Pubblicato
a pochi mesi dai 40 anni esatti che ricordano il referendum che
istituzionalizzò il divorzio,
In libreria Il nuovo volume del maddalonese Domenico Letizia sulla
“Storia della Lega Italiana per il Divorzio”
Sta
facendo discutere varie testate giornalistiche e periodici sullo stato delle
libertà in Italia e sulla storia delle conquiste civili nella nostra nazione.
Caserta
- Il nuovo volume del maddalonese Domenico Letizia sulla Storia della Lega Italiana per il Divorzio edito dalla casa editrice
“Europa Edizioni”, pubblicato a pochi mesi dai 40 anni esatti che ricordano il
referendum che istituzionalizzò il divorzio, sta facendo discutere varie
testate giornalistiche e periodici sullo stato delle libertà in Italia e sulla
storia delle conquiste civili nella nostra nazione. Tra le altre se ne è
parlato su “Oggi”, “Il Foglio” e il quotidiano socialista “Avanti!” poiché la storia dei diritti
civili nel nostro paese sembra avanzare verso un dimenticatoio generale con
l’avanzata sempre più evidente dei populismi e il ritorno dei nazionalismi.
Allora, il merito fu di tre persone: Marco Pannella (leader del Partito Radicale),
Loris Fortuna (deputato socialista friulano) e Antonio Baslini (industriale e
deputato liberale lombardo).
Ma
anche di due settimanali: uno “chic”, l’Espresso; l’altro popolare ed erotico:
Abc, dell’editore Enzo Sabàto. Con la nascita della Lega Italiana per il
Divorzio la battaglia per il divorzio assunse una svolta definita da Letizia “creativa, libertaria e transpartitica”.
E’ la Questura a fornire indicazioni
sulla natura della Lid delle origini: “Per
iniziativa di elementi radicalsocialisti vi aderiscono radicali, socialisti,
repubblicani, liberali, socialproletari, comunisti e qualche democristiano di
sinistra... La lega ha portato avanti fin dalla sua costruzione un'intensa
campagna per l'introduzione del divorzio nella legislazione italiana”.
Ben
descritta è la nascita della Lega e le iniziative radicali che riunivano
esponenti di tutti i partiti e di tutte le sensibilità politiche, come avvenne
nel 1965 per denunciare i “5 milioni di
fuorilegge del matrimonio”. Obiettivo della Lid, anche nel lessico, era
utilizzare una terminologia riconducibile al marxismo, al di fuori di un
contesto economico e adattando tale impostazione alla battaglia per i diritti
civili ed individuali. Fuori dal Parlamento decisive furono le epiche lotte dei
radicali, con Marco Pannella su tutti, che sensibilizzarono la pubblica
opinione fin dagli inizi degli anni sessanta. Spunti
interessanti fin dalla prefazione a firma Carlo Romano tra cui un tema
ricorrente nel volume: ovvero il rapporto tra comunisti, Dc e Chiesa Cattolica
a partire dall'articolo 7 della Costituzione che, di fatto, assorbiva nella
Carta il Concordato mussoliniano del 1929. Intrecci fra le “due chiese” che
dall'accettazione dell'articolo 7 di Togliatti (nell'ambito delle trattative
per la stesura della Carta) proseguiranno attraverso altre figure come Nilde
Iotti fino a Enrico Berlinguer e alla sua politica del Compromesso Storico.
Il
volume , si conclude con una postfazione a cura di Diego Sabatinelli, attuale
segretario della Lega Italiana per il Divorzio Breve, nella quale ricorda come
a 40 anni da quella vicenda continuino le ingerenze vaticane sulla politica
italiana in fatto di diritti. Al libro di Letizia il merito di aver ricordato
un significativo “pezzo” di storia dei diritti civili in Italia assieme alla
magnifica storia della Lega italiana per il divorzio.
Nessun commento:
Posta un commento