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martedì 23 aprile 2013


 Caserta, 22 aprile 2013 
  

Progetti integrati per rilanciare il turismo a Caserta e in provincia


“Progettare un sistema turistico di cui la Reggia vanvitelliana è un asset importante – sicuramente il maggiore attrattore – ma non certamente l’unico, per promuovere il patrimonio di eccellenze culturali, paesaggistiche e enogastronomiche di cui il territorio è ricchissimo. Ragionare, insomma, in termini di progetti integrati, di percorsi, di temi, ma anche e soprattutto di coesione sociale, come impongono peraltro le procedure dell’Unione europea per poter accedere ai fondi comunitari. E le cronache internazionali di questi giorni ci ricordano di quanto ci sia bisogno di risorse finanziarie non solo per promuovere, ma anche soltanto per assicurare l’ordinaria manutenzione degli inestimabili beni monumentali di cui disponiamo.
Bisogna cominciare a ragionare in questi termini da subito, partendo da questo tavolo, intorno al quale siedono i rappresentanti dei principali attori pubblici e privati. Ciascuno deve cominciare a dire cosa può fare, invece di indicare quello che devono fare gli altri per rilanciare il turismo”.

Tocca al presidente di Confindustria Caserta Luciano Morelli tirare le conclusioni dell’incontro promosso dalla Sezione Turismo guidata da Donatella Cagnazzo sul tema della “vocazione turistica della provincia di Caserta” anche alla luce dell’articolo 55 della legge finanziaria regionale 2013. Incontro cui hanno partecipato – tra gli altri – il direttore regionale dei Beni culturali della Campania Gregorio Angelini, il presidente Cciaa Tommaso De Simone, il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, i parlamentari Giovanna Petrenga (Pdl) e Rosaria Capacchione (PD), i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, di tutte le aziende della sezione, operatori economici (Francesco Marzano di Reggia Travel)  e professionisti (l’urbanista Raffaele Cutillo).

Progetti integrati, dunque, su cui – Comune di Caserta in testa, assicurano sindaco e assessore al turismo, Teresa Ucciero – “già si è cominciato a ragionare in maniera concreta e che confermano la possibilità di essere integrati con l'auspicabile concertazione della Soprintendenza. Ciò, nell'ambito delle iniziative cui l'Amministrazione è disposta, da sempre, a fornire la sua collaborazione, in attesa che le richieste formulate dal Tavolo Città trovino una definizione e una risposta, con l'obiettivo della piena valorizzazione della Reggia e della sua integrazione nell'economia complessiva del territorio”.
Un punto della discussione è come mettere in connessione i beni monumentali ed artistici con il territorio perché siano motori di sviluppo, ad esempio il Palazzo Reale con la Città.
Domanda, ovviamente, cui si impegna a dare una risposta pacata, articolata e convincente il direttore regionale Angelini. “I problemi della Reggia non sono di oggi”, dice “magari ora la situazione è  aggravata della carenza di fondi generata dalla crisi economica. Ma - come i fatti dimostrano - da parte del Ministero, della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania e della Soprintendenza BAPSAE di Caserta finora c’è stata e continuerà ad esserci attenzione massima per il Palazzo e il Parco. E ci sarà anche attenzione alle questioni poste dalla città. Certo, se riuscissimo a fare in modo che i 2,2 milioni di incasso annuali generati dalla Reggia e dal Parco restassero in loco, a fronte invece delle somme con cui siamo costretti a ragionare, tutto sarebbe più facile. Per questo si può  lavorare sull’autonomia finanziaria”.
E nel confermare grande disponibilità all’ascolto delle esigenze espresse intorno al tavolo, Angelini non ha mancato di dare anche importanti segnali all’amministrazione comunale. Così ha garantito l’apertura della Flora nei week end, spazi espositivi all’interno della Caserma Pollio una volta divenuta sede dell’Archivio di Stato e il collegamento interno al parco della Reggia con il Belvedere di San Leucio.
Confindustria ha chiesto agli attori imprenditoriali ed istituzionali di perseguire un metodo di concertazione che possa portare a proposte progettuali e ad azioni condivise strategiche e di ampio respiro, rendendosi disponibile a tavoli di dettaglio.

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