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mercoledì 25 settembre 2013

IL PRESIDENTE ORAZIO ROSSI HA DETTO NO ALLA ESCARCERAZIONE DI NICOLA COSENTINO

PROSSIMA UDIENZA 4 OTTOBRE per il Principe e la ( scheda ) Ballerina

ESCUSSI L’EX SUINDACO DI CASAL DI PRINCIPE DR. CRISTIANO E IL GENERO DI CICCIOTTO GIOVANNI LUBELLO. PREVISTA L’ESAME DEL COLLABORATORE VARGAS – 

Vana attesa per il deposito della istanza di scarcerazione presentata per Nicola Cosentino


S. Maria C.V. ( di Ferdinando Terlizzi ) E’ stata una udienza  assai movimentata quella di ieri svoltasi innanzi al giudice Orazio Rossi, presidente della prima penale. Alla sbarra 21c imputati compreso Nicola Cosentino accusati di corruzione e reimpiego di capitali per la pratica di finanziamento del Centro Commerciale “Il Principe” che doveva sorgere alle porte di Casal di Principe. La pubblica accusa è stata rappresentata dal piemme  della DdA Dr. Antonello Ardituro.
Quasi l’intera udienza è stata occupata per la escussione di Giovanni Lubello, genero di Francesco Bidognetti,  alias Cicciotto è mezzanotte detenuto e dell’ex sindaco di Casal di Principe Cipriano Cristiano.  Le domande come al solito vertevano ampiamente sul se era o non intervenuto Nicola Cosentino e quale peso avesse potuto avere3 la sua presentazione degli imprenditori che avevano chiesto un finanziamento all’Unicredit di vari milioni di euro. Si è molto parlato della influenza del Lubello per gli interventi dell’architetto  Mario Cacciapuoti.

Il Pubblico ministero d’0udienza ha sottoposto a numerose domande l’imputato Lubello che per la verità ha chiarito molti punti oscuri della vicenda. Tuttavia poco  c’era poco da  nascondere o confondere le idee,  in quanto l’accusa ha presentato un voluminoso dossier di intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno scoperchiato la pentola del malaffare.
E’ uscito fuori poi un episodio inedito sulla raccomnandazione di un soldato fighlio di un detenuto che occupava la cella assieme a Bidognetti. Il Lubello ha riferito che la suocera Anna Carrino,  gli avrebbe fatto una pressione – mandante Francesco Bidognetti – sulla opportunità di far intervenire Nicola Cosentino per raccomandare un soldato che non intendeva andare all’estero.   Lui però ha chiarito che la cosa non avrebbe avuto corso perché lui non conosceva Cosentino.
E’ stata poi la volta dell’ex Sindaco  Cipriano Cristiano il quale però si è piu’ volte emozionato ed a stento è riuscito a deporre. La sua è stata una deposizione abbastanza sincera. E’ uscita fuori anche una strana visita ad un certo Massimo Russo un camorrista drogato che il dottore fu costretto a visitare forse mentre era latitante.

Si è parlato poi del matrimonio di Alfonso Schiavone e di altri accadimento  prima dell’arresto delle persone accusate dei reati per il Centro Commerciale. Il sindaco Cipriano Cristiano ha detto che lui informò il Questore Longo sulle infiltrazioni ipoteche  della camorra, che fu sentito dalla Commissione Parlamentare e che nonostante ogni suo sforzo per la stazione appaltante da utilizzare per Casale il comune – incredibilmente – con decreto del Ministro Marone venne escluso dall’elenco dei comuni che potevano usufruire delola Stazione Appaltante.
L’udienza è stata poi aggiornata al 4 ottobre ed il Presidente Dr. Rossi ha detto che proseguirà ininterrottamente ogni due settimane sempre di venerdì. Intanto l’Avv. Stefano Montone,  che assieme al Prof. De Caro difende Nicola Cosentino,  nell’attesa che venisse depositata una ordinanza di scarcerazione per l’onorevole ( o di rigetto ) per questo processo Cosentino – come si ricorderà è agli arresti domiciliari. Per la prossima udienza è stata programmata l’escussione del collaboratore di giustizia Luigi Vargas.
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