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domenica 30 aprile 2017

“VIOLENZA SULLE DONNE: UN GRIDO DI AIUTO RIVOLTO AL MONDO GIURIDICO E SANITARIO”.

I pregevoli interventi e l’esame della Convenzione di Istambul: uno strumento indispensabile per la lotta al femminicidio.  Teatro  l’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Momenti di emozione per la visione del trailer “Un posto occupato” 



Posto Occupato è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga.


lA RESPONSABILE DEL MOVIMENTO "POSTO OCCUPATO", MARIA ANDALORO 


Santa Maria Capua Vetere - L’evento, affollatissimo e seguitissimo, è stato  organizzato dal FORMED - Ente di Formazione Didattica e Cultura e dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, ed ha visto  la partecipazione di illustri professioniste attive da decenni nel contrasto alla violenza di genere su scala nazionale, sia in ambito giuridico che sanitario. Sono stati trattati diversi argomenti, tra cui: strategie investigative per la prevenzione e il contrasto del femminicidio, la rete di servizi a sostegno delle donne vittime di violenza, consulenza e assistenza legale alle vittime, il Punto Rosa nel pronto soccorso ospedaliero, il ruolo dell’Ordine dei Medici rispetto alla violenza di genere.  Brillantemente introdotto e moderato dalla  Dott.ssa Daniela Borrelli,  Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e UNESCO del Comune di Caserta, la quale ha presentato gli illustri relatori. A prendere per prima la parola è stata la Prof.ssa Esposito Andreana,  Docente di Diritto Penale presso l’ Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” è stata poi la volta della Dott.ssa Maria Andaloro,  Ideatrice  di “Posto Occupato”,  che dopo la visione di un trailer ha illustro lo scopo del movimento e le sue finalità. Posto occupato: l’esperienza di una campagna di sensibilizzazione che segna l’importanza della comunicazione. “Posto Occupato è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga”. Pregevole l’intervento del Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Gabriella Maria Casella, la quale ha snocciolato una serie di interessantissimi dati sui processi in corso presso il tribunale ed il numero dei reati (stalking, violenza sessuale e abuso sui minori) ed ha illustrato la normativa della violenza sulle donne; gli strumenti di protezione, i limiti e le prospettive per una tutela adeguata. Oltremodo interessante è stato anche l’intervento della Dott.ssa Mariangela Condello, Sostituto Procuratore della Repubblica, assegnata alla sezione indagini specializzata nella trattazione di reati a tutela delle fasce deboli la quale ha illustrato alcuni recenti casi da lei trattati (allucinante la condizione di una donna alla quale il marito violento e geloso vietava addirittura una doccia con l’acqua calda”. Il Procuratore ha poi tracciato le linee investigative per un’efficace contrasto alla violenza di genere, nonché la necessità della  costituzione di una rete per il percorso di accompagnamento della vittima dei reati e per l’emersione del fenomeno. Del ruolo che l’Ordine dei medici dovrebbe avere, in merito al problema della violenza sulle donne, ne ha parlato il presidente la Dott.ssa Maria Erminia Bottiglieri. Uno interessante spunto di studio e di riflessione è stato posto in evidenza dalla Dott.ssa Rosaria Bruno, nella sua qualità di Presidente dell’Osservatorio Regionale della Campania, sul Fenomeno della violenza sulle Donne. Si avverte l’esigenza – ha detto nel suo intervento - e la necessità della raccolta dei dati provenienti da ogni istituzione (pubblica e privata, sanitaria, giudiziaria, di polizia etc. etc) per una strategia pianificata  di prevenzione, di  monitoraggio e di contrasto. “Sono contraria  ad una rete”, ha detto invece la Dott.ssa Tiziana Carnevale,   sociologa, socia fondatrice dell’ “Associazione Spazio Donna Onlus”, una pasionaria della difesa ad oltranza dei diritti al femminile che da anni a Caserta è l’espressione più genuina della lotta alle istituzioni “maschiliste”. La vera sorpresa, però, è risultato l’intervento della Dott.ssa Elvira Reale,  responsabile Pronto Soccorso Rosa Ospedale Cardarelli di Napoli, Docente S.U.N.  Dipartimento di Medicina e Chirurgia la quale oltre ad illustrare come “Accogliere, ascoltare e curare: il Punto rosa nel Pronto soccorso ospedaliero” si è rifatta, per la massima parte al decalogo dei diritti al femminile alla famosa convenzione di Istambul la quale ha – come è noto - l’obiettivo di  proteggere le donne da ogni forma di violenza e prevenire, perseguire ed eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica;  contribuire ad eliminare ogni forma di discriminazione contro le donne e promuovere la concreta parità tra i sessi, ivi compreso rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne; predisporre un quadro globale, politiche e misure di protezione e di assistenza a favore di tutte le vittime di violenza contro le donne e di violenza domestica;  promuovere la cooperazione internazionale al fine di eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica; sostenere e assistere le organizzazioni e autorità incaricate dell’applicazione della legge in modo che possano collaborare efficacemente, al fine di adottare un approccio integrato per l’eliminazione della violenza contro le donne e la violenza domestica”. Sotto il profilo dell’assistenza legale ha dato il suo contributo l’Avv. Drusilla De Nicola,  legale dell’ Associazione Spazio Donna Onlus”, la quale ha illustrato i vari aspetti giuridici (violenza sulle donne: consulenza e assistenza legale) e “le difficoltà nell’accogliere le denunce delle donne che spesso “ritrattano” le accuse contro i loro aguzzini per la paura di perdere l’affidamento dei figli. Sono drammi, gravi, che ogni giorno, purtroppo si affacciano alla realtà della vita”. A chiusura, la  Prof.ssa Vittoria Ponzetta, organizzatrice e animatrice dell’interessante convegno ha fatto dono di un grazioso oggetto a tutte le relatrici ed ha porto il saluto dell’Università “Luigi Vanvitelli” ed al numerosissimo stuolo di attenti uditori, molti dei quali,   hanno anche usufruito di crediti formativi.


  


  

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