napoli e con il passaggio di personale “in forza” per tutti i dipendenti.
L’importante
decisione della Sezione del Lavoro di Santa Maria C.V. in favore dei due
lavoratori riassunti è stata accolto con favorevoli commenti dai sindacati e
daqi lavoratori tutti e che certamente farà a sua volta giurisprudenza
valida, specie per quanto attiene al ricorso ex art 700
CPC i cosiddetti provvedimenti di
urgenza.
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