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sabato 2 gennaio 2016

DA LUNEDI' 10 GENNAIO RIPRENDE SU 
LA RUBRICA 
CON ALTRI CRUENTI DELITTI

Il delitto accadde a Parete il 17 gennaio del 1952
Ermelinda Chianese uccise il fidanzato all’uscita  del  cinema  “Italia”. era stata sedotta e abbandonata

Due colpi in faccia al suo ex amante posero fine a 4 anni di passione. Lui sosteneva di non averla resa incinta. Gravida a tre mese si procurò un aborto e fu denunciata per questo. Fermati il padre e i fratelli della donna, ritenuti complici o istigatori del delitto. Una ridda di ipotesi non escludeva un rapporto incestuoso del padre che aveva avuto rapporti sessuali con una figliastra.


LA CORTE LO RITENNE UN DELITTO D’ONORE. UNA MITE PENA AD OTTO ANNI DI CARCERE CON LA SCRIMINANTE DELLA PROVOCAZIONE E DEL PARTICOLARE MOTIVO MORALE E SOCIALE





Il delitto accadde a Villa di Briano il 7 marzo del 1951

 

Giuseppe Conte uccise la sorella Rosa con 4 colpi di pistola alla presenza di un’altra sorella e due nipotini

 

Alla base del truce delitto la spartizione degli utili di una fabbrica clandestina per il contrabbando dell’alcool. Il cruento episodio fu germinato dalla istigazione della moglie dell’assassino che odiava le cognate le quali l’accusavano di avere un amante - L’attività truffaldina della fabbrica clandestina bloccata dalla Guardia di Finanza.

 

 

LA CONDANNA FU A 17 ANNI DI RECLUSIONE CON L’ATTENUANTE DELLA PROVOCAZIONE E LA CONCESSIONE DELLE GENERICHE. L’IMPUTATO DOVETTE SBORSARE FIOR DI MILIONI PER IL RISARCIMENTO DEL DANNO.


Accadde il 23 settembre del 1950 a Villa Literno

FRANCESCO CORVINO UCCISE FRANCESCO  BORRATO E TENTO’ DI UCCIDERE IL FRATELLO

Sparatoria con morti e feriti tra due carretti alla rotonda di Villa Literno. Alla base della vendetta vecchi rancori familiari e la mala gestione delle vasche di macerazione della canapa.

CORVINO PADRE E FIGLIO CONDANNATI  AD ANNI 17 E MESI 11 PER OMICIDIO E TENTATO OMICIDIO. ANTONIO BORRATA,  PER TRE TENTATI OMICIDI, CON LA DIMINUENTE DEL VIZIO PARZIALE DI MENTE, AD ANNI 9 E MESI 6 DI RECLUSIONE. 


FONTE: ARCHIVIO DI STATO DI CASERTA

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