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venerdì 23 luglio 2021

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L'Espresso

Il nuovo numero in edicola e online

da domenica 25 luglio
a cura di Angiola Codacci-Pisanelli

 

 

Si divertono come bambini: Salvini, Renzi e Berlusconi giocano sulla spiaggia, costruiscono un edificio sormontato dal volto di Mario Draghi, mentre Meloni e Letta, lasciati in disparte, li guardano con disappunto. È un clima estivo quello dell’illustrazione di Emanuele Fucecchi per la copertina dell’ultimo Espresso, dedicata ai “Castelli di sabbia” dei leader della nuova destra. Riusciranno i nostri eroi a costruire un nuovo partito dei moderati? O le loro ambizioni saranno cancellate dalle onde verdi e spumeggianti che già minacciano la costruzione in copertina?

 

Marco Damilano racconta a che punto è il progetto neo-centrista ma punta il dito contro le contraddizioni della Lega: l’anima no-vax e quella da sceriffo, evidenti in questi giorni tra le uscite di Salvini e lo sparo di Voghera. E l’intellettuale di destra Filippo Rossi mostra a Susanna Turco gli ostacoli che dividono i leghisti da Fratelli d’Italia.

 

Carlo Tecce fa i conti in tasca al Garante per la privacy, Antonio Fraschilla spiega chi controllerà le spese dei fondi europei per il Pnrr, Gianfrancesco Turano rivela chi sono i soliti noti che monopolizzano la gestione delle spiagge più costose, pagando allo Stato cifre ridicolamente basse. E Gloria Riva racconta l’ingiustizia sociale della pandemia, che ha colpito molto più gravemente poveri, immigrati e famiglie disagiate, mentre l'economista Ugo Pagano chiede la fine dei brevetti sui vaccini. 

 

Francesca Sironi parla con l’inviata dell’Onu Agnes Kalibata di strategie contro la fame nel mondo, Maurizio Martina invita a una coalizione mondiale contro un problema inasprito da cambiamenti climatici e pandemia, mentre Stefano Liberti fa il punto sul successo degli agricoltori che in tutta Italia scoprono i vantaggi della vendita diretta. E David Sassoli spiega a Federica Bianchi come vuole combattere l’immobilismo del parlamento europeo per salvare migranti e diritti civili

 

Altan immortala il contrasto generazionale sui vaccini, Makkox rilancia il Salvini a torso nudo, Biani prende a pallate i leader neo-centristi, Follini invita i politici all’ironia e Michele Serra annuncia la “Menefrego Card” firmata Salvini e Meloni. Mentre Susanna Turco invita a meditare sulla parola della settimana: largo.

 

E L’Espresso chiude con un dialogo di Wlodek Goldkorn con Sasha Filipenko sul male, seguito da un commento di Gigi Riva e un’analisi della strage di Utoya firmata da Donatella Di Cesare.

 

Piero Melati racconta l’alter ego di Hugo Pratt, Michela Pagano riscopre l’inventore delle Paralimpiadi, Marco Consoli racconta Nicholas Merrill, che dopo l’11 settembre ha sfidato l’Fbi per difendere un cliente musulmano. E Chiara Valerio omaggia l’ironia di Lorenzo Amurri, capace di combattere a colpi di comicità anche le sfide più difficili.

 
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