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sabato 22 aprile 2023

 

 Generazione Z22 APR 2023

Buongiorno,

 

e bentornati con la nostra rassegna settimanale di storie, notizie e opinioni dalla redazione di Open!

A qualcuno non piace il fuorisalone

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A Milano è tornata la Design Week. Protagonista anche in questa edizione è la sede dell’Università Statale, in via Festa del Perdono. Abbiamo chiesto agli studenti cosa pensassero della manifestazione: per qualcuno compromette le lezioni, impedendo le lauree in presenza, altri contestano il ruolo di sponsor privati

«Questa settimana io devo discutere la mia tesi on line. Questa università – continua – ha una carenza di spazio, ma a quanto pare per il Fuorisalone no!», racconta una studentessa del terzo anno. I giovani architetti e designer del Politecnico apprezzano invece le iniziative, che in alcuni casi li hanno coinvolti.

Il Fuorisalone divide gli studenti. Non lo vogliono alla Statale: «Ne risente la didattica». Ringraziano al Politecnico: «È un'opportunità» - Le interviste


Da Genova a Chicago e ritorno, una storia di pesto

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Sette tonnellate di pesto Giovanni Rana prodotte nella città dell'Illinois sono state sequestrate nel porto del capoluogo ligure perché non rispetterebbero le regole europee sulle etichette, che mostrano la bandiera italiana. 

Dal canto suo l’azienda ha fatto notare che il basilico utilizzato è importato al 100% dalla Liguria. Ad ogni modo, il prodotto non è destinato al mercato italiano, ma a quelli francese e spagnolo. Le autorità giudiziarie stanno facendo le loro valutazioni, ma quel che è certo è che 7 mila chili di pesto sono bloccati al porto di Genova. 

Il caso del pesto proveniente da Chicago: 7 tonnellate di salsa Giovanni Rana sequestrate a Genova


Intelligenza artificiale e diritti d’autore, la battaglia entra nel vivo

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In settimana si è parlato molto dell’immagine arrivata prima al Sony World Photography Award. Mostra due donne di generazioni diverse con toni cupi, ma nonostante il premio vinto, non è una foto, dato che è stata creata con l’intelligenza artificiale. L’autore lo ha rivelato solo dopo aver saputo del premio, che ha rifiutato. In modo - sostiene - da aprire un dibattito sull’arte generata dall’Ai. Secondo alcuni dovrebbe rientrare nella stessa categoria delle foto, altri, come lui, credono che appartenga a una categoria a parte, mentre altri ancora non la ritengono nemmeno vera arte. 

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La famiglia di Michael Schumacher è intenzionata a procedere per vie legali nei confronti del magazine tedesco Die Aktuelle. Il motivo? Sulle pagine della rivista è apparsa un’intervista pubblicizzata come «la prima» dopo l’incidente sciistico del 2013 da cui l’ex ferrarista non si è mai ripreso. Peccato che il dialogo non sia avvenuto con la leggenda della Formula 1, ma con un bot di intelligenza artificiale specializzato nell'impersonificazione di personaggi noti: Character.ai. 

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Una storia simile a quella della canzone Heart on my Sleevecollaborazione creata dall’AI tra Drake e The Weeknd che non hanno prestato la loro voce per il progetto. Per qualche giorno ha fatto impazzire il web con milioni di visualizzazioni su varie piattaforme e servizi di streaming, che si sono interrotte quando Universal Music ha trovato un metodo legale per chiederne la rimozione, sostenendo di possedere i diritti di una sua parte, che probabilmente è stata campionata.

L'intervista a Schumacher con l'intelligenza artificiale: la famiglia del pilota pronta a un'azione legale contro il tabloid tedesco


Fermata la deforestazione, trovato l’inganno

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Il Parlamento Europeo ha approvato la norma Ue che impedisce di importare prodotti che provengono da terreni deforestati dopo il 31 dicembre 2020. Si tratta di una misura tanto attesa che dovrebbe ridurre l’impatto dei consumi dell’Unione sul fenomeno. Si guarda soprattutto a bestiame, cacao, caffè, olio di palma, soia e legname e si estende a tutto ciò che contiene o è stato fatto usando questi prodotti. 

Gli interrogativi, però, rimangono, dato che gli allevatori, ad esempio, possono spostare il bestiame da un lotto di terra all’altro prima di spedirlo o macellarlo, per mascherare la provenienza da terreni deforestati recentemente. 

Niente prodotti da terreni recentemente deforestati: arriva la norma Ue, ma gli allevatori brasiliani sanno già come eluderla

Il giorno prima è arrivato il via libera dell’Eurocamera anche ai tre pilastri del pacchetto “Fit for 55”, la strategia per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. Si tratta della riforma del sistema di scambio delle quote di emissione, che è stato ampliato per coprire più ambiti, che dovranno ridurre il proprio impatto ambientale del 62% rispetto ai livelli del 2005. Nel testo c’è poi la carbon tax, un dazio che chi importa beni dall’estero dovrà pagare se questi non sono stati prodotti seguendo gli stessi standard climatici dell’Ue. Viene infine istituito un fondo sociale per aiutare le fasce più vulnerabili della società ad affrontare la transizione ecologica. 

L'ok dell'Europa ai tre pilastri del Fit for 55: riforma del sistema di scambio quote di emissioni, "carbon tax" e fondo sociale per il clima

 

La moda a caccia di lavoratori

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Se avete voglia di lavorare nel mondo della moda, questo è il momento giusto. Un’industria che è a caccia di migliaia di lavoratori giovani. «Noi imprenditori abbiamo dormito per anni. Non abbiamo considerato prioritario il problema del ricambio generazionale, cadendo in un errore di visione», spiega a Open Paolo Bastianello, presidente del Comitato Education di Confindustria Moda. Come già accade per vari ambiti industriali e per la meccatronica, anche per il fashion esiste un problema di mancanza di figure tecniche e di formazione degli studenti che non coincide con le richieste del mercato

Ve ne parliamo qui. 

Moda, boom di offerte di lavoro per giovani: «Ora abbiamo bisogno (anche) di ingegneri e chimici» - Le interviste


Un esperimento col botto

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Five, four, three, two, one. Lasciandosi dietro una nuvola di polvere, sospinta da propulsori che l’hanno portata a viaggiare verso lo spazio a 300 chilometri orari dopo appena 30 secondi dal lancio, il razzo Starship di SpaceX è partito per il suo primo test in volo.

Per i primi minuti tutto bene. I problemi sono arrivati quando il propulsore doveva staccarsi dal corpo del razzo. Ha iniziato a tremare, e poi è stato fatto esplodere per evitare danni al mezzo.

Un inconveniente che il team di SpaceX non si sente di definire un fallimento. «Come se il test di volo non fosse abbastanza elettrizzante, Starship ha visto un rapido smontaggio fuori programma prima della separazione dei moduli», ha twittato ironicamente la compagnia. La nave spaziale della compagnia di esplorazione di Elon Musk è stata progettata per raggiungere la Luna e Marte, ed è la più grande mai costruita. Il velivolo è partito dalla base di Boca Chica in Texas ed è teoricamente in grado di trasportare fino a 100 persone.

SpaceX, esplode subito dopo il lancio Starship, il razzo di Elon Musk per portare l'uomo su Marte - Il video
 
 

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