Il galateo per sindaci firmato Serracchiani
A 300 tra primi
cittadini e amministratori del Friuli Venezia Giulia, la Regione ha inviato un
libretto con consigli per cavarsela al meglio in occasioni ufficiali, ma anche
suggerimenti su abbigliamento e galateo. Imbarazzo del Pd, commenti irati dal
Centro Destra
«Lavati bene con acqua e abbondante sapone, indossa indumenti lindi, non
svuotarti addosso la boccetta del profumo e cura i capelli in modo che siano
puliti e ordinati». Consigli per adolescenti, alle prese con gli ormoni della
crescita, in vista della cresima? No, si tratta del decalogo inviato a 300 tra
sindaci e amministratori del Friuli Venezia Giulia. Un’operazione costata
seimila euro e finanziata dalla Regione. Il volumetto - 68 pagine in tutto, in
libreria si spendono 25 euro - si intitola Signor/a Sindaco come fare
quando…?, un vademecum sul cerimoniale e il protocollo.
Accanto a molte informazioni utili per evitare gaffe istituzionali, nella
pubblicazione sono contenute anche delle osservazioni che hanno mandato in
bestia i primi cittadini friulani e giuliani. Le perle iniziano dalla postura:
«Non ci si tocca i capelli, non ci si gratta, soprattutto la pancia, non ci si
toglie le scarpe, non si mettono le mani in bocca, le unghie non devono essere
mangiucchiate, sinonimo di incuria. Non si gioca con posate, stoviglie e cibo e
non ci si isola giocherellando con il telefono cellulare che deve essere spento
e non appoggiato sul tavolo». E ancora: «Non si corre, non ci si tocca (!?),
non si sbadiglia platealmente». Tassativo il suggerimento per l’abbigliamento:
«Gonna al ginocchio o pantaloni per la donna, completo (mai nero) per gli
uomini. Le sindache avranno l’accortezza di indossare calze e scarpe chiuse
anche d’estate».
I capitoli relativi a mangiare e bere sono quelli più esilaranti, se
rapportati al contesto in cui queste situazioni non dovrebbero accadere: «Non
si parla a bocca piena e si mastica a bocca chiusa. Non si tira su la minestra
e non si fanno rumori con la bocca, il coltello non va usato come un pugnale
così come la forchetta come una ruspa. Prima di bere ci si pulisce la bocca con
il tovagliolo».
Di fronte alla levata di scudi dei sindaci del Centro Destra - quelli del
Pd si sono limitati ad un imbarazzato no comment - dall’Ufficio di Gabinetto
della Regione è arrivata la spiegazione rispetto all’operazione decoro,
precisando che la presidente Debora Serracchiani si è limitata a firmare la
lettera di accompagnamento dello sgradito cadeaux. «Nessuno detta regole di
comportamento individuale, ma si è ravvisata l’utilità di dotare i Comuni di
uno strumento di supporto alle esigenze di cerimoniale e di protocollo, al fine
di agevolare gli stessi nello svolgimento delle loro funzioni sia ordinarie sia
straordinarie», si ricorda. Si tratta, in effetti, di una pubblicazione che in
grandissima parte dà indicazioni utili sul cerimoniale di Stato, in forma
semplice e immediatamente fruibile dagli amministratori degli enti locali,
soprattutto quelli che per dimensione non hanno strutture appositamente
dedicate. Istruzioni per l’uso che hanno un carattere internazionale: vi si
atteneva Michelle Obama, lo segue l’emiro del Qatar.
Il quadernetto, firmato dal cerimonialista Giovanni Battista Borgiani, è
diviso in capitoli tematici in cui sono esposte alcune regole essenziali, dalle
modalità di esposizione delle bandiere, all’utilizzo della fascia tricolore,
dalle lettere e la messaggistica istituzionale, alle precedenze e ai
piazzamenti a tavola e nelle sedi istituzionali, all’organizzazione di eventi e
cerimonie. Ha collaborato alla realizzazione l’Associazione Nazionale
Cerimonialisti degli Enti Pubblici (Ancep), che lo scorso dicembre lo ha presentato
in un incontro promosso da Anci Veneto, suggerendolo principalmente ai sindaci
ed amministratori di enti pubblici.
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