Il Formed Caserta Scuola di
Scienze Criminologiche e Criminalistiche
ORGANIZZA UN CORSO DI
PERFEZIONAMENTO IN
Caserta - Grazie alla rinnovata collaborazione istituita
tra il Formed e la
Seconda Università degli Studi di Napoli , Dipartimento di Giurisprudenza è stato
istituito, per l’anno accademico 2012-2013, la IV Edizione del Corso di Perfezionamento in “Scienze Criminologiche
e Criminalistiche”. Direttore scientifico è stato nominato, ancora una volta, il Prof. Giuliano Balbi ed il coordinamento affidato all’ Avv. Tiziana Barrella,
dell’Osservatorio Giuridico Italiano.
Il Corso
di Perfezionamento ha lo scopo di conferire quelle competenze e metodologie di
tipo analitico investigativo che coinvolgono varie figure professionali
favorendo, così, il lavoro di equipe per il raggiungimento della risoluzione di
un crimine. Il Corso si rivolge a tutti i dipendenti
appartenenti alle Forze dell’Ordine (in possesso di laurea o diploma di scuola
media superiore) e coloro che sono in possesso della Laurea di I, II Livello o
Magistrale in Sociologia, Psicologia, Giurisprudenza, Scienze dell’educazione,
Scienze della comunicazione, Biologia, Medicina e Chirurgia e altre Lauree
equipollenti nonchè a laureandi nelle suddette discipline. Il corso è rivolto anche a Professionisti e
Specialisti dell'investigazione criminale, delle indagini investigative, delle
indagini difensive e dell'analisi criminale, agli Avvocati, ai giornalisti della cronaca nera e
giudiziaria e agli Investigatori privati
ed ai Cultori dell’Indagine.
Il Percorso Formativo si articola in due incontri pomeridiani alla settimana, il lunedì
ed il giovedì, dalle ore 14:30 alle ore 18:30 ed è
strutturato in Moduli, per un totale
totale di 141 ore di lezioni
frontali e 20 ore di Visite guidate. I moduli si dividono in giuridico, criminologico e criminalistico.
Ecco il dettaglio di ogni modulo. Presentazione
del Libro “Follia” del Prof. Alessandro
Meluzzi; “I delitti contro la vita, in
particolare: il femminicidio”; Dott. Gianluca
Gentile: “L’omicidio seriale; lo
speer killer; i mass murder”; Avv. Gianluca
Tretola: “La scena del crimine e
le tecniche investigative suoi luoghi, sulle persone e
sui reperti”; Dott. Luciano Garofano:
“Ricostruzione tridimensionale della scena del crimine e Cold Case”; Dott.ssa Anna Maria di Giulio: “Visita ai Laboratori di Polizia Scientifica
di Napoli”; “Indagini preliminari ed indagini difensive”: Dott. Antonio D’Amato; “Criminal profiling”: Prof. Alessandro Meluzzi.
Tra i docenti più in
vista: Luciano Garofano, Giuliano Balbi,
Tiziana Barrella, Alessandro Meluzzi, Mario Covelli, Luigi Levita, Cinzia
Gimelli, Vittoria Del Tufo, Michele Idarola, Stefano Manacorda e Adolfo Ferarro.
Nei sessioni successive sarà spiegata in ogni
dettaglio “La firma psicologica e l’analisi delle tracce comportamentali”, da
parte della Dott.ssa Livia Ileana Duce;
mentre il prof. Balbi parlerà dell’Imputabilità,
colpevolezza e pericolosità sociale”. Nell’ambito delle cognizioni “visive” seguirà
una visita didattica presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario (Filippo Saporito) di Aversa, nonché un
sopralluogo di polizia scientifica con riferimento a
particolari episodi delittuosi (omicidio Annalisa
Durante, Omicidio coniugi Ambrosio ecc..) e le conseguenti attività di laboratorio, illustrate dalla Dott.ssa Fabiola
Mancone.
Si parlerà poi del “minore vittima ed autore del
reato”, del “branco”del “bullismo”, dell’”abuso su minore”, a cura dell’ Avv. Mario Covelli; nello stesso
modulo sarà trattata: “L’audizione protetta del minore le psicopatologie e le tecniche
per il rilievo di un “abuso”, a cura del
Dott. Claudio Flores. “I reati a
sfondo sessuale”, saranno invece trattati dal magistrato Dott. Luigi Levita; mentre “L’esame medico legale della vittima”, sarà
illustrato dal Prof. Raffaele Landi.
Presentazione dei libri: “Mafia da legare”, di Corrado De
Rosa e Maura Galesi; “Il colore del Vetro”, di Francesco Caringella; “Follia”,
di Alessandro Meluzzi; “I segreti per parlare e capire il linguaggio del
corpo”, di Francesco Di Fant.
Un programma così
interessante e con tanti docenti di rilievo -
per la verità - non si era mai visto a Caserta e questa volta, crediamo che la
Prof.ssa Vittoria Ponzetta,
responsabile del Formed, si è veramente
superata. Saranno trattati, infatti, casi eclatanti nazionali come “II
Caso Kercher”, dall’Avv. Luca Maori,
del foro di Perugia; l’”Antropologia forense”, da parte del Prof. Matteo
Borrini; la “Vittimologia”, da parte della Prof.ssa Maria
Vittoria Del Tufo; inoltre “La Grafologia”, come
strumento di analisi e scoperta della Personalità da parte della Dott.ssa Marisa Aloia; seguirà l’”Analisi degli scritti e dei
disegni della vittima di un reato”, da parte della Dott.ssa
Cinzia Gimelli, ed
infine, per questo modulo, sarà trattato lo “stalking”, profilo
psicologico e tutela giurisdizionale, da parte del Dott. Massimo
Lattanzi.
Nelle sessioni ad inoltro
del corso vi saranno lezioni sulla “perizia psichiatrica ed il suo utilizzo
processuale”, argomento molto interessante che sarà trattato dal Dott. Adolfo
Ferraro ( psichiatra e psicoterapeuta, è stato direttore sanitario
dell’Ospedale Psichiatrico di Aversa. E’ autore di diverse pubblicazioni –
“Materiali dispersi”, storie del manicomio criminale; “Delitti e Sentenze
Esemplari”) seguirà l’esame del caso di Sara Scazzi, a cura dell’Avv. Antonio Cozza; a seguire si parlerà dei “Periti e Consulenti
forensi, limiti e potenzialità dell’utilizzo del loro operato”, a cura del Dott. Francesco
Todisco; mentre la “Perizia Grafologica ed il suo
utilizzo processuale”, sarà trattata dalla Dott.ssa Marisa
Aloia.
I caso piu’ noti che saranno trattati: Sara Scazzi, omicidio
coniugi Ambrosio, il caso Kercher, il caso Sara Scazzi e l’omicidio di
Salvatore Parolisi –
Della “Comunicazione non
verbale”, si occuperà, invece, la Prof.ssa Giovanna
Nigro, e subito dopo, nella sessione successiva, ci sarà il Seminario per la presentazione del libro: “I segreti per
parlare e capire il linguaggio del corpo” del Dott. Francesco Di Fant. Successivamente,
l’Avv. Tiziana Barrella, dell’Osservatorio Giuridico Italiano, parlerà dei “Segni del corpo ed il loro
significato”. Assai interessante si presenta la successiva lezione sulle ”Macchine di tortura ed il loro
utilizzo nella ricerca della verità” che sarà tenuta dal Dott. Francesco
Iacoviello. A seguire ci sarà l’interessante Visita al Museo Criminologico di Roma.
Nei moduli successivi
saranno trattati argomenti di grande interesse
quali le ”Devianze religiose e le sette sataniche” a cura del Dott. Flavio
Argirò; “Lo studio dei simboli e della ritualistica negli omicidi a cura
dell’Avv. Tiziana Barrella; “L’analisi
della menzogna e come riconoscerla, a
cura del Prof. Mark Palermo; Il Caso Parolisi, a cura dell’Avv. Antonio Cozza ed a seguire la Visita al
Poligono di tiro Istituzionale (Via Campegna – Napoli).
Le visite
guidate: Laboratorio della Polizia Scientifica di Napoli; Ospedale Psichiatrico F. Saporito di Aversa;
Museo Criminologico di Roma; Poligono di Tiro Istituzionale di Napoli; Carcere
di Poggioreale; Carcere Femminile di Pozzuoli.
Gli ultimi aggiornamenti verteranno sui “Crimini Informatici”, l’argomento sarà
trattato dall’Ispettore di Polizia, Carmine
Colaps, mentre della “Criminalità
Economica”, parlerà il Ten. Col. della Guardia di Finanza, Michele
Iadarola. Infine, “I Crimini Internazionali e il Terrorismo”,
saranno discussi e trattati da un vero esperto il Prof. Stefano Manacorda, ed a seguire, il
Seminario per la presentazione dei libri: “Mafia da legare” del Dott. Corrado
De Rosa e la Dott.ssa Laura Galesi e
“Il Colore del Vetro” del
Dott. Francesco Caringella. In
chiusura l’interessante visita guidata all’Istituto Penitenziario di Poggioreale di Napoli.
I Tutor
delegati per le visite guidate sono: Gianfrancesco Coppo, Criminal
Profiler, Esperto in Criminologia; Giuseppe Merola, Esperto in Criminologia e Vittorio Mangiameli, Sociologo, Esperto in Criminologia. La frequenza al Corso è obbligatoria ed è consentito
un numero di assenze pari a circa il 20% sul totale di 141 ore. Al termine del
Corso gli iscritti discuteranno una Tesi a scelta sugli argomenti trattati e
verrà rilasciata la “certificazione del corso di perfezionamento” e saranno
riconosciuti crediti formativi spendibili nel mondo del lavoro.
Lo zio di Sara |
I casi piu’ noti che
saranno trattati durante il corso di
criminologia –L’ omicidio dei coniugi Ambrosio, il caso di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per il delitto
Kercher; il caso Sara Scazzi e l’omicidio di Salvatore Parolisi –
Il caso di Sara Scazzi: Ergastolo a
Cosima e Sabrina - La mamma di Sarah: “Chi uccide merita
questo” - Michele Misseri è stato
condannato a otto anni.
Il presidente Rina Trunfio ha letto la
sentenza di primo grado per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana
uccisa il 26 agosto 2010. La corte ha condannato Sabrina Misseri e la madre
Cosima Serrano all'ergastolo. Michele Misseri è stato condannato a otto anni di
reclusione per concorso nella soppressione del cadavere della nipote Sarah
Scazzi e per furto aggravato del telefonino della vittima. La Corte di Assise
di Taranto ha disposto anche l'isolamento diurno di 6 mesi in carcere per
entrambe le imputate. Un applauso è partito dal pubblico alla lettura della
pena dell'ergastolo per Sabrina e Cosima. Il presidente della Corte ha
interrotto un attimo la lettura della sentenza per richiamare tutti all'ordine
e ha poi proseguito. Cosima, alla figlia,
al rientro in carcere – “Perché piangi? Tanto lo sapevamo”.
Così Cosima Serrano si è rivolta alla figlia, Sabrina Misseri, al rientro in
cella nel carcere di Taranto. Per tutto il tragitto dal Palazzo di giustizia
alla casa circondariale, Sabrina ha continuato a piangere, sia pure in maniera
contenuta, e ad asciugarsi le lacrime. Nessuna reazione emotiva avrebbe
lasciato trasparire invece la madre Cosima. Le due donne dividono da qualche
tempo la cella con una detenuta italiana. La mamma di Sarah:”Speravo in questa
sentenza - ha ribadito la madre di Sarah - perché chi uccide merita questo.
Certo, ha aggiunto la donna, questa è comunque una sentenza amara per tutti
quanti e in ogni caso non dà nè soddisfazione nè serenità. Nessuno mi ridarà
Sarah, il dolore rimarrà per sempre. L'unica cosa che mi porta un pò di sollievo
è che Sarah riceva giustizia”.
L’ASSASSINIO
DEI CONIUGI AMBROSIO: Franco Ambrosio, e di sua moglie, Giovanna Sacco, avvenuto
nella loro villa di Posillipo, a Napoli, nell'aprile 2009 nel corso di una
rapina.
Sono stati tutti condannati all'ergastolo i tre rumeni imputati
per l'omicidio del “re del grano”, Franco Ambrosio, e di sua moglie, Giovanna
Sacco, avvenuto nella loro villa di Posillipo, a Napoli, nell'aprile 2009 nel
corso di una rapina. A Marius Vasile Acsiniei, che aveva lavorato nella villa
come giardiniere, Valentin Dumitriu e Calin Petrica, il gup Nicola Miraglia del
Giudice ha inflitto il massimo della pena al termine del processo con rito
abbreviato, andando oltre le richieste
della pubblica accusa: il pm Antonio D'Alessio, infatti, aveva chiesto
l'ergastolo solo per Dumitriu, considerato il “regista” della tragica rapina,
mentre aveva chiesto 25 anni e mezzo per Acsiniei (in continuazione con la
precedente condanna a otto anni per un’altra rapina in villa) e 24 anni e mezzo per
Petrica.
I coniugi Ambrosio |
E' da rifare il processo
d'appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. I
due, dunque, torneranno sul banco degli imputati. Il nuovo processo si svolgerà
a Firenze. E' questa la decisione della prima sezione penale della Cassazione
nel dibattimento sul delitto della studentessa inglese uccisa a Perugia nella
notte tra il primo e il due novembre del 2007. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Procuratore
generale che ha chiesto
l'annullamento della sentenza di secondo grado con cui erano stati assolti i
due ex fidanzati “perché
il fatto non sussiste”. - Per
quell'omicidio sono stati prima condannati a 25 e 26 anni e poi assolti in
secondo grado Raffaele Sollecito e Amanda Knox, due studenti all'epoca legati
da una relazione sentimentale. È in carcere invece, con sentenza definitiva, l’ivoriano
Rudy Hermann Guede, che sta scontando una condanna a 16 anni di reclusione per
concorso in omicidio e violenza sessuale. Anche lui, come Knox e Sollecito, si
è sempre detto innocente.
Salvatore
Parolisi uccise Melania per un rapporto sessuale negato. Ma un errore del
giudice potrebbe riaprire il caso.
Il
Gup di Teramo deposita le motivazioni della condanna all'ergastolo del
caporalmaggiore. Non c'entrano l'amante o la caserma: fu solo un raptus di
follia. Salvatore Parolisi è stato
condannato all’ergastolo perché uccise Melania Rea dopo che la moglie gli
negò un rapporto sessuale. È scritto nel dispositivo della condanna diffuso
oggi dal tribunale di Teramo. “DELITTO
D’IMPETO” – Secondo il giudice del Tribunale di Teramo,
Salvatore Parolisi sfogò la sua ira contro la moglie Melania Rea
d’impeto. Lui si è avvicinato per fare sesso e la moglie lo ha rifiutato,
scatenando la furia omicida del marito. È questa, in estrema sintesi la
conclusione a cui è giunto il Gup di Teramo Marina Tommolini, che ha condannato
all’ergastolo l’ex
caporalmaggiore.
Melania
Rea fu uccisa con 35 coltellate il 18 aprile 2011, in un boschetto a Ripe
di Civitella (Teramo). E proprio il boschetto è stato il teatro del raptus, un
gesto poco calcolato, che ha spinto Parolisi a uccidere. Non sono stati né i
presunti segreti in caserma né altre donne, insomma, le cause scatenanti del
delitto, come sosteneva la Procura parlando di una persona finita nel vicolo
cieco delle promesse all’amante e delle bugie alla moglie, ma la rabbia di un
rapporto sessuale negato e, probabilmente, le offese e gli insulti che Melania
avrebbe rivolto al marito quando si trovavano a Ripe.
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