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lunedì 2 dicembre 2013

PROCESSO COSENTINO ECO 4 PROSSIMA UDIENZA 13 GENNAIO 2014

            Udienza del processo Eco4 Cosentino


E’ stato sentito il commissario di polizia Dr. Mario Mauro che ha diretto le intercettazioni nel carcere sul clan Bidognetti – Prossima udienza 13 gennaio
Di scena i collaboratori 
Di Grazia e i fratelli  Della Corte
 
l'On. Cosentino al bar del tribunale nell'udienza di ieri 

Santa Maria Capua Vetere – Anche nell’udienza di ieri,  così come aveva promesso,  Nicola Cosentino è intervenuto  per difendersi ( assistito  dagli avvocati Stefano Montone e Nando Letizia ) nel processo Eco4,  instaurato presso la prima sezione del Tribunale ( Presidente Gianpaolo  Guglielmo, a latere,  Luigi D’Angiolella e  Rosaria Dello Stritto ) che lo vede accusato di aver dato un “apporto” al clan dei Casalesi. In apertura di udienza,  la pubblica accusa, della DdA,  sostenuta dal Dr. Fabrizio Vanorio,  ha chiamato a deporre il commissario di polizia Dr. Mario Mauro. Si tratta del funzionario che ha steso i rapporti sulle intercettazioni telefoniche e ambientali registrate presso alcune carceri relativamente al  “boss” Francesco Bidognetti e sulla collocazione delle “cimici” all’interno della macchina di Giovanni Lubello genero di Cicciotto.
Il funzionario di polizia ha spiegato che dopo la cattura di Sandokan iniziarono una serie di intercettazioni nelle carceri per monitorare i seguaci delle fazioni Zagaria e Bidognetti.  Si trattava di captazioni ( audio e video) di tutti quelli che effettuavano colloqui e che erano rinchiusi al 41 bis.  “Poiché gli avvocati e i parenti erano soliti “prenotare” i colloqui noi – ha spiegato il funzionario - con la complicità dell’apparato carcerario,  riuscivamo sempre a dirottare i colloqui nelle cabine già attrezzate per la video  registrazione.
Sono stati intercettati i colloqui tra: Francesco Bidognetti e i familiari: Anna Carrino, Raffaele, Katia, Gianluca, Michele, Franceschina, Teresa Bidognetti, Giovanni Lubello, Iorio Maddalena, e Iorio Maria Cristina madre di Bernardo Cirillo.
“Nel compendio dei risultati delle intercettazioni – ha detto il commissario – denunciammo oltre 20 persone -  che ritenevamo   fossero fiancheggiatori del clan Bidognetti e nel corso di una di queste intercettazioni è venuta fuori la presunta raccomandazione di Cosentino per il figlio  ( Alessio ) di Raffaele  Stolder. Pare, però che ciò non sia poi avvenuto perché il giovane per paura di andare in Iraq rinunciò alla ferma”.
Il Dr. Mauro ha poi spiegato che erano state intercettaste molte lettere tra Cicciotto e i familiari dalle quali si evinceva che era in atto un vera e propria faida. E’ stato poi presentato un vero e proprio dossier sulla nascita  e sulla carriera politica di Nicola Cosentino ( il cui padrino politico - secondo la DdA  - sarebbe stato il sindaco di Frignano Giovanni Della Corte) sulle sue compartecipazioni azionarie, sui movimenti bancari e sull’acquisto e vendita di immobili.
Nessun collegamento, però è emerso per indagini sul clan Piromalli ( intercettazioni nel Carcere di Carinola di Salvatore Filippone,  condannato a 20 anni   dove peraltro era coinvolto Lojero,  ex presidente della Regione Calabria, e che però il Cosentino – attraverso i suoi familiari – era imparentato con i boss del clan dei casalesi.
Sulla circostanza secondo la quale il padre di Cosentino sarebbe stato condannato per sequestro di persona ( vibratissime proteste dell’onorevole redarguito dal Presidente ) non vi è certezza e sembra sia una illazione poliziesca. Come pure sulla collusione dell’on. Alfredo Pozzi ( attenzionato perché collegato con la camorra  per le elezioni 1995) il quale in una intercettazione con il figlio Arturo saputo che Cosentino aveva vinto le regionali disse:”La camorra ha vinto”

Anche da ritenersi  “illazioni” poliziesche sono quelle di due fermi di polizia di Silvio Bardellino e Dante Apicella, e di Sebastiano Ferraro,  in due macchine, dove furono rinvenuti   volantini che consigliavano di  votare Cosentino. Dopo il contro esame della difesa il processo è stato aggiornato al 13 gennaio 2014 udienza nella quale saranno sentiti i collaboratori Francesco Della Corte, Paolo e Riccardo Di Grazia. 

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