IL PRESIDENTE DELLA
SEZIONE ORDINA DI TRADURRE NICOLA COSENTINO INNANZI AL TRIBUNALE PER LA
PROSSIMA UDIENZA DEL 25 MARZO –
Giovedì il riesame
ma ci sono poche speranze - Un vero
colpo di scena per una questione di
incostituzionalità che sarà prospettata a Roma
dai difensori De Caro e Montone.
Nella udienza di ieri di scena due mantenuti dello Stato
S. Maria
C.V. ( Fer.Ter.Press) - Il Processo Cosentino e' iniziato alle ore
11, 45 in aula erano presenti i due difensori il prof. Agostino De Caro e Avv.
Stefano Montone. Assente, per rinuncia,
l'imputato. Era di scena il pentito Domenico Bidognetti. In apertura di udienza
e' stato conferito incarico peritale. Era presente per l’accusa il Dr. Milita.
E' stato depositato un elenco dei
reperti (cassette che non si riescono a leggere supporti informatici ) in
quanto secondo i periti la ditta che ha redatto il softwer delle
Intercettazioni della squadra mobile di Caserta ed ha trascritto i brogliacci e incorsa in vari errori.
I periti
sono stati autorizzati ad estrarre
copia di tutti gli atti relativamente alle intercettazioni e a
nominare 4 ausiliari avendo poi un termine di
gg 90 con proroghe. L' inizio delle
operazioni peritali sono state fissate per il 3 aprile in Cercola, alla riunione potranno partecipare eventualmente
i consulenti di parte. Il tribunale ha concesso le relative autorizzazioni fissando
il termine per l' udienza del 15 luglio
ore 10,30 per l'espletamento dell'incarico.
Si è
proceduto poi alla escussione del
pentito Domenico Bidognetti dal sito remoto (nipote di Cicciotto)
collaboratore di giustizia assistito dal difensore Avv. Eleonora Moilo di
Montepulciano, in qualita' di teste
assistito per reati connessi.
Su impulso del pm ha esordito:" Sono
stato condannato per 416 bis”. Poi, in seguito alla
diffida del Presidente a dire
la verità Bidognetti ha letto la formula
di rito..(bla bla bla) .
P.M:”Da
quando collobora con la giustizia?”. “Dal
2007, sono in carcere dal 1999”. PM: “Da latitante?” “SI”. “Che
ruolo occupava ai vertici del clan dei casalesi?” “Me la facevo con i Bardellino e nel 1988 ho commesso il primo
omicidio per ordine di mio cugino Cicciotto. Facevo parte del Ghota della camorra con i de Falco, gli
Schiavone, i Bidognetti e Jovine. Marittiello Jovine fu ucciso perché era un
infame. PM:”In che zona avevate influenza?”. “Tutto il casertano, ma eravamo in buoni rapporti con le famiglie
dei maggiori camorristi come i Mallardo,
i Ricciardi. i Contini. Ma nel 1996 furono assegnate le zone (fu
Sandokan a stabilirle)”.
Poi il
piemme ha chiesto: "Quanti affiliati eravate? e quanto occorreva per gli
stipendi? Bidognetti ha risposto:” Non. meno di 500 milioni al mese; per stipendi però avevamo pero' allora avevamo un'unica
cassa.
Poi
Bidognetti ha tracciato un vasto
excursus sulla criminalità organizzata in quegli anni... l’egemonia dei
fratelli Schiavone Walter, Panaro, Zagaria etc
“Vi era una regolamentazione per la spartizione
delle tangenti?”. “Certo, vi era un rispetto ma per certi personaggi vi erano
delle eccezioni - come per il politico Nicola Ferraro - il
quale ci aveva fatto sapere che si era messo a posto direttamente con Antonio
Iovine. C'era un rispetto tra i gruppi... Finché' Finché non sono. arrivati gli
scissionisti . Pero' per la massima parte siamo stati sempre in guerra.
PM:” Mi puo' dire chi
subentro' al Consorzio? e nel
1998 chi gestiva la discarica Bortolotto? La
Covin? Testre:”Non so! Penso che Ferraro era legato agli Schiavone. Poi
a questo punto il piemme ha chiesto l'entita' di uno stipendio medio. Bidognetti ha fatto un poco di scena, ha
parlato del rito di iniziazione, della “pungitura”, del battesimo. Poi ha chiarito 4 milioni al mese per chi commetteva gli omicidi; 3 poi per i responsabili di zona e 2 o
1/5 per gli altri.
Chi vi agevolava? Quali erano i vostri referenti
politici? “Il clan non faceva scappare niente tutti i lavoro, la Tav,
le immondizie, i Regi Lagni,
l'autostrada, tutto per noi.
E i politici - ha chiesto il piemme - chi erano?
Abbiamo fatto i voti a Nicola
Cosentino, ma io sono stato sempre
diffidente con i politici... Era difficile che mi sedevo a tavolo con qualche
politico... Avendo un politico amico pero' e sempre un vantaggio. Noi mandavamo i nomi delle ditte per i lavori.
IPM: “Chi
comandava?”… “Io certo… molto nel 92 ma dopo la mia ufficializzazione da mafioso, col rito della pungitura io prendevo il posto di Francesco Bidognetti… quando questi era assente.
Bidognetti
ha poi spiegato dettagliatamente il rito della
“pungitura”. Nella circostanza
c'erano tutti i capi quel giorno eravamo in casa Schiavone. Mi hanno punto il
dito della mano destra mettendo poi il
sangue Sul "santino"...e poi ho letto i 10 comandamenti...”.
Bidognetti
ha poi spiegato la differenza tra mafiosi e camorristi. All'epoca di Bardellino
l'unico mafioso era Lorenzo Nuvoletta...
Poi ci fu Antonio Bardellino. Noi
avevamo una vasta zona da controllare che arrivava fino al Basso Lazio.
“Come
erano i rapporti con la mafia e sono ancora attivi?”. “Ai miei tempi si'. Poi si è perso in un mare
di riferimenti facendo una grande
confusione sui partiti e sui candidati...
PM: “Anche
con la ndrangheta avevate rapporti?”.
"Si con le famiglie Morabito e
Mancuso, tanto è vero che quando vi fu
la strage alla bisca nel 1988 usammo
killer ndranghetisti. A Marsiglia, per
esempio ho avuto appoggio dai calabresi
amici di mio cugino e anche a Nizza! Tutta amicizia di mio cugino Cicciotto
Bidognetti.
Si è
parlato poi di Gaetano Vassallo. Bidognetti ha detto che Vassallo si impegno'
con Nicola Cosentino lui era uno dei nostri... Vassallo non si rifiuto'...
Il Pm ha
chiesto: “Come arrivoò l' ordine di aiutare Cosentino? ( e' facile
coinvolgere chi ha vissuto vicino di
casa n.d.r.) “Chi diede l’ ordine?”. “Io direttamente, per i voti non ho mai
parlato con Nicola Cosentino... spesso mi sono incontrato da latitante al
deposito di Casentino... anno 1994. Il fratello di Casentino ci cambiava gli
assegni post datati... spesso mi facevo controllare gli assegni se erano
coperti...
PM:” Cambio assegni? in che epoca? 98/99?. Mi
risulta che l’ onorevole aveva una casa nella'alto casertano incontrai un amico al quale consiglia di
votare per lui ( Caiazzo?ndr) Tra di noi
dicemmo:"Gli dobbiamo fare i voti... Io dissi che era una brava persona e
bisognava favorirlo! non svelai il mio stato di Casalese e latitante...”. Andavo da Giovanni Cosentino
anche per il gasolio che io consumavo... Dante Passarelli anche lui cambiava
assegni... ( Giovanni Cosentino ha sposato
la figlia di Diana imprenditore) Nicola Cosentino mi fece prendere il
porto d'armi per la caccia avevo 18 anni... conosco i Cosentino
dall'infanzia... Ma mentre loro andavano a scuola io mi sono allontanato... poi il porto d'armi...”.I
buoni di benzina... Il padre di Cosentino dava i buoni di benzina per i voti
del figlio... 80/ 81.
Il piemme ha detto: Senta... Il padre che
faceva?" il padre faceva gli imbrogli con l'Aima... Poi si è ingrandito...
il clan dei casalesi aveva interesse per l'Aima?. “Senta... Costantino Diana… con chi si è
sposato?... “Si era un fiancheggiatore di Bardellino e se non mi
sbaglio e stato anche coinvolto in Spartacus. e imparentato con Peppe Russo detto o' padrino. ( era un mafioso a tutti gli effetti ) tuttavia e sempre il clan che
decide...( oggi Cosentino paga per le sue parentele e per i rapporti contigui
con i suoi compaesani. ndr).
Secondo
le disposizioni del capo clan Francesco Bidognetti, abbiamo sempre appoggiato
Nicola Cosentino... 88/ 93. ( il "pentito" ha fatto molta confusione
sulle date delle votazioni).
PM:” Vi
era un accordo con la famiglia Schiavone? “E' stato fatto anche per Ferraro per
il Sindaco... Non mi ricordo l'anno non ricordo se alla Regione o al
Parlamento... pero' per non favorire
Antonio Bassolino ( portato dai Moccia) noi facemmo votare la Alessandra
Mussolini assieme ai Lago camorristi di Marano”.
PM:come convincevate la gente a votare
Cosentino?". "Ci si rivolgeva al nostro referente di zona per imporre
i voti.."Prima lei ha parlato di alcune costruzioni di edifici che interessavano Cosentino? “Si, si tratta di questo - ha detto il pentito -
Per le ville dei fratelli Cosentino ho chiesto che gli intonaci li facessero i
mie cugini... ho anche imposto che mettessero un mio cugino a fare il
custode... I soldi li cacciavano tutti
anche Nicola Zagaria, tutti cacciavano i
soldi... anche mio fratello...”.
PM:"
I Cosentino sapevano chi erano i capi del clan dei casalesi?".“Si, Francesco Bidognetti era il vero capo lo
sapevano tutti!” PM:" I Cosentino
sapevano che lei era il reggente del clan? Si. C’è stato sempre un buon
rapporto con Russo”.
PM:"Ha
conosciuto Dario de Simone e Raffaele Ferraro?". "Si, molto bene...
Luigi Diana e Alfonso sono stati
i primi a reclutare proseliti per Bidognetti, poi i due sono diventati killer... Nella scissione si sono messi con
Cantiello...”.
Poi ha fatto
uno sfogo, ed ha commentato: ”Tutti i pentiti passiamo per figli di buona mamma…
o persone drogati o ladri o figli di
carabinieri... le corna li tieni
tu... molte mogli di camorristi erano incinte quando i mariti erano
carcerati... quindi i cornuti erano loro...”
(Comunque
anche la condizione di pentito deve essere triste, in un libro di mafia ho letto
che un pentito ha detto che era piu’ difficile affrontare un pentimento, una dissociazione
un distinguo che commettere un omicidio. NdR).
Poi il teste
ha proseguito. “Luigi Diana ha fatto 40
omicidi per i Bidognetti... se Bidognetti mi voleva uccidere lo avrebbe potuto
fare sempre, in ogni momento... se
Bidognetti avesse voluto faceva sparire i Diana in un attimo. In quegli anni 90
vi era la guerra”.
PM:” Conosce
Francesco Cantone?”. “Si, era un nostro affiliato. Questi, però, hanno fatto i “saltimbanco”, passando da qua e di la'. Forse nel 1996.
Quando non c' era Ciccio gli ordini li davo io”.
C'e stato,
poi, il controesame del prof. De Caro e
dell'Avv. Montone. Sono emerse molte
incertezze per esempio sulle date delle
elezioni. “Non me ne intendo di politica provinciale e regionale...
Molto confuso... i voti solo per la provincia... ( contestata dalla difesa la resa
dichiarazione 2008) perché oggi - dopo
la sua collaborazione - parla di Regione...? . “Non me lo so spiegare... Noi lo
abbiamo sempre aiutato...5 anni che sto collaborando... Mi sobbarco moltissimi interrogatori... “.
Il controesame
ha scoperto molte pecche del teste egli è stato molto contraddittorio... Alla domanda dopo il
93 quando è stato appoggiato Cosentino dal clan? Nel 94 chi appoggiaste? Le
risposte sono state vaghe e confuse. “…Se
me lo suggerite me lo ricorderò... Ricordo che facemmo votare per Alfonso
Martucci... Alessandra Mussolini...( Bassolino era portato dai Moccia ) noi votammo Mussolini...era l' anno
93/... regione campania...”. Avete mai appoggiato Chianese Cipriano? Non ricordo..
“Quante
volte avete incontrato Nicola Cosentino? Non lo vedo dal 1994/ 95/ 96... non ho
mai avuto appuntamento con Nicola... non lo so... piu' ne parliamo piu' mi
ricordo... la mia memoria non mi accompagna molto...
Difesa Prof. De Caro: “Perché ha parlato solo dopo ché è stata pubblicata
l' ordinanza contro Cosentino e non prima? Neppure in altri interrogatori come mai ne
parlato solo nel 2009?”. " Sono infelice a farmi capire io non sono un
collaboratore ma sono un pentito... sono
da 5 anni in carcere... reati che mi sono accusato ( omicidi) vergognosamente
nel 2008”. .
Avv. De
Caro ha incalzato... ma dei rapporti elettorali perche non ha parlato del
cambio degli assegni...? Teste:"Non ho mai fatto il nome di Nicola per gli
assegni...i buoni di benzina? 83/84...tutti gli scamazzi erano appannaggio dei
mafiosi.. Lei ha saputo che poi Costantino Diana e' stato assolto? E di Francesco Cantone che era un killer del clan?... “Questi hanno fatto i saltimbanco...”. Lei era spesso
insieme a Gaetano Cerci?” “Si. Abbiamo
fatto omicidi assieme...Era un uomo di fiducia di Francesco Bidognetti ha
sposato una parente...di... “. Per gli assegni lei era solo?
“NO...
c'era il mio braccio destro Giuseppe Dell'Aversano”. “ Chi altro c'era? Mandavo
tante persone... Chianese Cipriano a chi era legato? Era un
amico di Bidognetti.”. Presidente:"
Incassavate molti assegni per le estorsioni?". “Non erano tutte estorsioni... Giovanni
Cosentino era molto preciso... nel 94 ero libero ma il mio avvocato mi disse
che avevo un mandato di cattura...una macchina doppione la usavo solo di notte…”..
Cantone Francesco? Non ricordo.. PM:” Cosentino era influente?”. “Non ricordo
ma lui avrebbe fatto ogni piacere chiestogli”.
Si è
passati poi all’ esame del pentito
Francesco Cantone ( assistito dall' Antonio Di Micco) in collegamento
dal sito riservato altro teste. Rinvio al 25 marzo prossimo.
.
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