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domenica 27 gennaio 2019





FERDINANDO TERLIZZI
 LA TARGA DI “SENATORE 
DEI 
GIORNALISTI CASERTANI”...
"per il suo impegno come giornalista e come cronista senatore dell'informazione di Terra di Lavoro 


Con Luigi Ferraiuolo e Franco Tontoli 



Nell’ambito della giornata per la consegna del premio nazionale Buone Notizie, in mattinata, al termine della messa,  officiata dal vescovo D’Alise, l’Assostampa di  Caserta  ha consegnato  la “targa di senatore” della categoria a Ferdinando Terlizzi, iscritto all’Ordine dei Giornalisti  da 48 anni, decano in particolare dei “neristi” e di “giudiziaria” un veterano alle soglie dei 50 anni di iscrizione all'Ordine, esperto in particolare di cronaca giudiziaria, per anni insostituibile informatore e sempre a disposizione di colleghi nei percorsi di preture e tribunali. 


A consegnare il prestigioso riconoscimento oltre Al vescovo di Caserta, il direttore di Famiglia Cristiana Don Antonio Rizzolo, il vice presidente dell’Assostampa, Franco Tontoli e Luigi Ferraiuolo, responsabile dell’Unione Stampa Cattolica.  


 Premio Buone Notizie cerimonia di consegna non solo a giornalisti nel seminario

 diocesano di Caserta


 Sono l’Italia di un nuovo racconto giornalistico. L’Italia del good news





Scrive Giangiacomo Schiavi, nel suo libro  Meno male (con prefazione di Susanna Tamaro – vincitore del Premio Buone Notizie del 2014)…
“Fino a ieri le buone notizie non erano notizie. Erano brevi di cronaca. Stampa minore. Odoravano di vecchio. I giornalisti guardavano altrove. Rincorrevano procure, questure, preture, mascalzoni, predoni, corrotti, truffatori, manipolatori, speculatori. Perché la stampa deve denunciare, stimolare, far riflettere. È il suo dovere gli orrori non si possono ignorare. Però quante storie dimenticate, quanto distacco dal mondo della gente comune. L'Italia non è solo quella delle vite sbagliate. È piena di piccoli eroi della normalità, di esempi imitabili, di uomini e donne straordinari  che non hanno storia perché nessuno li racconta.
Dal premio Buone Notizie, ai nuovi blog, all’inserto settimanale del Corriere della Sera - arriva l’invito a guardare anche dall’altra parte: quella del bene che fa notizia. C’è un esercito di persone che combatte ogni giorno una battaglia di civiltà e si impegna per far fare un passo avanti a chi è rimasto indietro. Sono storie di accoglienza, generosità, rinascita, resistenza e coraggio. Storie che parlano di sognatori  capaci di inventare il futuro, per sé e per gli altri, di costruire dal nulla progetti destinati  a durare. L’imprenditore che apre un ristorante solidale, il medico che restituisce ai bambini non solo la salute, ma anche il sorriso; la ragazza che dopo gli studi diventa contadina, per far rivivere la sua campagna; il prete che trova il lavoro ai ragazzi del rione Sanità a Napoli; il lavoratore  licenziato che rimette in piedi l’azienda.
Alcuni di loro hanno fatto notizia. Altri meno. Insieme rappresentano un antidoto al pessimismo che ci perseguita. Sono l’Italia di un nuovo racconto giornalistico. L’Italia del good news.


Franco Tontoli, vice presidente dell’Assostampa ha scritto su Il
Mattino di venerdì 25 gennaio 2019…

QUANDO LA PENNA E’ LA LINGUA DELL’ANIMA

Premio Buone Notizie, domani la cerimonia di consegna non solo a giornaloisti nel seminario diocesano di Caserta




Il  meglio del giornalismo, degli operatori dell’informazione e personaggi che hanno lasciato traccia considerevole nel mondo sociale, per la loro illuminata filantropia, è passato per la biblioteca del seminario diocesano di Caserta dove ogni anno si svolge la cerimonia di consegna del Premio Buone Notizie, un premio che non è destinato al buonismo d’occasione ma alla capacità di raccontare, con coscienza e professionalità, tutto quel che è normale, esemplare e contagioso per il buon vivere comune.
Domani, sabato, appena due giorni dopo la ricorrenza celebrativa di San Francesco di Sales, che dei giornalisti è il patrono, altri quattro nomi prestigiosi si aggiungono alla lista delle precedenti dieci edizioni. Sono don Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana, Alessandra Sardoni, conduttrice di Omnibus su La7 e inviata di politica del Tg La7, e Stefano Lampertico, direttore di Scarp de’ Tenis, unica rivista di strada italiana. Ai tre giornalisti si aggiunge l’avvocato Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cassa di risparmio delle province lombarde, già presidente della Regione Lombardia e più volte deputato, che amministra una delle istituzioni di filantropia e beneficenza più importanti d’Italia e d'Europa.
Il premio è già di consolidata tradizione. Nato undici anni fa da una idea di Michele De Simone, presidente dell’Assostampa Caserta, e del giornalista casertano Luigi Ferraiuolo di TV 2000, rappresentante dell’Ucsi, trovò accoglienza dalla Curia diocesana che ha fiancheggiato l’organizzazione dai primi passi.
“Non avremmo potuto andare lontano - dice oggi De Simone - se non avessimo avuto il sostegno materiale di alcuni enti pubblici e privati, di professionisti che credendo nel progetto mai stato fumoso, ma concreto e solido, ci hanno consentito di mantenere per un decennio l’appuntamento, diventato di rilevanza nazionale, dell’ultimo sabato di gennaio”.



Il sostegno alla organizzazione, quindi, è ancora una volta venuto da Confindustria Caserta, presieduta da Gianluigi Traettino e da altri partner storici, tra cui lo studio legale degli avvocati Gianpaolo e Renato Iaselli, Mgt di Giuseppe Luberto, la Reale Mutua assicurazioni di Giovanni Discepolo, Anna Ferrara e Carmine Marroncelli, il Nuovo centro sportivo Open della famiglia Pascarella, ai quali quest’anno si è aggiunto Esagono di Giovanni Bo, peraltro vicepresidente di Confindustria. “Il vescovo Giovanni D’Alise - osserva Luigi Ferraiuolo - ci sostiene con simpatia e sintonia, più volte ha richiamato la pastorale di Papa Francesco su valore e importanza della comunicazione e della buona informazione. Anche quest’anno celebrerà la messa dei giornalisti alle 13 e presiederà la cerimonia pomeridiana della consegna dei premi”.
Il premio, una scultura di Battista Marello, è organizzato con l’ufficio Comunicazioni sociali della diocesi, il Corriere Buone Notizie del Corriere della Sera con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti nazionale e della Campania, dell’Università Luigi Vanvitelli, della Federazione italiana settimanali cattolici italiani, del Sindacato dei giornalisti campani con media partner il quotidiano Il Mattino e Tv2000.  

Ancora Franco Tontoli dalle colonne de Il Mattino di sabato 26 ha ascritto

“Buone notizie è raccontare storie ai margini senza faziosità”


Schiavi al Premio assegnato ai giornalisti che fanno informazione e non retorica riceveranno al seminario diocesano il bronzo della Civitas realizzato da Marello 


“Con molto piacere torno ancora una volta a Caserta, la città dei giornalisti che da undici anni confermano la validità del progetto sulle buona informazione, concretizzato nel Premio Buone Notizie che fece da ispiratore, e lo sottolineo con immutato entusiasmo, all’inserto settimanale del “Corriere della Sera” che ebbi modo di suggerire e avviare in via Solferino”.
Lo dice Giangiacomo Schiavi che nel 2014, da vicedirettore del Corriere, ricevette il premio della “Civitas casertana” destinato ai portatori di sana, genuina e buona informazione assieme al direttore del quotidiano milanese Ferruccio De Bortoli, Giovanna Chini, vaticanista dell’Ansa - la giornalista che per prima lanciò la notizia delle dimissioni di papa Benedetto XVI - e Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano.

Oggi Giangiacomo Schiavi interverrà alla particolare giornata a ridosso della ricorrenza di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti, in cui la stampa della provincia si raccoglie nella messa celebrata dal vescovo Giovanni D’Alise nella cappella del seminario e alle ore 16, nell’attigua biblioteca diocesana, per la con-segna del Premio Buone Notizie istituito nel 2009. “A Caserta - dice Schiavi - avete anticipato il tema dei temi, oggi più che mai attuale in momenti spesso di sbandamento, il tema cioè di sottolineare la qualità di chi fa informazione vera, costruttiva, senza alterazione della realtà, con serenità e senza faziosità. C’è grande bisogno di ricordarlo e ammonire: raccontare il bene per il bene, senza retorica e buonismo di circostanza, con passione civile per rendere un vero servizio al pubblico dei lettori e alla opinione pubblica che ne consegue”. Ma quale l’aspetto più particolare di questa informazione da dare al pubblico? “Noi che dal premio casertano abbiamo voluto dare il nome alla testata giornalistica settimanale - risponde Schiavi - abbiamo inteso recuperare il nostro impegno nel descrivere, raccontare una parte della società lasciato ai margini anche della informazione. Questa, quindi, non più dedicata ai vip, a coloro che fanno notizia per glamour. Così facendo abbiamo alimentato disuguaglianza, scegliendo la ricchezza mentre altrettanta, se non la più vera ricchezza, la si trova in quel mondo di emarginati di cui raccontiamo la vita. Voi del Sud ne avete una propensione speciale, penso a Giuseppe Marotta e al suo libro “A Milano non fa freddo”, ad Annamaria Ortese con le sue “formichine di Milano”, racconti intensi di sentimenti e di passioni”.

I RICONOSCIMENTI



I giornalisti che oggi riceveranno il bronzo della Civitas realizzato da Battista Marello sono  don Antonio Rizzolo, di Famiglia Cristiana, Alessandra  Sardoni, conduttrice di Omnibus  su La7 e Stefano Lamperti, direttore di “Scarp dè tennis”,  unica rivista di strada italiana.  Il premio sarà consegnato anche a Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, per le  attività filantropiche note mondo.
Il premio è ormai tradizione che si rinsalda grazie alla  curia diocesana e ai sostenitori: Gianluigi Traettino, presidente della Confindustra, lo studio legale  degli avvocati Gianpaolo e Renato laselli, Mgt di Giuseppe Luberto, la Reale Mutua assicurazioni  di Giovanni Discepolo, Anna Ferrara e Carmine Marroncelli, il  Nuovo centro sportivo Open della famiglia Pascarella, l’Esagono di Giovanni Bo,  vicepresidente  Confindustria.
In mattinata, termine della messa,  officiata dal vescovo D’Alise, l’Assostampa di  Caserta consegnerà la “targa di senatore” della categoria a Ferdinando Terlizzi, iscritto all’Ordine dei Giornalisti  da 48 anni, decano in particolare dei “neristi” e di “giudiziaria”.

Ancora un pezzo dedicato al Premio Buone Notizie su Il Mattino di domenica 27 gennaio 2019 a firma di Franco Tontoli.


IL VESCOVO D’ALISE ALLA CONSEGNA DEL PREMIO BUONE NOTIZIE “: Troppi padroni da cui affrancarsi, la comunità innanzitutto


“Sia l’informazione al servizio di tutti”


La giornata della cerimonia di premiazione della undicesima edizione del premio Buone Notizie, un traguardo tagliato felicemente e una nuova edizione già in cantiere perché questo attestato, nato a Caserta da una intuizione dI Michele De Simone, presidente dell'Assostampa, e da Luigi Ferraiuolo, dell’Unione cattolica Stampa italiana, è diventato di rilevanza nazionale e lo si è letto nella soddisfazione che nel ricevere il bronzo della Civitas casertana, dello scultore Battista Marello, hanno manifestato i premiati di quest’anno. Che sono stati, per i giornalisti, don Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana, Alessandra Sardoni, conduttrice di Omnibus su La7, e Stefano Lampertico, direttore di Scarp de’tennis, unica rivista di strada italiana.
MERITI SPECIALI



Per meriti speciali, inoltre, Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo per le attività filantropiche note nel mondo e Marcello Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri. La messa è stata concelebrata nella cappella del seminario dal vescovo Giovanni D’Alise e da don Antonio Rizzolo, l’originalità di due giornalisti sull’altare, anche il vescovo di Caserta è iscritto all'Ordine. Alla funzione dedicata ai colleghi di Terra di Lavoro e ai graditi ospiti forestieri, era presente anche Giangiacomo Schiavi, già vice direttore del Corriere della Sera e promotore della testata settimanale Buone Notizie, un filo annodato tra l'informazione nord-sud in piena sintonia.
ANNUNCIARE LA VERITÀ


Una considerazione del vescovo all’omelia: “Sia l’attività di comunicazione sempre al servizio dell’uomo e della comunità, ci sono troppi padroni da cui affrancarsi per rivelare la verità che va trovata non cliccando né telefonando ma incontrando gli uomini e ascoltandoli”.
Don Rizzolo, sacerdote Paolino, ha ricordato che da discepolo di San Paolo non si può fare a meno di rifarsi alla comunicazione delle “Lettere” e, secondo la pagina del Vangelo della giornata, anticipare l’arrivo di Cristo come incarico ricevuto dai 72 che Dio affiancò agli apostoli, “per annunciare la verità bussando a case cui augurare pace”.
Al termine la consegna della targa di “Senatore della categoria” che l’Assostampa ha assegnato a un veterano alle soglie dei 50 anni di iscrizione all'Ordine, Ferdinando Terlizzi, esperto in particolare di cronaca giudiziaria, per anni insostituibile informatore e sempre a disposizione di colleghi nei percorsi di preture e tribunali.
Nella biblioteca del seminario folla di intervenuti alla consegna dei premi e ad applaudire una iniziativa che, è stato sottolineato, è andata anno per anno rafforzandosi grazie alla sintonia con la curia diocesana e al contributo di finanziatori che con spontaneità hanno aderito a un progetto oggi portato a esempio in Italia.

Con il vescovo D’Alise, il prefetto Raffaele Ruberto, Il sindaco Carlo Marino, la prorettore della Università Vanvitelli Rosanna Cioffi e Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione con il Sud e dell’Aeroporto di Napoli, hanno consegnato i bronzi della Civitas Gianluigi Traettino, presidente di Confindustra; gli avvocati Gianpaolo e Renato laselli, Giuseppe Luberto per la Mgt, Carmine Marroncelli per Reale Mutua Assicurazioni, Sergio Pascarella, per il Nuovo centro sportivo Open; Giovanni Bo, di Esagono e vicepresidente di Confindustria.
Applausi ammirati e di stima per Giuseppe Guzzetti - il “personaggio Buona Notizia 2019”, presidente di Fondazione Cariplo e dell’associazione delle fondazioni di origini bancarie, l’uomo che dirige e indirizza quanti a Milano sottraggono ogni giorno alla fame ben 21miIa bambini, che dal 1991 a oggi hanno prodotto 30mila erogazioni finanziarie di aiuto e supporto ai disagiati per 3 miliardi di curo.
Guzzetti ha ricordato che “il Sud non è regione povera ma deve gestire meglio le risorse e la propria autonomia, è ricco di cultura, di università e di specializzati”.








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