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martedì 19 marzo 2013


IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE ORDINA DI TRADURRE NICOLA COSENTINO INNANZI AL TRIBUNALE PER LA PROSSIMA UDIENZA DEL 25 MARZO –

Giovedì  il riesame ma ci sono poche speranze -  Un vero colpo di scena per  una questione di incostituzionalità che sarà prospettata a Roma  dai difensori De Caro e Montone.  Nella udienza di ieri di scena due mantenuti dello Stato









S. Maria C.V. ( Fer.Ter.Press)  - Il Processo Cosentino e' iniziato alle ore 11, 45 in aula erano presenti i due difensori il prof. Agostino De Caro e Avv. Stefano Montone.  Assente, per rinuncia, l'imputato. Era di scena il pentito Domenico Bidognetti. In apertura di udienza e' stato conferito incarico peritale. Era presente per l’accusa il Dr. Milita. E' stato depositato un  elenco dei reperti (cassette che non si riescono a leggere supporti informatici ) in quanto secondo i periti la ditta che ha redatto il softwer delle Intercettazioni della squadra mobile di Caserta ed ha trascritto i  brogliacci e incorsa in vari errori.
I periti sono stati   autorizzati ad estrarre copia di tutti gli atti relativamente alle intercettazioni  e  a nominare 4 ausiliari avendo poi un termine di  gg 90 con proroghe. L' inizio delle  operazioni peritali sono state fissate per il 3 aprile in Cercola, alla  riunione potranno partecipare eventualmente i  consulenti di parte.  Il tribunale ha  concesso le relative autorizzazioni fissando il termine  per l' udienza del 15 luglio ore 10,30 per l'espletamento dell'incarico.
Si è proceduto poi alla  escussione del pentito Domenico  Bidognetti dal  sito remoto (nipote di Cicciotto) collaboratore di giustizia assistito dal difensore Avv. Eleonora Moilo di Montepulciano,  in qualita' di teste assistito per reati connessi.
 Su impulso del pm ha esordito:" Sono stato  condannato per 416 bis”. Poi, in  seguito alla  diffida  del Presidente a dire la  verità Bidognetti ha letto la formula di rito..(bla bla bla)  .
P.M:”Da quando collobora con la giustizia?”.  “Dal 2007,  sono in carcere dal 1999”. PM: “Da  latitante?” “SI”.  “Che  ruolo occupava ai vertici del clan dei casalesi?”  “Me la facevo con  i Bardellino e nel 1988 ho commesso il primo omicidio per ordine di  mio cugino  Cicciotto. Facevo parte del Ghota  della camorra con i  de Falco, gli  Schiavone, i Bidognetti e Jovine.  Marittiello Jovine fu ucciso perché era un infame. PM:”In che zona avevate influenza?”. “Tutto il casertano,  ma eravamo in buoni rapporti con le famiglie dei maggiori camorristi come i Mallardo,  i Ricciardi. i Contini. Ma nel 1996 furono assegnate le zone (fu Sandokan a stabilirle)”.
Poi il piemme ha chiesto: "Quanti affiliati eravate? e quanto occorreva per gli stipendi? Bidognetti ha risposto:” Non. meno di 500 milioni al mese;  per stipendi  però avevamo pero' allora avevamo un'unica cassa.
Poi Bidognetti ha tracciato  un vasto excursus sulla criminalità organizzata in quegli anni... l’egemonia dei fratelli  Schiavone Walter, Panaro,  Zagaria etc
“Vi  era una regolamentazione per la spartizione delle tangenti?”.  “Certo, vi era  un rispetto ma per certi personaggi vi erano delle eccezioni  -  come per il politico Nicola Ferraro - il quale ci aveva fatto sapere che si era messo a posto direttamente con Antonio Iovine. C'era un rispetto tra i gruppi... Finché' Finché non sono. arrivati gli scissionisti . Pero' per la massima parte siamo stati sempre in guerra.
PM:” Mi puo'  dire chi  subentro' al  Consorzio? e nel 1998 chi gestiva la discarica Bortolotto? La  Covin? Testre:”Non so! Penso che Ferraro era legato agli Schiavone. Poi a questo punto il piemme ha chiesto l'entita' di uno stipendio medio.  Bidognetti ha fatto un poco di scena, ha parlato del rito di iniziazione, della “pungitura”,  del battesimo.  Poi ha chiarito  4 milioni al mese per chi commetteva  gli omicidi; 3 poi per i responsabili  di zona e 2 o  1/5 per gli  altri.
Chi  vi agevolava? Quali erano i vostri referenti politici? “Il clan non faceva scappare niente tutti i lavoro,  la Tav,  le immondizie,  i Regi Lagni, l'autostrada, tutto per noi.
E i  politici - ha chiesto il piemme -  chi erano?  Abbiamo fatto i voti a  Nicola Cosentino,  ma io sono stato sempre diffidente con i politici... Era difficile che mi sedevo a tavolo con qualche politico... Avendo un politico amico pero' e sempre  un vantaggio. Noi mandavamo  i nomi delle ditte per i lavori.
IPM: “Chi comandava?”… “Io certo…  molto nel 92  ma dopo la mia ufficializzazione da mafioso,  col rito della pungitura  io prendevo il posto di Francesco Bidognetti…  quando questi era assente.
Bidognetti ha poi spiegato dettagliatamente il rito della  “pungitura”.  Nella circostanza c'erano tutti i capi quel giorno eravamo in casa Schiavone. Mi hanno punto il dito della mano destra  mettendo poi il sangue Sul "santino"...e poi ho letto i 10 comandamenti...”.
Bidognetti ha poi spiegato la differenza tra mafiosi e camorristi. All'epoca di Bardellino l'unico mafioso era  Lorenzo Nuvoletta... Poi ci fu  Antonio Bardellino. Noi avevamo una vasta zona da controllare che arrivava fino al  Basso Lazio.
“Come erano i rapporti con la mafia e sono ancora attivi?”.  “Ai miei tempi si'. Poi si è perso in un mare di riferimenti facendo una  grande confusione sui partiti e sui candidati...
PM: “Anche con la  ndrangheta avevate rapporti?”. "Si con le famiglie  Morabito e Mancuso, tanto è vero che  quando vi fu la strage   alla bisca nel 1988 usammo killer ndranghetisti.  A Marsiglia, per esempio  ho avuto appoggio dai calabresi amici di mio cugino e anche a Nizza! Tutta amicizia di mio cugino Cicciotto Bidognetti.
Si è parlato poi di Gaetano Vassallo.  Bidognetti ha detto che Vassallo si impegno' con Nicola Cosentino lui era uno dei nostri... Vassallo non si rifiuto'...
Il Pm ha chiesto: “Come arrivoò l' ordine di aiutare Cosentino? ( e' facile coinvolgere  chi ha vissuto vicino di casa n.d.r.) “Chi diede l’ ordine?”. “Io direttamente, per i voti non ho mai parlato con Nicola Cosentino... spesso mi sono incontrato da latitante al deposito di Casentino... anno 1994. Il fratello di Casentino ci cambiava gli assegni post datati... spesso mi facevo controllare gli assegni se erano coperti...
 PM:” Cambio assegni? in che epoca? 98/99?. Mi risulta che l’ onorevole aveva una casa nella'alto casertano  incontrai un amico al quale consiglia di votare per lui  ( Caiazzo?ndr) Tra di noi dicemmo:"Gli dobbiamo fare i voti... Io dissi che era una brava persona e bisognava favorirlo! non svelai il mio stato di Casalese e  latitante...”. Andavo da Giovanni Cosentino anche per il gasolio che io consumavo... Dante Passarelli anche lui cambiava assegni... ( Giovanni Cosentino ha sposato  la figlia di Diana imprenditore) Nicola Cosentino mi fece prendere il porto d'armi per la caccia avevo 18 anni... conosco i Cosentino dall'infanzia... Ma mentre loro andavano a scuola io mi  sono allontanato... poi il porto d'armi...”.I buoni di benzina... Il padre di Cosentino dava i buoni di benzina per i voti del figlio... 80/ 81.
 Il piemme ha detto: Senta... Il padre che faceva?" il padre faceva gli imbrogli con l'Aima... Poi si è ingrandito... il clan dei casalesi aveva interesse per l'Aima?.  “Senta... Costantino Diana… con chi si è sposato?...  “Si era  un fiancheggiatore di Bardellino e se non mi sbaglio e stato anche coinvolto in Spartacus. e imparentato  con Peppe Russo detto o'  padrino. ( era un mafioso a tutti gli  effetti ) tuttavia e sempre il clan che decide...( oggi Cosentino paga per le sue parentele e per i rapporti contigui con i suoi compaesani. ndr).
Secondo le disposizioni del capo clan Francesco Bidognetti, abbiamo sempre appoggiato Nicola Cosentino... 88/ 93. ( il "pentito" ha fatto molta confusione sulle date delle votazioni).
PM:” Vi era un accordo con la famiglia Schiavone? “E' stato fatto anche per Ferraro per il Sindaco... Non mi ricordo l'anno non ricordo se alla Regione o al Parlamento... pero'  per non favorire Antonio Bassolino ( portato dai Moccia) noi facemmo votare la Alessandra Mussolini assieme ai Lago camorristi di Marano”.
 PM:come convincevate la gente a votare Cosentino?". "Ci si rivolgeva al nostro referente di zona per imporre i voti.."Prima lei ha parlato di alcune costruzioni di  edifici che interessavano Cosentino? “Si,  si tratta di questo - ha detto il pentito - Per le ville dei fratelli Cosentino ho chiesto che gli intonaci li facessero i mie cugini... ho anche imposto che mettessero un mio cugino a fare il custode...  I soldi li cacciavano tutti anche  Nicola Zagaria, tutti cacciavano i soldi... anche mio fratello...”.
PM:" I Cosentino sapevano chi erano i capi del clan dei casalesi?".“Si,  Francesco Bidognetti era il vero capo lo sapevano tutti!”  PM:" I Cosentino sapevano che lei era il reggente del clan? Si. C’è stato sempre un buon rapporto con Russo”.
PM:"Ha conosciuto Dario de Simone e Raffaele Ferraro?". "Si,  molto bene...  Luigi Diana  e Alfonso sono stati i primi a reclutare proseliti per Bidognetti, poi i due sono diventati  killer... Nella scissione si sono messi con Cantiello...”.
Poi ha fatto uno sfogo, ed ha commentato: ”Tutti i pentiti passiamo per figli di buona mamma… o persone drogati o ladri o figli di  carabinieri...  le corna li tieni tu... molte mogli di camorristi erano incinte quando i mariti erano carcerati... quindi i cornuti erano loro...”
(Comunque anche la condizione di pentito deve essere triste, in un libro di mafia ho letto che un pentito ha detto che era piu’ difficile affrontare un pentimento, una dissociazione un distinguo che commettere un omicidio. NdR).
Poi il teste ha proseguito.  “Luigi Diana ha fatto 40 omicidi per i Bidognetti... se Bidognetti mi voleva uccidere lo avrebbe potuto fare sempre,  in ogni momento... se Bidognetti avesse voluto faceva sparire i Diana in un attimo. In quegli anni 90 vi era la guerra”.
PM:” Conosce Francesco Cantone?”.  “Si,  era un nostro affiliato. Questi, però,  hanno fatto i  “saltimbanco”,  passando da qua e di la'. Forse nel 1996. Quando non c' era Ciccio gli ordini li davo io”.
C'e stato, poi,  il controesame del prof. De Caro e dell'Avv. Montone. Sono emerse  molte incertezze per esempio sulle date delle  elezioni. “Non me ne intendo di politica provinciale e regionale... Molto confuso... i voti solo per la provincia... ( contestata dalla difesa la resa dichiarazione 2008)  perché oggi - dopo la sua collaborazione - parla di Regione...? . “Non me lo so spiegare... Noi lo abbiamo sempre aiutato...5 anni che sto collaborando...  Mi sobbarco moltissimi interrogatori... “.
Il controesame ha scoperto molte pecche del teste egli è stato  molto contraddittorio... Alla domanda dopo il 93 quando è stato appoggiato Cosentino dal clan? Nel 94 chi appoggiaste? Le risposte sono state vaghe e confuse.  “…Se me lo suggerite me lo ricorderò... Ricordo che facemmo votare per Alfonso Martucci... Alessandra Mussolini...( Bassolino era portato dai  Moccia ) noi votammo Mussolini...era l' anno 93/... regione campania...”. Avete mai appoggiato Chianese Cipriano? Non ricordo..
“Quante volte avete incontrato Nicola Cosentino? Non lo vedo dal 1994/ 95/ 96... non ho mai avuto appuntamento con Nicola... non lo so... piu' ne parliamo piu' mi ricordo... la mia memoria non mi accompagna molto...
 Difesa Prof. De Caro: “Perché  ha parlato solo dopo ché è stata pubblicata l' ordinanza contro Cosentino e non prima?  Neppure in altri interrogatori come mai ne parlato solo nel 2009?”. " Sono infelice a farmi capire io non sono un collaboratore ma sono un pentito...  sono da 5 anni in carcere... reati che mi sono accusato ( omicidi) vergognosamente nel 2008”. .
Avv. De Caro ha incalzato... ma dei rapporti elettorali perche non ha parlato del cambio degli assegni...? Teste:"Non ho mai fatto il nome di Nicola per gli assegni...i buoni di benzina? 83/84...tutti gli scamazzi erano appannaggio dei mafiosi.. Lei ha saputo che poi Costantino Diana e'  stato assolto?  E di Francesco Cantone che  era un killer del clan?... “Questi  hanno fatto i saltimbanco...”. Lei era spesso insieme a Gaetano Cerci?” “Si.  Abbiamo fatto omicidi assieme...Era un uomo di fiducia di Francesco Bidognetti ha sposato una parente...di... “. Per gli assegni lei era solo?
“NO... c'era il mio braccio destro Giuseppe Dell'Aversano”. “ Chi altro c'era? Mandavo tante persone... Chianese Cipriano a chi era legato?   Era un amico di Bidognetti.”.  Presidente:" Incassavate molti assegni per le estorsioni?".  “Non erano tutte estorsioni... Giovanni Cosentino era molto preciso... nel 94 ero libero ma il mio avvocato mi disse che avevo un mandato di cattura...una macchina doppione la usavo solo di notte…”.. Cantone Francesco? Non ricordo.. PM:” Cosentino era influente?”. “Non ricordo ma lui avrebbe fatto ogni piacere chiestogli”.
Si è passati poi all’ esame del pentito  Francesco Cantone ( assistito dall' Antonio Di Micco) in collegamento dal sito riservato altro teste. Rinvio al 25 marzo prossimo.






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