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venerdì 5 marzo 2010

Gomorra a Sessa Aurunca

SESSA AURUNCA: INCHIESTA SU AURUNCA SHOPPING, SOTTO ACCUSA CDA


Sessa Aurunca – (DI Ferdinando Terlizzi) -Altri guai giudiziari in arrivo per Andrea Sullo, Presidente del Consorzio “Aurunca Shopping” e per Filippo Paparcone, Giovanni Baldascino, Antonio Marona, Rita Pannone Cerreto, tutti da Sessa Aurunca e componenti il Consiglio di Amministrazione del predetto Consorzio. Nonché per il notaio Gabriella De Bellis con studio in Sessa Aurunca. Gravissimi i reati contestati dal Pubblico Ministero Antonella Cantiello, (Procedimento n° 8279/07 Modello 21 Procura della Repubblica ), che vanno dalla falsità ideologica, commessa da pubblico ufficiale, - (Art. 479 C.P. pena prevista d 1 a 6 anni di reclusione ), - per tutti è contestata l’aggravante della cooperazione art. 113 del C.P., alle false comunicazioni sociali in danno di soci e creditori, ( artt. 2621-2622 del C.C); dall’impedimento del controllo da parte dei soci (art. 2625 C.C.), alla illecita influenza in assemblea con atti simulati o fraudolenti, (art. 2636 C.C. ). La vicenda prende le mosse da una circostanziata denuncia-querela presentata dal noto civilista casertano avvocato Domenico Stanga ( un vero esperto di reati societari), in nome e per conto di un socio del Consorzio Aurunca Shopping, che da molto tempo conduce una battaglia, unitamente ad altri soci, contro la “malagestio”, lo strapotere ed il clientelismo del Presidente Andrea Sullo. A quanto si è appreso – (ma gli ulteriori sviluppi sono ancorati all’evolversi delle indagini in corso, coperte – come è noto - da uno stretto riserbo) – il tutto è nato, con la ricezione da parte del socio denunciante, di una copia del verbale di un’assemblea straordinaria redatta dal Notaio De Bellis, avente per oggetto l’aumento del capitale sociale. Dagli accertamenti effettuati dal socio – che aveva precedentemente provveduto a chiedere chiarimenti sia al Consorzio che al Notaio De Bellis, ( chiarimenti peraltro restati senza risposta, per l’intransigente ed inspiegabile muro di gomma imposto alla vicenda), con l’ausilio dei propri consulenti, venne fuori una sconcertante realtà: di quella delibera assembleare ne esistevano – stranamente – due originali, redatti dal medesimo notaio, l’uno dissimile all’altro nel numero delle pagine che formavano l’atto. Ma il socio denunciante non si meravigliò affatto della stranezza, ben conoscendo lo spessore mentale del presidente del consorzio e continuò nella sua disamina scoprendo che erano state violate altre norme e commessi altri reati nei confronti di tutti i soci, ( illecite operazioni sulle quote sociali che avevano cagionato una lesione all’integrità del capitale sociale ), che avevano arrecato non poco danno, sia agli stessi soci, con la conseguente formazione fittizia dell’aumento del capitale sociale, che alla credibilità ed all’immagine dello stesso Ente con operazioni spericolate e non perfettamente deontologiche. Quello che impressiona di più in tutto questo marasma e che il Sullo, trova l’avallo di professionisti locali, ( avvocati, commercialisti, politici e istituzioni ) che non disdegnano minimamente di assecondarlo nelle sue fantasiose scorribande che spesso non sfiorano solo il codice etico ma anche quello penale come in questa vicenda. Intanto la Procura a mezzo dei suoi consulenti tecnici sta vagliando il voluminoso materiale cartacea acquisito sia presso lo studio del Notaio De Bellis che presso la sede del consorzio Aurunca Shopping. (6 marzo 2008-13:55)

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