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mercoledì 18 aprile 2012


Diritti umani: Commissione, introdurre in Italia il reato di tortura

18-04-2012
Introdurre nel codice penale italiano il reato della tortura. E' quanto chiede la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato che, spiega il presidente Pietro Marcenaro, sull'argomento ha anche "presentato un emendamento al ddl sull'adeguamento alle disposizioni della Corte penale internazionale. Spero di avere un parere positivo del governo su questo emendamento", aggiunge Marcenaro, ricordando diversi casi di cronaca, dai fatti della Diaz, alla morte di Stefano Cucchi.
Nel rapporto curato dalla commissione, sono state anche riunite le diverse proposte di legge presentate alle Camere in questi anni per introdurre questa fattispecie di reato. "Pur avendo sottoscritto e ratificato la Convenzione Onu contro la tortura e i trattamenti inumani e degradanti nel 1984 - scrive la commissione - l'Italia non ha mai proceduto ad inserire nei propri codici questa precisa fattispecie. L'argomento che le diverse fattispecie di reato già previste nel nostro ordinamento sono di per sé sufficienti a coprire ogni ipotesi di tortura si è gia' dimostrato non convincente in numerose occasioni".
Marcenaro, in particolare, ricorda una recente sentenza del tribunale di Asti che "ha mandato assolti agenti della Polizia penitenziaria responsabili, senza alcuna possibilità di dubbio, di torture su detenuti per mancanza della norma necessaria. E' una sentenza che dimostra in modo incontrovertibile l'esistenza di un vuoto al quale è necessario rimediare immediatamente".
Intervenire sul punto, conclude la commissione, sarebbe "non solo un atto di civiltà giuridica e di difesa dei diritti umani delle persone private di libertà, ma anche di tutela e di salvaguardia dei diritti, della dignità e dell'onore delle forze di sicurezza e degli agenti della Polizia penitenziaria, spesso vittime esse stesse dell'inumanità del carcere, che rischiano di essere ingiustamente coinvolte nelle responsabilità di piccolissime minoranze".

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