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giovedì 24 gennaio 2013


SALLUSTI: CONSIGLIO D'EUROPA INDAGA SULLE LEGGI ITALIANE. SOTTO OSSERVAZIONE ANCHE LE LEGGI GASPARRI E FRATTINI E LA RAI

Strasburgo, 24 gennaio 2013. In seguito alla recente condanna di Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, l'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa vuole determinare se la legislazione italiana sulla diffamazione rispetta gli standard del Consiglio d'Europa. Nel rapporto appena votato sulla libertà dei media in Europa, l'assemblea chiede che la commissione di Venezia, organismo del Consiglio d'Europa specializzato nel diritto, stabilisca «se le leggi italiane sulla diffamazione sono in linea con l'articolo 10 della convenzione europea sui diritti umani che difende la libertà di espressione». L'assemblea vuole sapere anche quali modifiche sono state apportate alle leggi Gasparri (sistema tv) e Frattini (conflitto d'interessi) per metterle in linea con gli standard dell'organizzazione paneuropea, come chiesto sin dal 2005 in base alle critiche sollevate dalla stessa commissione di Venezia. Nel rapporto l'Italia viene inoltre inserita, insieme a Ungheria e Romania, tra i paesi per cui l'assemblea esprime preoccupazione a causa delle pressioni politiche sulla tv pubblica. Al dibattito e al voto ha partecipato un solo membro della delegazione italiana, Luca Volontè (Udc) che non ha mai preso la parola e ha votato a favore del rapporto. L'unico riferimento all'Italia durante il dibattito è stato fatto dal parlamentare Luc Recordon, del partito ecologista svizzero. Sollevando il problema della concentrazione della proprietà dei media, ha chiamato direttamente in causa l'Italia, dove la questione «ha contaminato il dibattito politico - ha detto - e ha probabilmente avuto effetti sui risultati delle elezioni». (ANSA).

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