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martedì 7 maggio 2013

Equo compenso: applicare la legge ora, senza rinvii ! I coordinamenti di giornalisti precari scrivono al Sottosegretario all'Editoria





Il documento, sotto forma di lettera aperta, è stato presentato al convegno "Corto circuito: politica e informazione, equilibri precari", organizzato il 4 maggio 2013 a Pescara dal coordinamento dei giornalisti precari abruzzesi 5euronetti. All'incontro il Sottosegretario Legnini, impedito ad intervenire, ha fatto pervenire un messaggio,comunicando la disponibilità ad un incontro,"anche per valutare l’avvio dei lavori della commissione per la valutazione dell’equo compenso nel lavoro giornalistico, previsto dall’articolo 2 della legge n. 233 del 2012"  (v. testo)


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EQUO COMPENSO ORA, SENZA RINVII: LETTERA APERTA

AL SOTTOSEGRETARIO ALL'EDITORIA, GIOVANNI LEGNINI



Spettabile Sig. Sottosegretario, ci rivolgiamo a Lei, per augurarLe buon lavoro, nel suo nuovo e non facile incarico. L'editoria è infatti segnata da gravissime crisi (anche se non tutte imputabili alla congiuntura economica, quanto a scelte imprenditoriali errate o a mancanza di nuove progettualità). E nel contempo l'Italia figura al 57° posto nelle graduatorie internazionale sulla libertà di informazione.

Ma ora ci rivolgiamo a Lei per sottolinearLe la gravità della condizione in cui versa la larga maggioranza dei giornalisti freelance e precari. Oggi infatti in Italia più della metà dei giornalisti non ha un contratto di assunzione stabile, e la maggior parte di questi, pur coprendo settori rilevanti dell'informazione quotidiana, ricevono compensi irrisori. E si vedono costretti a lavorare non solo senza sicurezze e prospettive personali, ma anche in condizioni offensive della propria dignità, sotto il costante ricatto di perdere ogni possibilità di lavoro.

Oggi non è raro per un freelance o collaboratore esterno essere costretto ad accettare retribuzioni anche di 2-5 euro a pezzo, con una media di 10-20 euro (al lordo di spese, tasse e contributi a carico), o prestazioni gratuite per averne altre retribuite, o proposte di lavoro in nero o con contratti palesemente inadeguati od irregolari. Il tutto definito in maniera unilaterale dagli editori, e con retribuzioni spesso corrisposte in ritardo anche di mesi.

La situazione è così grave che secondo le ricerche effettuate sui dati dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) il 75% dei freelance guadagna in media meno di 10.000 euro lordi l'anno, e il 62% meno di 5.000.

Questa, signor Sottosegretario, è la situazione che Lei oggi si trova ad affrontare, quale responsabile politico del settore.

Noi oggi ci rivolgiamo quindi a Lei, chiedendoLe di dare attuazione con la massima sollecitudine e determinazione alla legge 233/2012, per l'equo compenso dei giornalisti titolari di rapporti di lavoro non subordinato.

La legge è in vigore dal 18 gennaio scorso, e prevedeva che entro 30 giorni si riunisse la Commissione plurilaterale, presieduta dal Sottosegretario all'Editoria, e che questa entro i successivi 60 giorni avrebbe dovuto stabilire l'equo compenso da applicare e rispettare.

Questi termini temporali sono però già scaduti, senza che la Commissione si sia nemmeno formalmente insediata, a causa dei tentativi dilatori perpetuati dagli editori

Noi riteniamo che oggi il Governo non possa più assistere passivamente alla perpetuazione dello sfruttamento incontrollato e selvaggio dei giornalisti lavoratori autonomi.

Per questo Le chiediamo di convocare immediatamente la Commissione per l'equo compenso e di dare concreta applicazione alla legge 233/2012. Che nasce esplicitamente per dare attuazione all'art. 36 della Costituzione anche nei confronti dei giornalisti lavoratori autonomi.

Le chiediamo anche di assumere e fare propri i principi espressi nella Carta di Firenze,strumento di autoregolamentazione deontologica approvato dall’Ordine dei Giornalisti e cofirmato dalla Federazione Nazionale della Stampa. Principi che devono essere anche patrimonio degli editori e parametro irrinunciabile per una informazione democratica e dignitosa.

Confidando nel Suo interessamento a riguardo, con la presente ci dichiariamo anche disponibili ed interessati ad un confronto di merito sul tema, anche in sede di audizione conoscitiva con la Commissione prevista dalla L. 233/2012

Con i migliori auguri di buon lavoro

I coordinamenti di base dei giornalisti freelance e precari italiani:

Cinqueuronetti (Abruzzo)

YaBasta! Giornalismo e dignità (Toscana)

Re:Fusi (Veneto)

Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia

Errori di Stampa (Lazio)

Coordinamento giornalisti precari campani

FreeCCP (Emilia Romagna)

Terzo Stato (Molise)

Informazione Precaria (Puglia)

Articolo Zero-Coordinamento giornalisti precari siciliani



Fonte:


link diretto: http://www.facebook.com/notes/giornalisti-freelance-httpfreelance20ningcom/legge-equo-compenso-i-coordinamenti-di-giornalisti-precari-al-sottosegretario-al/10151590269494904



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