I pregevoli interventi e l’esame della Convenzione di Istambul: uno strumento indispensabile per la lotta al femminicidio. Teatro l’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Momenti di emozione per la visione del trailer “Un posto occupato”
Posto Occupato è un
gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di
quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse
di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in
metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché
la quotidianità non lo sommerga.
lA RESPONSABILE DEL MOVIMENTO "POSTO OCCUPATO", MARIA ANDALORO |
Santa Maria Capua Vetere - L’evento, affollatissimo e seguitissimo, è
stato organizzato dal FORMED -
Ente di Formazione Didattica e Cultura e dall’Università della
Campania “Luigi Vanvitelli”, ed ha visto la partecipazione di illustri professioniste
attive da decenni nel contrasto alla violenza di genere su scala nazionale, sia
in ambito giuridico che sanitario. Sono stati trattati diversi argomenti,
tra cui: strategie investigative per la prevenzione e il contrasto del
femminicidio, la rete di servizi a sostegno delle donne vittime di violenza,
consulenza e assistenza legale alle vittime, il Punto Rosa nel pronto soccorso
ospedaliero, il ruolo dell’Ordine dei Medici rispetto alla violenza di genere.
Brillantemente introdotto e moderato dalla Dott.ssa Daniela
Borrelli, Assessore alla Cultura,
Pubblica Istruzione e UNESCO del Comune di Caserta, la quale ha presentato gli
illustri relatori. A prendere per prima la parola è stata la Prof.ssa Esposito Andreana, Docente di Diritto Penale presso l’ Università
degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” è stata poi la volta della Dott.ssa
Maria Andaloro, Ideatrice
di “Posto Occupato”, che dopo la visione di un trailer ha illustro
lo scopo del movimento e le sue finalità. Posto
occupato: l’esperienza di una campagna di sensibilizzazione che segna
l’importanza della comunicazione. “Posto Occupato è un gesto concreto dedicato
a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un
marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua
vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella
società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non
lo sommerga”. Pregevole l’intervento del Presidente del Tribunale di Santa
Maria Capua Vetere, Gabriella Maria
Casella, la quale ha snocciolato una serie di
interessantissimi dati sui processi in corso presso il tribunale ed il numero dei
reati (stalking, violenza sessuale e abuso sui minori) ed ha
illustrato la normativa della violenza sulle donne;
gli strumenti di protezione, i limiti e le prospettive
per una tutela adeguata. Oltremodo interessante è stato anche l’intervento
della Dott.ssa Mariangela Condello, Sostituto
Procuratore della Repubblica, assegnata alla sezione indagini specializzata
nella trattazione di reati a tutela delle fasce deboli la quale ha illustrato
alcuni recenti casi da lei trattati (allucinante
la condizione di una donna alla quale il marito violento e geloso vietava addirittura una doccia con l’acqua calda”. Il Procuratore ha poi
tracciato le linee investigative per un’efficace contrasto alla violenza di
genere, nonché la necessità della
costituzione di una rete per il percorso di
accompagnamento della vittima dei reati e per l’emersione del fenomeno. Del ruolo
che l’Ordine dei medici dovrebbe avere, in merito al problema della violenza
sulle donne, ne ha parlato il presidente la Dott.ssa Maria Erminia Bottiglieri. Uno interessante spunto di studio e di riflessione è stato posto in
evidenza dalla Dott.ssa Rosaria Bruno,
nella sua qualità di Presidente dell’Osservatorio Regionale della Campania, sul Fenomeno della violenza sulle Donne. “Si avverte l’esigenza – ha detto nel suo intervento - e la necessità della raccolta dei dati provenienti da
ogni istituzione (pubblica e privata, sanitaria, giudiziaria, di polizia etc.
etc) per una strategia pianificata di
prevenzione, di monitoraggio e di contrasto”. “Sono contraria
ad una rete”, ha detto invece la Dott.ssa Tiziana Carnevale,
sociologa, socia fondatrice dell’ “Associazione Spazio Donna Onlus”, una
pasionaria della difesa ad oltranza dei diritti al femminile che da anni a
Caserta è l’espressione più genuina della lotta alle istituzioni “maschiliste”.
La vera sorpresa, però, è risultato l’intervento della Dott.ssa Elvira Reale, responsabile Pronto
Soccorso Rosa Ospedale Cardarelli di Napoli, Docente S.U.N. Dipartimento di Medicina e Chirurgia la quale
oltre ad illustrare come “Accogliere, ascoltare e curare: il Punto rosa nel
Pronto soccorso ospedaliero” si è rifatta, per la massima parte al decalogo dei
diritti al femminile alla famosa convenzione di Istambul la quale ha – come è noto - l’obiettivo di proteggere le donne da ogni forma di violenza
e prevenire, perseguire ed eliminare la violenza contro le donne e la violenza
domestica; contribuire ad eliminare ogni
forma di discriminazione contro le donne e promuovere la concreta parità tra i
sessi, ivi compreso rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne;
predisporre un quadro globale, politiche e misure di protezione e di assistenza
a favore di tutte le vittime di violenza contro le donne e di violenza
domestica; promuovere la cooperazione
internazionale al fine di eliminare la violenza contro le donne e la violenza
domestica; sostenere e assistere le organizzazioni e autorità incaricate
dell’applicazione della legge in modo che possano collaborare efficacemente, al
fine di adottare un approccio integrato per l’eliminazione della violenza
contro le donne e la violenza domestica”. Sotto il profilo dell’assistenza
legale ha dato il suo contributo l’Avv.
Drusilla De Nicola, legale dell’ “Associazione
Spazio Donna Onlus”, la quale ha illustrato i vari aspetti giuridici (violenza sulle donne: consulenza e assistenza
legale) e “le difficoltà nell’accogliere le denunce delle donne che spesso
“ritrattano” le accuse contro i loro aguzzini per la paura di perdere
l’affidamento dei figli. Sono drammi, gravi, che ogni giorno, purtroppo si
affacciano alla realtà della vita”. A chiusura, la Prof.ssa Vittoria Ponzetta, organizzatrice e
animatrice dell’interessante convegno ha fatto dono di un grazioso oggetto a
tutte le relatrici ed ha porto il saluto dell’Università “Luigi Vanvitelli” ed
al numerosissimo stuolo di attenti uditori, molti dei quali, hanno anche usufruito di crediti formativi.
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