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giovedì 18 febbraio 2010

(15)VOLEVANO UCCIDERMI…
PER NON FARMI SCRIVERE PIU’




Singolarissima ed inedita la motivazione da parte del Pretore Michele D’Alonzo che venne addirittura inserita nella raccolta sistematica di giurisprudenza: ”Giornalisti & Editori”, edizione Giuffrè 1989 - pagine 384 e 385. “Sottolineando la preminenza della personalità culturale ed intellettuale del giornalista e la necessità di non avvilire la stessa, il pretore di Caserta, nell’ordinanza ex art. 700 - cod. proc. civ. ( inedita) ha disposto l’annullamento del licenziamento del direttore di una televisione locale, allontanato dal suo posto di lavoro dalla proprietà per il fatto di aver richiesto idonee garanzie in occasione della fusione della emittente nella quale lavorava con altra di diverse tendenze politiche. “…il rapporto di lavoro giornalistico, sostanzialmente incontestato tra le parti, è caratterizzato dall’assoluta preminenza della personalità culturale ed intellettuale del giornalista; nell’esplicazione del suo lavoro il giornalista tende all’esposizione ed alla divulgazione di proprie idee ed opinioni in ordine a fatti ed avvenimenti interessanti gli utenti del servizio ( lettori e ascoltatori ); l’interruzione del rapporto determina, come conseguenza diretta ed immediata l’impossibilità di svolgimento della funzione formativa ed informativa con lesione dei connessi diritti personalissimi…”.
Oppure come quell’altra volta, a Novembre del 1995, allorquando dirigevo la tv libera “New Antenna Sud”, e il sindaco di Sessa Aurunca, Elio Meschinelli, vietò le riprese del consiglio comunale agli operatori della tv. La motivazione ufficiale? La Tv non aveva fatto avere al sindaco un preventivo avviso di voler riprendere le fasi del consiglio comunale. La motivazione effettiva? I panni sporchi si lavano in famiglia.


Nell’occasione, Antonio Tagliacozzi, su “Il Giornale di Napoli”, scrisse un articolo di fuoco. Tra l’altro affermò che il sindaco Meschinelli - “con il richiedere il preventivo assenso, ha disconosciuto e cancellato cinquanta anni di civiltà democratica. Quest’atto è un grave attentato alla libertà di informazione e rischia di diventare un caso nazionale”.


Una tv seguitissima, che faceva paura, per l’aggressività dei suoi servizi giornalistici, che ebbe il massino punteggio nella classifica regionale, per quanto attiene l’informazione, in sede di assegnazione delle concessioni televisive, sorpassando televisioni libere del calibro di “Canale 21”, “Telecapri” e le altre tv di Caserta, compresa “Telecaserta”, poi trasformata in “Canale 10”. La riconferma della validità dei miei servizi di cronaca è stata conclamata - dopo circa venti anni - da Matrix. Venerdì sera, 10 novembre 2006, infatti, Matrix - la trasmissione di Enrico Mentana in onda su Canale 5 - si è occupato di televisione. Ecco il flash di un’agenzia:

“Per capire meglio la Tv generalista di oggi si è rivissuto con numerosi servizi e raccontando insieme a tanti ospiti del mondo dello spettacolo la storia delle emittenti private. In studio c’erano Teo Teocoli, Gianni Ippoliti. Umberto Smaila e Valerio Staffelli. La puntata è stata seguita da una media di un Milione e 950mila spettatori con 7 Milioni e 620mila contatti. Nel corso di un servizio di circa 20 minuti, la trasmissione di Enrico Mentana ha anche diffuso volti e nomi di alcuni operatori dell’informazione della provincia di Caserta. Nel servizio, sono apparsi in ordine cronologico il giornalista Biagio Salvati ( mentre leggeva il Telex News di “New Antenna Sud”, 1989, proveniente da Radio Luna e poi approdato a Telecaprinews. Oggi a “II Mattino” e “Corriere del Mezzogiorno”, e altre testate anche web); Francesco De Core, (mentre legge il Tg di Canale 10, approdato poi al Corriere del Mezzogiorno e oggi a “Il Mattino di Napoli” ). Francesco Marino - da non confondere con il collega della Gazzetta di Caserta - (conduttore con Salvati del Telex News di “New Antenna Sud”. Oggi alla sede di Torino della Rai e telecronista di numerose partite della Juventus) ed infine Ferdinando Terlizzi, (direttore di Telex, tg di Antenna Sud, mentre effettua un collegamento da un luogo dove è avvenuto un omicidio, già direttore di varie testate, radio e tv e riviste come “Detective&Crime” ).
Tuttavia, se avessi intuito per tempo ( o se avessi avuto l’esperienza di oggi, ma oggi ho 72 anni! ) che avrei dovuto cambiare aria, per fare carriera, forse lo avrei fatto. Avrei potuto aspirare a qualcosa di meglio di Antenna Sud, magari a Canale 5... oppure, chissà.
Ma gli affetti mi hanno trattenuto in questa terra di camorra e di prevaricazioni e... ho pagato in prima persona. Potrei raccontare mille episodi, in oltre trenta anni di cronista. Ma quali siano stati effettivamente i miei articoli più pericolosi è difficile dirlo. Alla Pirandello potrei parafrasare... ”Uno, nessuno e centomila!”...

( In galera, in galera – 15° - Continua )

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