Due documenti approvati
all’assemblea di Fiuggi
dei quadri dirigenti della Fnsi
Tutti i giornalisti italiani per la libertà e la lealtà dell’informazione. No a intimidazioni e leggi bavaglio o vendicative -
INNALZARE i LIMITI ETA' IN CASO PREPENSIONAMENTO
Fiuggi, 16 novembre
2012. I giornalisti italiani, riuniti a Fiuggi, ribadiscono il loro impegno ad
utilizzare ogni strumento democratico per impedire che un progetto di legge
illiberale, che porrebbe l’Italia fuori dalle migliori tradizioni europee,
venga approvato. Il tentativo di stravolgere gli obiettivi con i quali si
era avviato il confronto parlamentare per una innovazione della legislazione
sulla diffamazione, giunto al culmine con il voto che al Senato ha reintrodotto
il carcere per i giornalisti, non può essere accettato supinamente. Quel testo
deve essere abbandonato. Se questo è lo spettacolo che il Parlamento è in
condizione oggi di dare ai cittadini è meglio far scendere il sipario. Colpi di
mano, rapidi dietro front e voti segreti non aiutano certo a riconciliare la
politica con i cittadini. Deve essere chiaro: i giornalisti non chiedono
“libertà di diffamazione”, tutt’altro. Da tempo la categoria, attraverso le sue
rappresentanze, per prima la Federazione nazionale della stampa
italiana, avanza proposte, a cominciare dalla rettifica documentata e
riparatrice, affinchè la tutela dei cittadini dagli errori sia alzata. Per
proseguire con le ripetute proposte di riforma dell’Ordine professionale (per
liberarlo da procedure che ne intralciano la rapidità d’intervento e di
decisione disciplinare) e con la proposta della istituzione di un “Giurì per la
lealtà dell’informazione”. Proposte, però, che hanno faticato a trovare
attenzione nelle aule parlamentari, che sono i luoghi dove si può decidere in
merito e nei quali sarebbe necessario si esprimesse una reale volontà
riformatrice. E’ inaccettabile che, viceversa, in quelle stesse aule si siano
manifestate pulsioni vendicative e liberticide, che hanno coinvolto anche forze
politiche e singole personalità le quali hanno sempre proclamato, invece, la
propria distanza da simili posizioni. La Conferenza dei Comitati e
fiduciari di redazione, riunita congiuntamente alla Commissione nazionale
contratto Fnsi-Fieg, approva la linea d’intervento e di proposta seguita su
questa delicata questione dal gruppo dirigente della Fnsi, espressa dal
segretario generale e ribadita in vari documenti e prese di posizione, e
conferma la disponibilità dei giornalisti italiani a dar vita ad iniziative
ancor più forti per impedire ogni arretramento dei livelli di libertà
d’informazione nel nostro Paese.
(Approvato all’unanimità)
**********
Conferenza Comitati e fiduciari di
Redazione, Commissione Contratto, Associazioni Regionali di Stampa, Giunta Fnsi
Fiuggi, 16 novembre 2012
DOCUMENTO
Lavoro giornalistico, contratto, innovazione, welfare
La Conferenza nazionale dei comitati e dei fiduciari di redazione riunitasi
a Fiuggi insieme con la Commissione contratto della Fnsi,
approva la relazione del segretario generale Franco Siddi, a conclusione di due
giorni di lavoro, che hanno permesso di tracciare un quadro generale
dell’attuale difficile situazione dell’intero mondo dell’editoria.
Dal dibattito e dal confronto tra le diverse realtà editoriali e
professionali, sono emersi alcuni punti sui quali, nei prossimi mesi, la
segreteria e la Giunta della Fnsi si impegneranno per poi predisporre,
con l’ausilio della commissione contratto, la piattaforma per il rinnovo del
Cnlg. In modo particolare, anche dalla relazione dello stesso segretario,
è emersa la necessità del rilancio di una politica di confronto forte e
innovativa con gli editori, nel contesto del mutato panorama
dell’informazione, che permetta al sindacato di porre sul tavolo con nuova
forza propositiva le linee di un confronto finalizzato al superamento
dell’attuale situazione di drammatica crisi, indicandone le possibilità di
superamento.
In questo contesto, la ricerca di nuove figure e di nuovi livelli
professionali capaci di rispondere alle mutate esigenze del mercato e
dell’industria dell’editoria, il varo di una piattaforma contrattuale che
guardi alle nuove forme ed espressioni editoriali integrate o multimediali, e
prospetti l’inclusione a pieno titolo nella categoria di tutte le forme di
giornalismo professionale, appaiono come i punti salienti ai quali ancorare il
confronto con gli editori.
Il moltiplicarsi a dismisura del ricorso agli stati di
crisi e all’attivazione degli ammortizzatori sociali impone una non più
rinviabile rivisitazione della legge416. In questo contesto rientra la
definizione di limiti più selettivi nel ricorso al prepensionamento,
modificandone i criteri oggi previsti, innalzando i limiti di età e prevedendo
ulteriori ipotesi di intervento per conciliare un’uscita graduale dei colleghi dalla
professione con il contestuale inserimento di nuova occupazione
professionalizzata e contrattualmente garantita.Nel contesto di un ormai
inevitabile ampliamento del perimetro della professione e delle figure
contrattuali è necessario operare per l’inserimento dei collaboratori free
lance e dei precari (con caratteristiche professionali di impegno e di reddito)
in un contesto di lavoro regolamentato soprattutto dal punto di vista
previdenziale.
Non può restare fuori da questo ragionamento l’avvio di un confronto con la
Rai per la definizione delle figure giornalistiche delle reti che oggi
lavorano al di fuori dal contratto.Infine, la Conferenza nazionale
dei comitati e dei fiduciari di redazione e la Commissionecontratto della
Fnsi, rinnovano la forte richiesta di un intervento dello Stato a
sostegno del sistema dell’industria editoriale e del welfare dei giornalisti
che, senza adeguati interventi e senza una vera politica di sviluppo
complessivo, rischiano di venire travolti da una crisi senza precedenti.
(Approvato all’unanimità)
Nessun commento:
Posta un commento