PROSSIMA UDIENZA 4
OTTOBRE per il Principe e la ( scheda ) Ballerina
ESCUSSI L’EX SUINDACO DI CASAL DI PRINCIPE DR. CRISTIANO E IL GENERO DI CICCIOTTO GIOVANNI LUBELLO. PREVISTA L’ESAME DEL COLLABORATORE VARGAS –
Vana attesa per il deposito della istanza di
scarcerazione presentata per Nicola Cosentino
S. Maria C.V. ( di Ferdinando
Terlizzi ) E’ stata una udienza assai
movimentata quella di ieri svoltasi innanzi al giudice Orazio Rossi, presidente
della prima penale. Alla sbarra 21c imputati compreso Nicola Cosentino accusati
di corruzione e reimpiego di capitali per la pratica di finanziamento del
Centro Commerciale “Il Principe” che doveva sorgere alle porte di Casal di
Principe. La pubblica accusa è stata rappresentata dal piemme della DdA Dr. Antonello Ardituro.
Quasi l’intera udienza è stata
occupata per la escussione di Giovanni Lubello, genero di Francesco Bidognetti,
alias Cicciotto è mezzanotte detenuto e
dell’ex sindaco di Casal di Principe Cipriano Cristiano. Le domande come al solito vertevano ampiamente
sul se era o non intervenuto Nicola Cosentino e quale peso avesse potuto avere3
la sua presentazione degli imprenditori che avevano chiesto un finanziamento
all’Unicredit di vari milioni di euro. Si è molto parlato della influenza del
Lubello per gli interventi dell’architetto
Mario Cacciapuoti.
Il Pubblico ministero
d’0udienza ha sottoposto a numerose domande l’imputato Lubello che per la
verità ha chiarito molti punti oscuri della vicenda. Tuttavia poco c’era poco da
nascondere o confondere le idee,
in quanto l’accusa ha presentato un voluminoso dossier di
intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno scoperchiato la pentola del
malaffare.
E’ uscito fuori poi un
episodio inedito sulla raccomnandazione di un soldato fighlio di un detenuto
che occupava la cella assieme a Bidognetti. Il Lubello ha riferito che la
suocera Anna Carrino, gli avrebbe fatto
una pressione – mandante Francesco Bidognetti – sulla opportunità di far
intervenire Nicola Cosentino per raccomandare un soldato che non intendeva
andare all’estero. Lui però ha chiarito
che la cosa non avrebbe avuto corso perché lui non conosceva Cosentino.
E’ stata poi la volta dell’ex
Sindaco Cipriano Cristiano il quale però
si è piu’ volte emozionato ed a stento è riuscito a deporre. La sua è stata una
deposizione abbastanza sincera. E’ uscita fuori anche una strana visita ad un
certo Massimo Russo un camorrista drogato che il dottore fu costretto a
visitare forse mentre era latitante.
Si è parlato poi del
matrimonio di Alfonso Schiavone e di altri accadimento prima dell’arresto delle persone accusate dei
reati per il Centro Commerciale. Il sindaco Cipriano Cristiano ha detto che lui
informò il Questore Longo sulle infiltrazioni ipoteche della camorra, che fu sentito dalla
Commissione Parlamentare e che nonostante ogni suo sforzo per la stazione
appaltante da utilizzare per Casale il comune – incredibilmente – con decreto
del Ministro Marone venne escluso dall’elenco dei comuni che potevano usufruire
delola Stazione Appaltante.
L’udienza è stata poi
aggiornata al 4 ottobre ed il Presidente Dr. Rossi ha detto che proseguirà
ininterrottamente ogni due settimane sempre di venerdì. Intanto l’Avv. Stefano
Montone, che assieme al Prof. De Caro difende
Nicola Cosentino, nell’attesa che
venisse depositata una ordinanza di scarcerazione per l’onorevole ( o di
rigetto ) per questo processo Cosentino – come si ricorderà è agli arresti
domiciliari. Per la prossima udienza è stata programmata l’escussione del
collaboratore di giustizia Luigi Vargas.
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