Uno sguardo oltre confine |
Newsletter del 23 APRILE 2024 |
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Cara abbonata, caro abbonato, questa è Cose dell'altro mondo, la newsletter settimanale di Carlo Renda riservata agli abbonati. Uno sguardo oltre confine, inseguendo l'effetto farfalla in tutti gli angoli del pianeta. Anche se sei già abbonato non sei ancora iscritto a questa newsletter. Per fartela conoscere abbiamo pensato di inviartela per quattro settimane. Se ti piace e vuoi continuare a riceverla puoi iscriverti qui (anche adesso) |
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Lo spoglio delle elezioni nelle Isole Salomone è seguito da molte più delle 700mila persone che popolano questo arcipelago di un migliaio di isolette dell'Oceano Pacifico meridionale. Le schede elettorali sono state trasportate in un centro presidiato nella capitale Honiara, sorvegliato da squadre internazionali di poliziotti australiani e soldati fijiani in uniforme. Particolarmente interessati all'esito del voto sono la Cina, gli Stati Uniti e l'Australia, per la rilevanza nell'ambito della rivalità strategica fra Washington e Pechino nell'area del Pacifico. La lunghezza dello spoglio e la previsione di diverse settimane di tempo per far nascere un governo preoccupano particolarmente, perché potrebbero innescare quelle violenze che misero in crisi Honiara a fine 2021. (Continua a leggere...) |
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Le Maldive sono sempre di più nella sfera di influenza cinese. Il Congresso nazionale del Popolo del presidente Mohamed Muizzu, pro-Cina, ha stravinto le elezioni parlamentari (70 seggi su 93), mentre il Partito democratico maldiviano dell'ex presidente Ibrahim Mohamed Solih, pro-India, ne ha conquistati appena 15. Entusiastica la reazione di Pechino, pronta ad "approfondire il partenariato strategico globale e la cooperazione in vari campi". |
| LA SECONDA BONIFICA DI MAYOTTE |
Povertà, immigrazione incontrollata, violenze. La Francia di Emmanuel Macron fatica a governare il più remoto e povero dipartimento francese, l'arcipelago di Mayotte, tra la costa est africana e il Madagascar. Un anno dopo la controversa operazione di polizia Wuambushu prende il via Mayotte place net: coinvolti 1.700 gendarmi per 11 settimane. Ma c'è un altro problema: Marine Le Pen viene accolta dalla popolazione locale come una regina. |
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Si tratta dell'operazione di voto più complessa al mondo: urne aperte dal 19 aprile fino al 1° giugno per i quasi 970 milioni di indiani aventi diritto – per intenderci, più del 10% della popolazione mondiale. Le votazioni per eleggere 543 deputati della Camera bassa del Parlamento si svolgono in 7 fasi, nell'arco dei 43 giorni. La Commissione elettorale indiana - che supervisiona le operazioni di voto con un esercito di 15 milioni di funzionari - garantisce che ogni elettore avrà una cabina elettorale a meno di 2 km, perfino a quota 4.650 metri sull'Himalaya, il seggio elettorale più alto del mondo. Il marchio del voto è il dito macchiato di viola: quel nitrato d'argento evita voti doppi o frodi perché per circa due settimane è quasi impossibile da cancellare. L'esito delle elezioni sarà annunciato il 4 giugno, ma non ci sono dubbi: vincerà Narendra Modi, sempre più padrone dell'India, sempre più autoritario. (Continua a leggere...) |
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Donald Trump nell'aula della corte di New York, imputato nel processo "Stormy Daniels".
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| Un giovane passa a dorso d'asino al fianco di una batteria dell'Iron Dome, la difesa anti-missile d'Israele. |
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Un articolo pubblicato su Science rivela che il 45% del territorio urbano cinese sta sprofondando di 3 millimetri all'anno, il 16% oltre i 10 millimetri all'anno. Una situazione che mette milioni di persone a rischio di inondazioni, soprattutto con l’innalzamento del livello del mare. "Anche una piccola porzione di territorio in cedimento in Cina potrebbe tradursi in una minaccia sostanziale per la vita urbana", afferma il team di ricercatori guidato da Ao Zurui della South China Normal University. La subsidenza costa già alla Cina più di 7,5 miliardi di yuan (circa 1 miliardo di dollari) ed entro il prossimo secolo quasi un quarto delle terre costiere potrebbe effettivamente trovarsi sotto il livello del mare. I rischi maggiori a Tianjin, oltre 15 milioni di abitanti. Il problema non si limita alla Cina: riguarda soprattutto l'Asia, con l’Indonesia fra i paesi più colpiti. Gran parte di Giacarta si trova sotto il livello del mare e infatti si sta costruendo una nuova capitale. |
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PICO CATTURATO IN ECUADOR |
Importante risultato nella lotta alla criminalità organizzata del governo di Daniel Noboa in Ecuador. È stato catturato Fabricio Colón, detto Pico, leader della gang dei Los Lobos, uno dei due maggiori boss evasi del narcotraffico dal carcere a gennaio. |
| "Canarias tiene un limite!" è lo slogan scandito da decine di migliaia di persone in cortei simultanei organizzati sulle otto isole dell'arcipelago delle Canarie, in una mobilitazione contro il turismo di massa e il suo impatto: lo sfruttamento dell'ambiente e delle risorse naturali e un modello di sviluppo che deturpa e depaupera il territorio. |
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OLIMPIADI, IL CONTO SALE A 10 MILIARDI
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Nel 1998 la Francia ripartì alla grande dopo i Mondiali di calcio vinti dalla nazionale di casa. Quel trionfo riunì Jacques Chirac e Lionel Jospin, il paese festeggiò unito i campioni del mondo, lo chiamarono “effetto 1998”. Nei sogni più sereni – e forse anche fantasiosi - di Emmanuel Macron c'è la speranza che le Olimpiadi di Parigi 2024 possano portare quello stesso spirito. E però è difficile persino godere a pieno della più grande manifestazione mondiale in tempi di guerre così dilanianti, come quella in Ucraina e quella in Medio Oriente. Si parte con la grande paura della sicurezza, la Francia appare divisa e preoccupata, la leadership dell'Eliseo combattiva ma un po' logora, la speranza è che lo sport cancelli tutto questo con la sua magia e la passione che ispira. Finora l'organizzazione è riuscita a rispettare i tempi e anche i costi, anche se permane il dubbio sulla cerimonia di inaugurazione – il piano A è farlo lungo la Senna, c'è un piano B di limitarlo al Trocadero e un piano C di farlo allo Stade de France, in base ai livelli di allerta sicurezza. Il conto totale per le Olimpiadi di Parigi sfiora attualmente i 9 miliardi di euro, di cui poco più di 2,4 miliardi di denaro pubblico. Non è stato ancora tutto contato, fatturato, sommato, ed è probabile che il conto finale supererà i dieci miliardi di euro, a fronte di una stima iniziale inferiore ai sette miliardi. Ma anche se così fosse, questi Giochi sarebbero una delle edizioni meno costose della storia moderna. Il Comitato organizzatore olimpico organizza la competizione grazie soprattutto al denaro privato degli sponsor (1,24 miliardi), del Comitato olimpico internazionale (1,2 miliardi) e alla vendita dei biglietti (1,4 miliardi). Sul fronte spese, già 4,4 miliardi di euro vengono utilizzati per affittare lo Stade de France, per pagare le guardie di sicurezza, l'ospitalità del villaggio olimpico, le tribune temporanee e perfino i ballerini per la cerimonia di apertura... Inizialmente il budget era di 3,8 miliardi di euro , superiore ai 3,2 miliardi del dossier di presentazione. Poi alla fine del 2022, il Comitato organizzatore ha aumentato il proprio budget del 10%, soprattutto a causa dell’inflazione. Se “i Giochi finanziano i Giochi”, la formula degli organizzatori, è sempre stato previsto che le infrastrutture fossero coperte con denaro pubblico. Il budget totale di Solideo, la società di consegna delle opere olimpiche, è di 4,4 miliardi di euro. “Per il momento non c’è motivo di pensare che ci sarà un deficit”, ha recentemente assicurato la ministra dello Sport e delle Olimpiadi, Amélie Oudéa-Castera. Il presidente della Corte dei conti, Pierre Moscovici, ha stimato che alla fine gli investimenti pubblici saranno “tre, quattro, cinque miliardi di euro”, lo si saprà “dopo le Olimpiadi”. “Non c'è alcun motivo perché raggiunga i cinque miliardi”, risponde la ministra, che assicura che non ci sono “né bilanci allegri né costi nascosti”. D'altra parte le finanze francesi ultimamente stanno deviando pericolosamente dai percorsi virtuosi richiesti dall'Ue e un ulteriore aggravio sarebbe particolarmente pericoloso. Le Olimpiadi di Tokyo, aggravate dalla crisi sanitaria Covid e dal loro rinvio di un anno, sono costate secondo la Corte dei conti giapponese 12 miliardi di euro, quasi il doppio di quanto indicato nel dossier di candidatura. A Londra, secondo le valutazioni costarono tra i 12 e i 15 miliardi di euro. Ad Atene, nel 2004, i Giochi Olimpici hanno definitivamente scassato le finanze pubbliche, con un costo di 13 miliardi di euro. La Francia si vanta per il controllo e per la sobrietà nei conti: la risposta si avrà dopo le Olimpiadi in una relazione della Corte dei Conti prevista per l'autunno 2025. |
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