CITTA’ EUROPEA DEL VINO 2019, IL SUD RIPARTE DA “SANNIO
FALANGHINA”
E MATERA
Il programma prevede 120 eventi: il 25 marzo la capitale
europea del vino incontrerà la capitale europea della cultura
Entra nel vivo la macchina organizzativa di Sannio
Falanghina “Città europea del Vino 2019”, il prestigioso riconoscimento
assegnato al territorio beneventano da Recevin, la rete delle 800 Città del
Vino presenti in 11 Paesi europei.
Il 25 marzo, a Matera, la capitale europea del vino
incontrerà la capitale europea della cultura per presentare il progetto
"BioWine", asset portante e fondante del dossier inviato a Bruxelles
a supporto della candidatura.
Ad un mese di distanza dalla cerimonia ufficiale di
investitura, che ha segnato il passaggio di testimone dalle cittadine
portoghesi di Torres Vedras e Alenquer, il Sannio è pronto a seguire il
percorso tracciato nel 2016 dalle terre del Prosecco Superiore DOCG
Conegliano-Valdobbiadene e a raccogliere la sfida: promuovere la cultura del
vino e realizzare una filiera vitivinicola innovativa, condividendo uno statuto
del Paesaggio rurale per valorizzare il territorio e disciplinare l’uso degli
spazi interni.
“Il nostro obiettivo – spiega Floriano Panza, sindaco di
Guardia Sanframondi – è adottare un Piano regolatore comune in tutti i
territori di Sannio Falanghina, progettando un paesaggio armonioso e tutelando
i nostri centri urbani ma soprattutto stimolando il senso di appartenenza ad
una comunità. Il titolo di Città europea del Vino rappresenta una opportunità
straordinaria per rafforzare la nostra reputazione a livello internazionale,
promuovere le eccellenze, attrarre turisti e favorire uno sviluppo economico
sostenibile anche per i giovani che vogliono restare nel Sannio. Abbiamo già
definito il programma con gli eventi, a partire dalla partecipazione a Vinitaly
e dalla presentazione del testimonial europeo e del manifesto ufficiale firmato
dall’artista Mimmo Paladino”.
Per capire ancora meglio l’importanza dell’iniziativa,
basta vedere le cifre di Sannio Falanghina: 12 mila ettari di vigneto, la più
estesa area vitivinicola in Campania; 3 denominazioni di origine ed 1
indicazione geografica per più di 60 tipologie di vini; il 50% dell’intera
produzione vitivinicola regionale, con oltre la metà del vino campano tutelato
da denominazioni di origine; 900 ettari di vigne specializzate solo a Castelvenere
(il 60% della superficie totale), il territorio più vitato della Campania e tra
i più vitati d’Italia; 10 mila aziende impegnate nella produzione di uva; oltre
100 aziende che vinificano ed etichettano; 160 cantine con circa 2.500
lavoratori, senza considerare l’indotto; 2 milioni di euro destinati alla
promozione, oltre agli investimenti già annunciati dal governatore Vincenzo De
Luca; 1 sfilata dei carri realizzati ogni anno a Solopaca con i primi chicchi
d’uva della stagione; 120 abitazioni già acquistate da turisti stranieri nel
borgo di Guardia Sanframondi (provenienti da Scozia, Stati Uniti e Canada); la
più importante realtà cooperativa della Campania ed una delle principali del
Mezzogiorno, la Guardiense, con 1.000 soci, circa 140 mila ettolitri di vino
prodotti annualmente, 5 milioni di bottiglie vendute in Italia e nei principali
mercati internazionali. E non solo.
In programma oltre 120 eventi in 365 giorni – tra
degustazioni, convegni tematici, manifestazioni culturali ed enogastronomiche –
e la partecipazione a Parigi alla settimana dedicata alla cucina italiana. I
prossimi impegni: 23 marzo – Guardia Sanframondi, cerimonia e nomina del
testimonial europeo; 23 marzo – Spazio Campania (Milano), presentazione del
progetto Sannio Falanghina e delle iniziative previste dalla Regione Campania a
Vinitaly; 25 marzo – Matera, presentazione del progetto "BioWine"
della Città europea del Vino 2019; 7-10 aprile – Vinitaly (Verona),
presentazione del manifesto ufficiale firmato da Mimmo Paladino.
Proprio in occasione di Vinitaly, la più grande
manifestazione dedicata al mondo del vino, Sannio Falanghina sarà protagonista
nel padiglione della Regione Campania e nel padiglione del Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo.
“Il governo regionale – afferma Erasmo Mortaruolo,
consigliere regionale e delegato del presidente De Luca per Sannio Falanghina –
sta lavorando per predisporre uno specifico Programma operativo complementare
come valido contributo per elevare l’asticella organizzativa delle iniziative
più importanti. Stiamo lavorano a pieno ritmo per il definitivo rilancio del
comparto enologico facendo leva su tutti gli strumenti finanziari a
disposizione con un obiettivo ben preciso: rafforzare la nostra presenza sul mercato
nazionale ed internazionale. Ho voluto che si costituisse un tavolo permanente
con tutti gli attori della Città europea del Vino, insieme alla Direzione
regionale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, finalizzato a
mettere in piedi una progettualità di sistema ed elaborare dei contributi
specifici per costruirvi le linee caratterizzanti della programmazione
2021-2027”.
Un vero e proprio distretto del vino, dunque, che
comprende 23 territori sanniti e rappresenta la locomotiva del vino campano: i
6 Comuni che hanno sostenuto la candidatura (Castelvenere, Guardia Sanframondi,
Sant’Agata dei Goti, Solopaca, Torrecuso e Benevento) ed i 17 Comuni che hanno
deciso di aderire all’associazione Città del Vino (Telese, Montesarchio,
Dugenta, Amorosi, Bonea, Campoli del Monte Taburno, San Lorenzo Maggiore,
Melizzano, San Lorenzello, Faicchio, San Lupo, Cerreto, Vitulano, Frasso Telesino,
Paupisi, Foglianise, Ponte), oltre alla Provincia di Benevento.
Sannio Falanghina – Città europea del Vino 2019
Ufficio Stampa e Relazioni Media
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