INCOMPATIBILITA' E
CONFLITTI DI INTERESSE. 60 AVVOCATI IN CORSA DIVISI PER QUATTRO LISTE E ALCUNI
BATTITORI LIBERI
di Ferdinando Terlizzi
Abbiamo chiesto ad un esperto
– al Prof. Avvocato Ciro Centore - il parere
su questo marasma che regna tra gli avvocati in occasione delle elezioni
all’ordine professionale.
“Condivido il pensiero
della Cassazione. A “sezioni unite“, a quanto apprendo, la Corte ha dato la
interpretazione più corretta, anche dal punto di vista amministrativo, e per le
sue ricadute amministrative, in occasione del rinnovo dei Consigli degli Ordini
professionali, e fissando così, i paletti “per la candidabilità e per la
eleggibilità. Il tutto, all’insegna del principio di “ragionevolezza“ ex art 97
della Carta Costituzionale e buttando a mare il principio della
“irremovibilità“ che sovrintendeva ad istituti di “rappresentanza
istituzionale“, con meccanismi e regolamentazioni che fanno parte di pagine
“nere“ del nostro ordinamento. E bene ha fatto. Aria nuova, soggiungo.
Necessarissima e inderogabile”. Prof. avv. Ciro Centore.
C’è confusione, quindi, in un settore dove la
‘legalità’ e la ‘chiarezza’ dovrebbero essere ‘registri’ portanti del
comportamento e il riferimento al ‘deontologico’ dovrebbe essere ‘scontato’. Ma tanto non è… purtroppo…
La scure dell’ineleggibilità
e dell’incompatibilità si abbatte sulle prossime elezioni forensi del Consiglio
dell’Ordine di Santa Maria Capua Vetere, che si terranno a fine mese. Un’
aspetto reso noto da un articolo pubblicato su Il Mattino lo scorso 2 gennaio.
Infatti, sono poco più di una sessantina gli avvocati divisi tra quattro liste
(composte da 12 e 14 candidati) e ‘battitori liberi’ per i quali la classe
forense dovrà esprimere la propria preferenza, per un massimo di 14 unità
rispettando le quota di genere di un terzo.
Si presentano all’elettorato
forense anche alcuni consiglieri di quelli che furono gli ‘Avvocati del
Cambiamento’ frammentati tra le diverse liste. In parte, coloro che si dimisero
nella fase iniziale e in parte quelli dell’ultima ora ma ci sono anche nuovi
nomi come la figlia Emiliana del presidente uscente Carlo Grillo (dimessosi
qualche giorno fa in quanto eletto nel Consiglio di Disciplina distrettuale).
Sulle prossime elezioni,
però, incombe la sentenza della Cassazione a Sezioni unite che stabilisce la
non eleggibilità dei candidati che hanno svolto due mandati consecutivi e sulla
quale non hanno preso provvedimenti sia il Governo che il Ministero benché
sollecitati da una delibera del Cnf.
In particolare, a Santa Maria
Capua Vetere, come ha confermato lo stesso presidente Grillo, sarebbero
ineleggibili i candidati Angela Del Vecchio (nota per essere stata esclusa in
passato dalla staffetta della presidenza dell’ordine), Patrizia Manna, Antonio
Mirra (peraltro incompatibile per la sua presidenza nel Cda della scuola
forense Fest insieme a Ugo Verrillo) entrambi della lista Dignità Forense e
Francesco Buco della lista Insieme per l’Avvocatura.
Quest’ultimo, secondo
indiscrezioni, potrebbe ritirare a breve la sua candidatura: a lui è demandato
anche il compito, in qualità di presidente ad interim, della nomina della
commissione elettorale che deve valutare i requisiti dei candidati oltre che la
loro eleggibilità. Insomma, tra conflitti di interesse e mancati requisiti il
prossimo test elettorale non mancherà di far emergere nuovi scenari e potrebbe
delinearsi anche un Consiglio composto da più componenti di varie liste non
essendo possibile votare tutta la compagine come accadeva in precedenza.
I temi a cuore nel programma
elettorale (deontologia, formazione, rapporti con la magistratura, edilizia
giudiziaria, rispetto degli orari delle udienze) sono piuttosto simili: una
decina o poco più punti sviscerati in modo diverso ma va detto che
l’incompatibilità vale anche per chi riceve gli incarichi come custode
giudiziario (come Lello Teodosio candidato per la lista Avvocati 4.0) mentre
violano le norme deontologiche i candidati componenti del Consiglio
distrettuale disciplinare che sostengono candidati o fanno campagna elettorale
(come Gloria Martignetti, Anna Fruggiero, Pietro Mercone e Carlo Grillo che
sono stati presenti alla presentazione della lista Avvocati 4.0 svoltati
all’Enoteca Provinciale) o chi gestisce gli avvocati ‘stabiliti’ (come Mario
Palmirani (pure candidato nella lista Avvocati 4.0)
Candidati e liste
Per ‘Avvocatura del Fare
Articolo 24’, sono candidati gli avvocati:
Nicola Di Benedetto, Renato Iaselli,
Francesco
Pasquariello, Vincenzo Foglia, Vincenzo Iorio,
Davide Ciasullo,
Gustavo Pugliese, Mauro
d’Isa, Carmine D’Onofrio, Annamaria Sadutto,
Renata Puoti,
Bernadetta Di Luccio, Italia
Senese e Lucia Di Pietro.
Corrono per la lista
‘Avvocati 4.0’, gli avvocati
Adolfo Russo, Luciana Basilicata, Emanuela
Cucino,
Luisa De
Matteo, Rossella Gravina, Bernardino
Lombardi, Mario
Palmirani,
Claudio Petrella, Francesco Russo,
Massimo Sciaudone,
Clemente Teodosio (detto
Lello),
Stefania Turnaturi,
Alessandro Vicario e Fabrizio Zarone.
Per la compagine ‘Insieme per
l’Avvocatura’, corrono gli avvocati:
Franco Buco, Maria Conforti, Luigi mIannettone,
Alfredo Frezza, Francesco Nacca, Valentina D’Andria,
Francesco
Paura, Laura D’Anna, Rosaria Nocerino,
Saveria Rosaria Ferraro, Antonio
Garofalo ed Emiliana Grillo.
La lista ‘Dignità Forense’,
vede candidati gli avvocati:
Angela Del Vecchio, Patrizia Manna, Antonio Mirra,
Emilia Borgia, Gianmarco Carozza, Salvatore D’Albenzio,
Fernanda D’Ambrogio,
Marisa De Quattro, Michele Di Fraia,
Tiziana Ferrara, Marco Gentile, Giuseppe
Merola,
Ottavio Pannone e Ugo Verrillo.
Battitori liberi, l’avvocato Giuseppe
Gallo, insieme ad altri sette colleghi e l’avvocato Gaetano
Anastasio mentre si
parla anche di una possibile candidatura dello storico presidente dell’ordine
Elio Sticco e di un gruppo di sette avvocatesse.
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