RACCONTO OGNI LUNEDI'
DI
PROSSIMA PUBBLICAZIONE
NELLA R U B
R I C A
SUL
QUOTIDIANO
UN DELITTO PER UN CARRO DI POZZOLANA
Il
fatto accadde tra Cancello Arnone e Casal di Principe il 25 aprile 1952. La
mattina una discussione per un carico di pozzolana. La sera la vendetta e il
delitto. Mario Della Corte, Luigi Della Corte e Antonio Natale, furono accusati
in concorso tra loro, di aver ucciso, con un colpo di pistola, diretto invece contro Antonio Bifulco (che
scappando si rifugiò nel palazzo della vittima) cagionato per errore di
identificazione la morte di Gennaro
Caterino.
ERA CONTRARIO ALLE NOZZE E UCCISE IL
FRATELLO DELLA FIDANZATA
E
poi… Il delitto che accadde a Lusciano, il 10 febbraio del 1952. Luciano Di Dona che uccise Armando Russo, fratello della sua
fidanzata che ostacolava le nozze. Una precedente relazione amorosa alla base
del crimine.
SPARO’ NELLA PRETURA DI CARINOLA
8 COLPI AL SUO SEDUTTORE
E
ancora. Il tentato omicidio che avvenne il sette febbraio del 1952, allorquando
una giovane di Mondragone ferì il suo
seduttore nell’aula di udienza della Pretura di Carinola. Si stava celebrando,
infatti, il processo a carico di Stanislao
Lanfranchi per sottrazione di minore
e violenza sessuale. Addolorata Di Toro esplose ben otto colpi di pistola in mezzo al
pubblico, il giovane cadde in una pozza di sangue. Stette vari giorni tra la
vita e la morte.
VOLEVA AVVELENARE IL PADRE AVVELENO’ LA
NONNA
E
poi il drammatico veneficio. Il fatto
accadde il 10 maggio del 1949 ad Aversa, per il cosiddetto “Delitto con il veleno
nella pasta e fagioli”… accusò il padre di rapporti incestuosi, invece era stata sedotta dal fidanzato (che
poi sposò in carcere). Il veleno diretto al padre uccise la nonna premurosa di
assaggiare il cibo ritenuto buono. Nella
circostanza venivano ricoverati
nell’ospedale civile di Aversa Angelina
Menditto (la nonna deceduta) e suo genero Giovanni Francese i quali presentavano chiari sintomi di
avvelenamento. Era stata la ragazza, Maria
Francese a propinare il veleno.
UNA RAPINA CON IL MORTO SENZA BOTTINO
Poi
i racconti di “nera” continueranno con cadenza settimanale – ogni lunedì – per
riportare la vicenda dell’“omicidio a scopo di rapina” (fatto singolare per la
zona dei mazzoni). Il delitto accadde il 9 dicembre del 1951, tra San Cipriano
e Casal di Principe. Fu assassinato un
agricoltore, Luigi Schiavone per
mano dei fratelli Armando e Amedeo Galoppo. L’uomo si difese ma fu
ucciso con la sua arma dai due malviventi.
I POLLI BECCARONO IL GRANO VENDETTA DI MORTE
E
quasi per concludere, prima racconteremo i particolari dell’omicidio e il
tentato omicidio che vennero preceduti da
una rissa in Contrada “Scampia” di S. Felice a Cancello il 21 gennaio
del 1952, dove Domenico Piscitelli
uccise Mario Cimmino e feri’
gravemente il figlio Michele. Un
terreno alla base dello scontro tra le famiglie. Lo sfidante e provocatore: “La prossima volta che mandi via i polli, ti
lego al pioppo, e ti taglio la testa con la roncola”… e ci scappò il morto
e il ferito.
LA MORTA CHE SCRIVE UNA LETTERA DA
ANALFABETA ANNUNCIANDO IL SUO SUICIDIO. IL MARITO ERA L’ASSASSINO
per
finire il delitto fantasmagorico, impossibile, ai confine della realtà, dove una
donna prima di suicidarsi scrive una lettera (da analfabeta firmando con il
segno della croce) e manda i saluti da defunta
al marito (che invece) aveva inscenato tutto ed era l’assassino. L’uxoricidio
avvenne il 29 maggio del 1951 in agro di Trentola Ducenta. Carmine Vassallo, (solo omonimo del noto avvelenatore) inscenò il suicidio della moglie Marianna Di Puorto che invece uccise
barbaramente.
Una mente folle che architettò un fantomatico suicidio con una
lettera (falsa) della donna. Ma come andarono a finire i processi? Chi fu
condannato e chi assolto? Semplice, basta leggere ogni lunedì i resoconti della
“CRONACHE DAL PASSATO”.
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