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lunedì 24 febbraio 2014

QUEL BUFFONE DI SAVIANO CONTINUA A TENER BANCO

I dolori del giovane Saviano
 di SEBASTIANO VASSALLI  ( Corriere della Sera 23 febbraio 2014 )



Saviano  si lamenta e ha ragione. Voleva fare lo scrittore non voleva fare l’eroe: invece le cose sono andate  in quest’altro modo e lui ora deve prenderne atto. Ci ha raccontato tutto della camorra, e in questaparola: tutto, c'è la sua maledizione e la sua condanna perché in  pratica non ha più niente da raccontarci e perché la sua sorte, ora, è legata a quella degli uomini ( i bestioni tutto stupore e ferocia  di cui ci ha parlato il napoletano Giovambattista Vico) che sono la camorra,  quella camorra.  Non ci sono precedenti in letteratura. Sciascia, della mafia , ci ha raccontato tutto e niente: e la sua bravura è consistita più nel raccontare niente che nel raccontare tutto. Poi, ha parlato d'altro: dello smemorato di Collegno, di  Ettore Maiorana, della “strega” Caterina Medici. Non era un eroe, ma se qualcuno ha voluto credere che lo fosse glielo ha lasciato credere. Ha fatto il politico.   Saviano, con “Gomorra” ha scritto un libro importante e necessario, e tutte  le persone perbene dì questo Paese gliene sono grate. E’ entrato  da sé, con entusiasmo, nei panni dell'eroe.  Per uscirne (ma vuole davvero uscirne?)  dovrebbe uscire dal suo personaggio. Dovrebbe uscire da Gomorra. E’ difficile e ci gli vorrebbe del tempo, lo so; forse, può ancora farcela.  


Questo il pezzo uscito ieri su Saviano. Non conosco Vassalli,  ma per scrivere sul Corriere della Sera,  credo,  sia un uomo di cultura. Bene. Anche lui ( come molti allocchi ) è caduto nel luogo comune: ”Saviano minacciato dalla camorra per aver scritto il libro “Gomorra”!!! Non è affatto vero che Saviano sia stato minacciato per aver scritto Gomorra. Sono tutti articoli scopiazzati da Cronache di Napoli e Corriere di Caserta ( vedi anche le centinaia di rettifiche nelle edizioni successive alla prima, le querele, le condanne per plagio, i saggi di Dal Lago e altri etc etc.) che non hanno prodotto nessun effetto suo camorristi. Lui  è stato minacciato per altro. Prima di tutto perché è un buffone e un ipocrita.
Ma dove si  è visto mai che un giornalista arringa la folla a Casal di Principe,  assieme a Bertinotti e dal pulpito grida: “ Tu Sandokan, tu Zagaria… non siete nessuno e ve ne dovete andare da  questo paese”. Solo uno schizofrenico e un drogato si comporta in questo modo. Ma non è finita. Circondato da una torma di carabinieri si esibisce in pubblico ( per disprezzo) a orinare nella vasca della lussuosa villa di Cicciariello Schiavone. Vi sembra normale questo comportamento o  è l’atteggiamento di uno psicopatico con turbe sessuali? E’ ancora. Va ad  assistere alla lettura nell’aula bunker del carcere di Poggioreale –pavoneggiandosi in bella  mostra -  come se lui avesse redatto la sentenza al posto di Lello Magi  - in occasione del giudizio di appello di  Spartacus. Ma chi sei tu? A che titolo ci vai? Ecco –  credo poco alle minacce –  ma credo che lui sia  stato minacciato  per queste sue cacciate fuori luogo – piuttosto che per aver scritto il libro Gomorra. La camorra non minaccia: uccide. Vedi il caso Siani.
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