LA FINANZA VA A CANESTRO
Sacripanti coach per un giorno in Ubi Banca Private Investment
Caserta - Si è concluso presso l’ufficio dei promotori finanziari di Caserta di Ubi Banca Private Investment al Corso Trieste il Corso di Formazione cui hanno partecipato oltre trenta professionisti che operano negli uffici di Caserta, Aversa, Napoli e Pomigliano D’Arco.
Il percorso formativo, organizzato da Gianpaolo Mastroianni, manager di Caserta e Napoli Centro Direzionale, sempre attento alle tematiche della formazione e dell’aggiornamento professionale, ha beneficiato del contributo di Salvatore Toscano, group manager di Napoli. Hanno parteciapato al corso anche Domenico Terracciano, branch manager di Pomigliano D’Arco e Nicola Tirino, manager di Napoli.
Erano presenti, tra gli altri, i promotori Michelino Battista, Teresa Carfora, Antonio Fusaro, Vincenzo Gisondi, Antonio Palmiero e Vittorio Verzillo dell’ufficio di Caserta, nonché i colleghi Leonardo Meo di Pomigliano D’Arco, Antonio Coppola e Salvatore Diana di Aversa; Daniela Iovino, Massimo Buonocore, Francesco Ferrara, Simone Ferrara e Gerardo Savy di Napoli.
Alla giornata conclusiva ha partecipato anche Antonio Fiordellisi, area manager Campania presso l’ufficio di Via S. Brigida a Napoli.
Le lezioni sono state tenute dal dott. Paolo Schetter, psicologo e psicoterapeuta con esperienza aziendale nella formazione di risorse umane che ha coinvolto i promotori in aula esponendo i temi trattati in maniera interattiva mediante l’ausilio di video con cui ha trasmesso in modo più emozionale i concetti enunciati. Si sono svolte simulazioni di squadra con i promotori pronti ad esercitarsi e confrontarsi tra loro ‘’in palestra per provare gli schemi’’ ed i concetti appena trattati.
Gli argomenti, tutti strettamente attinenti all’attività professionale del promotore finanziario, hanno impegnato i corsisti in cinque giornate formative sui temi della Negoziazione (due giornate), della Motivazione, della Comunicazione e del Self Marketing.
Alla giornata conclusiva ha partecipato, in veste di testimonial, Stefano Sacripanti, head coach della Juve Caserta Basket dal 2009. La società milita nel massimo Campionato italiano di Pallacanestro. Il coach allena anche la Nazionale italiana di pallacanestro Under 20 con la quale ha vinto la medaglia d’argento agli ultimi europei di categoria.
La testimonianza del coach canturino, il più giovane allenatore della serie A1, si è soffermata sui molti elementi comuni ai professionisti della pallacanestro e della consulenza finanziaria: il lavoro di squadra che coinvolge le fasi di attacco e difesa; la fiducia reciproca tra i giocatori che devono ‘’sapersi passare la palla’’ ed essere disponibili ‘’ad aiutare il compagno saltato dall’avversario’’.
Interessante l’impostazione iniziale dello stare insieme. Infatti, ad inizio campionato ‘’le regole comuni vengono condivise con l’allenatore e non imposte dallo stesso’’. Emerge, cioè, la centralità della relazione che l’allenatore riesce a creare col singolo atleta per acquisire la sua fiducia e guadagnarsi il suo rispetto per cui la responsabilità acquisita dal singolo viene messa a disposizione della squadra. Ciò si evidenzia meglio durante la gara in cui la ricerca del canestro fine a se stesso passa in secondo piano rispetto e quella del ‘’tiro pulito’’ fatto dal giocatore che esegue uno schema e mette il compagno meglio piazzato nella condizione di segnare.
Un altro passaggio dell’intervento ha mostrato il modo con cui si affrontano i momenti di sfiducia che seguono una sconfitta che il coach stempera con calma e dialogo; mentre è più puntiglioso ed esigente dopo una vittoria. L’esatto contrario di quanto penserebbe il tifoso-osservatore esterno.
La gestione dello stress prima di un’importante partita avviene concentrando l’attenzione dei giocatori su singoli obiettivi, distintamente individuati, anziché sulla vittoria finale che genera ansia influendo negativamente sulle prestazioni in campo. Nel corso della gara, invece, nei momenti topici o negli ultimi secondi della stessa, le decisioni che dall’esterno sembrano affidate all’iniziativa del singolo giocatore sono il frutto di quanto provato e riprovato in allenamento e della delega che la squadra affida al talento del suo leader ‘riconosciuto’ concedendogli ‘’l’ultimo tiro’’.
Emozionante e nostalgico il passaggio del coach in cui egli evidenzia la figura dell’ ‘’allenatore in campo’’; quel giocatore, cioè, presente nello spogliatoio; in grado di tenere i compagni ‘’alla giusta temperatura’’ in tutte le fasi dell’allenamento e della partita cogliendone i cali di tensione e motivandoli continuamente durante il match. La classica figura di ‘collante’ con statistiche finali e pagelle poco appariscenti quanto presenza indispensabile per ‘’innalzare il rendimento medio delle squadre in cui gioca’’. Espliciti e curiosi i riferimenti e gli aneddoti raccontati dal coach sui giocatori Tim Bowers e Shaun Stonerook, da lui scoperti ed allenati in esperienze precedenti (i tifosi casertani, per inciso, paragonavano il primo al ‘’professore’’ Tellis Frank del quintetto campione d’Italia del ’91).
In conclusione, i circostanziati e preziosi esempi vissuti e raccontati dal coach hanno trovato analogie aderenti alle decisioni e problematiche quotidianamente vissute dai promotori finanziari di Ubi Banca Private Investment che ‘’facendo squadra’’ trovano soluzioni vincenti per la gestione dei patrimoni dei loro clienti in un momento complesso come quello che caratterizza lo scenario economico e finanziario attuale.
Vincenzo Gisondi
vincenzo.gisondi@ubibancapi.it
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