Il presidente della sezione Costruttori edili di
Confindustria Caserta, Gianluigi Traettino, intervenendo questa mattina alla
tavola rotonda organizzata nell’ambito del congresso straordinario della Feneal
Uil, ha tra l’altro detto: “Oggi il ruolo della politica non è mettere freni
all’intrapresa ma assicurarsi l’esigibilità etica ed economica delle proposte
di quegli imprenditori che sono ancora disposti a rischiare e a investire nel
nostro territorio”.
Con riferimento al tema del convegno (“Il territorio, la
legalità, il lavoro e noi”) il presidente dei costruttori casertani ha
aggiunto: “Bisogna restituire alla Provincia di Caserta la sua vocazione
originaria che è quella di Terra di Lavoro, non certo di terra dei fuochi. In
ogni caso, si proceda alla caratterizzazione ambientale dei suoli inquinati –
che sono pochi e marginali, fortunatamente, rispetto al territorio provinciale
– e si proceda senza ulteriori ritardi alla bonifica”.
Entrando, poi nel merito della situazione economica, il
presidente Traettino ha detto: “La provincia di Caserta - nonostante la
terribile crisi di questi anni – resta una delle provincie a maggiore
vocazione industrialiale del Sud, in cui
il comparto delle costruzioni ha sempre giocato un ruolo fondamentale, in
termini sia di numero di imprese, che di occupazione e, dunque, di Pil. Un
ruolo che può e deve continuare a svolgere, perché se si rimette in moto
l’edilizia, si rimette in moto tutta l’economia”.
Per Traettino, insomma, “rilanciare il comparto è non soltanto importante, ma
addirittura strategico per l’economia provinciale. Negli ultimi cinque anni,
infatti – ha ricordato il presidente dell’Ance – il comparto ha perso oltre
mille imprese con un carico complessivo di oltre 8 mila addetti. In soldoni, si
è trattato di una diminuzione della massa salari del 50%, visto che si è
passato da cento milioni di euro a 50 milioni.
Occorre, dunque, realizzare “politiche adeguate in favore
del comparto che, se realizzate, avranno il pregio di dare risposte pressoché
immediate, sia in termini di reddito che di occupazione. Si pensi – ha aggiunto
– a mero titolo di esempio, che soltanto accelerando i programmi di Lavori
pubblici già finanziati dagli enti locali, in primis dalla Regione, significa
assicurare un volano moltiplicatore ad una massa finanziaria di oltre un
miliardo di euro”.
“Gli imprenditori – ha concluso Traettino – chiedono pochi
ma importanti interventi alla politica: certezza del diritto, accesso al
credito, accelerazione dei lavori pubblici (molti dei quali fermi al palo per
eccesso di burocrazia), sviluppo dei programmi di edilizia residenziale,
alleggerimento del peso fiscale sul comparto. In rapporto a quest’ultima voce
ricordo che sulla casa, con la Trise, si passerà da una tassazione che pesa
attualmente per il 19% al 72%. E’
assurdo. Il ruolo della politica non è quello di ostacolare, ma di favorire
l’impresa, ovviamente nel rispetto delle regole”.
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