CORRIERE DELLA SERA
4 maggio 2014
BREVE STORIA DEGLI UTILI IDIOTI SERVI SCIOCCHI DELLA SINISTRA FORCAIOLA
4 maggio 2014
BREVE STORIA DEGLI UTILI IDIOTI SERVI SCIOCCHI DELLA SINISTRA FORCAIOLA
NEI GIORNI SCORSI, SU
FACEBOOCK, COMMENTANDO UN INVITO DI TAL
RAFFAELE IGLIO, DA SANTA MARIA A VICO, CHE INVITAVA A VOTARE PER LE EUROPEE LA
PICIERNO E CAPUTO MI PERMISI DI ESPRIMERE IL MIO PARERE CHIARENDO CHE IL CAPUTO
ERA STATO ACCUSATO DI BROGLI ALLA REGIONE ( PROSCIOLTO MA RESTA INDAGATO PER
ALTRI REATI ) E LA PICIERNO (INCREDIBILMENTE ED IMMERITATAMENTE) ERA BALZATA
QUALE LEADER DEL PD PER LE EUROPEE E CHE ERA UN’OCA CHE FA LA SPESA PER DUE SETTIMANE CON 8O EURO. SUL WEB
SI E’ SCATENATO IL FINIMONDO MI HANNO DEFINITO IMBECILLE, SCOSTUMATO, ETC. ETC.
GIA’ NEI GIORNI SCORSI MARCO TRAVAGLIO AVEVA PUBBLICATO UN
ELENCO DEI PERSONAGGI DA NON VOTARE E TRA QUESTI AVEVA INDICATO ANCHE NICOLA
CAPUTO.
Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano:
“Inquisiti da esportazione” Scrive Travaglio: " Nicola Caputo, consigliere
in Campania, è indagato per truffa e peculato nella Rimborsopoli regionale
(migliaia di euro di fondi istituzionali spesi in “bibite”), perciò la
Commissione di garanzia del partito lo escluse dalle liste delle politiche
2013: ma ora per l’Europa va benissimo”.
Il candidato alle Europee Nik Caputo in risposta al mio post :” anzichè
sparare cavolate, abbia almeno il buon senso di informarsi prima. Ciò di cui
lei parla è stato già chiarito ed archiviato (e per questo si è perso il posto
strameritato di parlamentare).Siccome ha a che fare con persone PERBENE, le sto
comunicando ciò, altri la avrebbero già querelata. Saluti… trasmesso da Caputo
Wineclub.
Ma Caputo nei giorni
scorsi si era già prodotto in uno
squallido “assolo”
Nicola Caputo dice che la stampa casertana è peggio della
camorra e dei rifiuti tossici, finalmente l’ordine dei giornalisti replica:
“affermazioni indegne”
Dura presa di
posizione del consigliere nazionale Riccardo Stravino che risponde per le rime
al post pubblicato sulla sua pagina Facebook dal consigliere regionale. CASERTA - La notizia non è rappresentata
dello spassoso post in cui Caputo ha affermato che la stampa casertana, tranne
qualche eccezione, è un cancro peggiore della camorra e dei […]
CASERTA - La notizia non è rappresentata dello spassoso post in
cui Caputoha affermato che la stampa casertana, tranne qualche eccezione, è un
cancro peggiore della camorra e dei roghi tossici. Non è questa la notizia,
perchè parole pesanti, fortemente offensive come queste vanno misurate e
considerate sempre in relazione a chi le pronuncia. Siccome le ha confezionate
Nicola Caputo, non vale neanche la pena scomodare citazioni come quelle che
riportano a “risate che seppelliscono”, dato che risulterebbe difficile anche
la semplice comprensione del concetto dissacratore e disincantato contenuto in
questa affermazione.
Dunque, se non è questa la notizia, e allora qual è? Ve lo
diciamo subito: con un comunicato stampa senza precedenti per Caserta, l’ordine
nazionale dei giornalisti, attraverso il suo consigliere nazionale, Riccardo
Stravino, ha preso posizione, replicando con durezza alle parole postate da
Caputo sulla sua pagina facebook.
Un passaggio va, soprattutto, sottolineato nella nota di
Stravino ed è quello relativo al biasimo che merita una castroneria del genere,
quando questa è pronunciata da un uomo delle istituzioni, nel caso specifico,
da un consigliere regionale. Stravino difende la dignità della categoria dei
giornalisti casertani e, facendolo, probabilmente, afferma implicitamente, per
la prima volta nella storia da parte di un rappresentante dell’Ordine
professionale, l’identità e l’esistenza stessa di una categoria di giornalisti
casertani.
Stravino, dunque, compie, come detto, per questo motivo, un
atto storico. Da un lato evidenzia la pochezza di una classe dirigente che
inquina, contamina, sminuisce
istituzioni rappresentative, che finiscono per somigliare sempre di più a
coloro che le occupano abusivamente, dall’altro comunica il fatto
rivoluzionario che a Caserta esiste la categoria dei giornalisti.
Vedremo se questa sortita di Stravino sarà solo espressione
di un episodio effimero o se, al contrario, potrà iniziare un’altra epoca
dell’informazione di questa terra, che ha tanto bisogno di ragionare su sè
stessa, costruendo un ruolo autenticamente indipendente e non più vassallo
rispetto ad ogni tipo di potere. ( da Casertcenet.it )
ANCHE L’ASSOCIAZIONME 30 RIGHE DI CASERTA
HA DETTO LA SUA SUGLI UFFICI STAMPA FASULLI
(TIPO QUELLO DI CAPUTO )
Trenta Righe - associazione giornalisti casertani
27 aprile
Elezioni amministrative ed europee
Trenta Righe lancia un “Patto per la buona informazione”
Un patto per la buona informazione a garanzia di un voto
consapevole e di una campagna elettorale corretta: l'Associazione dei
giornalisti casertani Trenta righe lancia un appello, e al tempo stesso un
monito, ai candidati alle prossime elezioni amministrative ed europee del 25
maggio. A noi giornalisti il compito di garantire la parità di accesso e di
condizioni a tutti i candidati e a tutte le forze politiche, a noi il compito -
ricordano i professionisti dell'informazione casertana - di garantire al
lettore un'informazione chiara, equidistante e completa sapendo ricordare a noi
stessi e ai nostri editori che pubblicità elettorale e informazione politica restano
piani distinti e distanti. Ma nel patto per una buona informazione Trenta Righe
chiama al rispetto delle regole anche i protagonisti delle competizioni
elettorali perché, a dispetto dei proclami di propaganda, la campagna
elettorale non diventi momento di mortificazione della professione
giornalistica. Gli uffici stampa non s'improvvisano, richiedono professionalità
e competenze, quelle dei giornalisti, e vanno retribuite nel rispetto di un
compenso che sia equo e dignitoso. È solo la professionalità di un giornalista
che potrà garantire una comunicazione, da parte dei candidati, fatta di
contenuti e proposte. Con l'impegno di tutti, con questo patto di buona
informazione, potremo pensare di offrire a Caserta una occasione di vera
democrazia.
Epilogo sulla mia tesi
EBBENE, OGGI DOMENICA 4 MAGGIO, SENZA CHE IO AVESSI MOSSO UN
DITO O TELEFONATO A GRASSO (COLLEGA DEL CORRIERE DELLA SERA) IN PRIMA PAGINA
SUL GIORNALE E’ USCITO IL PEZZO CHE VI RIPRODUCO
Peggio di BP. (Piero Pelù) c'è solo
P.P. (Pina Piciemo). Invece di rispondere con ironia alle accuse del rocker fintamente
maledetto, ha pensato di vergare un trattatello sociale – con sfumature
celentanesche “Quando la politica va veloce succede che il rock diventa
lento... Probabilmente Pelù era impegnato in una registrazione di The voice e
non si è accorto di quanto stava avvenendo nel nostro Paese. Forse non sa che
gli 8o euro che il governo Renzi ha
deciso di distribuire a chi ha sempre
pagato non sono un'elemosina come l'ha definita lui, ma il primo passo verso
l’equità sociale”. Giusepina Picierno, detta Pibna, è la capolista del PD alle
Europee per la circoscrizione Sud e non perde occasione per avere un po' di
visibilità, spesso a costo del ridicolo. Come la storia dello scontrino da 80
euro. La scorsa settimana il 23 aprile, nel corso di una intervista al canale
tv Fanpage.it a proposito del bonus Irpef da 80 euro per lavoratori dipendenti
e assimilati in busta paga a fine maggio aveva detto:” Chi dice che è troppo poco non conosce
evidentemente le condizioni reali della vita delle persone, perché 80 euro al mese significa poter andare
a mangiare due volte fuori, significa poter fare la spesa per due settimane”. Con
la storia della spesa per due settimane è andata a Ballarò, è stata intervistata
da tutti i giornali, si e’ fatta conoscere. E
pazienza se è stata sbeffeggiata in lungo e in largo. Lei conosce come si fa politica dalle sue patti.
Diplomata al Liceo Pedagogico di Vairano
Scalo, si è laureata con no e lode in Scienze della Comunicazione all'Università
di Salerno con una tesi di laurea sul
linguaggio politico di Ciriaco De Mita. E entrata in Parlamento nel 2008 grazie
a Walter Veltroni ( per accomodarsi poi
con Franceschini, con Bersani, con Renzi…) e, soprattutto alla defenestrazione
di De Mita come capoista del PD in Campania. Da brava massaia non butta mai via
niente. Una volta in radio, parlando di un possibile accordo con l’UDC di
Casini, ha teorizzato la politica “del dolce forno”. Forse voleva dire “doppio
forno”, ma cpon 80 euro bisogna accontentarsi. Intanto la Pina rivolta lo
scontrino e le idde come un abito, per servirsene più volte.
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