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sabato 10 ottobre 2015

Dopo questi ultimi avvenimenti che hanno coinvolto il mondo del giornalismo casertano mi viene il prurito (anche perché pruriti di quell’altro genere non me ne vengono più) di fare un “confronto” tra due giganti del giornalismo: Saviano e Zannone e noto che hanno molti punti in comune. Con la differenza che mentre lo scrittore Roberto Saviano, autore degli scopiazzati  “Gomorra” e “Zero, zero, zero” ha copiato e incollato alcuni brani dei suoi libri,  il giornalista Mario Zannone, direttore della Nuova “Gazzetta di Caserta”,  arrestato l’altro giorno per Stalking  copiava  ogni giorno l’intero giornale dai blog casertani.
Intanto non c’è pace per Roberto Saviano: dopo le accuse di plagio arrivate dagli Usa per il suo ultimo libro “ZeroZeroZero” (avrebbe copiato da articoli stranieri), la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio dello scrittore e dell’ex direttore de “L’Espresso” Bruno Manfellotto per diffamazione. Un anno fa, infatti, Saviano attaccò due giornali,  uno di Caserta e l’altro di Napoli - quelli, guarda caso, che hanno vinto un’altra causa per plagio per Gomorra - sostenendo che erano controllati dalla camorra e che veicolavano informazioni ai camorristi. I giornalisti lo hanno querelato, a dicembre l’udienza preliminare.
Lunedi, 12 ottobre invece, innanzi al Giudice Attena del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, vi sarà un’altra udienza del processo che mi vede imputato (sono difeso dagli avvocati Nicola Garofalo, Gennaro Iannotti e Dario Pepe)   querelato dal guru del non giornalismo per diffamazione.


 


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