Terminata
la stagione cameristica, il
Ravello Festival continua
con
“La meglio gioventù” e “Le note di
Sigilgaita”
Con
l’applauditissimo concerto del Gruppo Ocarinistico Budriese è terminata anche
la sezione cameristica della 67esima edizione del Ravello Festival. La musica a
Ravello continua con gli appuntamenti de “La meglio gioventù”: dopo i
conservatori campani e quelli di Roma e Venezia infatti, debutta il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari.
Due i concerti in cartellone con i talenti dell’istituto pugliese oggi
frequentato da oltre 1500 studenti e che al festival presenta alcune tra le sue
numerose eccellenze, insignite in questi anni di prestigiosi riconoscimenti tra
i quali il Premio Nazionale delle Arti indetto dal MIUR.
Mercoledì 18 settembre (ore 19) all’Auditorium Oscar Niemeyer saranno due gli ensemble strumentali, di percussioni e di violoncelli, impegnati
insieme in un programma musicale di raro e piacevole ascolto che prevede pagine
di Jacob ter Veldhuis, Csaba Zoltàn Marjàn, Rùdiger Pawassar, lannis Xenakis,
Nebojsha Zivkovic. Sul palco si
alterneranno i percussionisti Vincenzo De Leo, Antonella Fazio e Niccolò Fino
(Premio Nazionale delle Arti 2018); poi toccherà ai solisti al violoncello
Federica Del Gaudio e Marcello Sette (Premio Nazionale delle Arti 2017) e all’ensemble
diretto da Giuseppe Grassi, in musiche di Edward Elgar, Giuseppe Verdi, Pietro
Mascagni, Enrique Granados, Niccolò van Westerhout, Nino Rota, Dmitrij Shostakovich
ed Ennio Morricone con arrangiamenti di Michele Cellaro, Marcio Carneiro e
Michele Galvagno, e Francesco Tanzi.
Nel pomeriggio, a
Villa Rufolo, prima edizione del premio “Giovane Talento”, istituito da UBI Banca - main sponsor del Ravello
Festival 2019 - nell’ambito della sezione “La Meglio Gioventù”, curata dal
maestro Antonio Marzullo. Il riconoscimento, premierà tre giovani musicisti che
si sono esibiti nel corso della stagione.
Giovedì 19 settembre (ore 19) sempre all’Auditorium
sarà un nuovo e speciale omaggio all`indimenticato Nino Rota (che del
Conservatorio di Bari è stato direttore per quasi 30 anni), nel quarantennale
della morte. Il programma che verrà eseguito nella Città della Musica riscopre
il Rota cameristico (e mai troppo eseguito), ma anche quello delle canzoni e
delle musiche per il cinema: Parla più piano, Cabiria, A Time for Us, Tema di
Gelsomino, e quello delle Suites di musica per il cinema (arrangiate e
strumentate da Nicola Scardicchio), come Amarcord, Rocco e i suoi fratelli,
Prova d`orchestra, Il gattopardo.
Venerdì 20
settembre (ore 19) quarto
appuntamento con “Le note di Sigilgaita” e la musica per organo. Stavolta a
dare vita al maestoso organo del Duomo sarà Michel Bouvard, maestro lionnese che occupa attualmente due tra i
più alti uffici di Francia: dal 1995 tiene, insieme a Olivier Latry, la
cattedra di organo al CSNM di Parigi ed è nel contempo titolare dell’organo nel
complesso della basilica romanica di Saint-Sernin a Tolosa, il monumentale
Cavaillé-Coll (3458 canne) inaugurato nel 1889 da Alexandre Guilmant. La grande
scuola francese è presente nella testa e nella coda del programma, separate da
due trascrizioni per organo di musica strumentale di Bach e Mozart, dove partecipa
la moglie di Bouvard, Yasuko Uyama,
titolare dell’organo barocco di Sant Pierre des Chartruex a Tolosa. Si comincia
nel Seicento, il Secolo d’oro di Luigi XIV, con il padre del mottetto francese,
il belga Henri Du Mont e si prosegue nei fasti dell’età barocca con un altro
clavicembalista-e-organista, Louis Marchand e soprattutto con il
“poeta-musicista”, François Couperin, detto “il Grande”, colui che illuminò con
l’originalità delle sue ‘pitture’ clavicembalistiche la corte di Versailles. La
conclusione salta nel Novecento con le variazioni su una carola basca del nonno
di Bouvard, Jean, colui che avviò Michel alla passione organistica. La figura
mistica di Charles Tournemire viene evocata attraverso le ricostruzioni delle
sue straordinarie improvvisazioni effettuate dal suo allievo Maurice Duruflé),
anch’esso organista e celebre compositore di un Requiem concepito nei tragici tempi dell’Occupazione tedesca.
www.ravellofestival.com.
Boxoffice: tel. 089 858422 – boxoffice@ravellofestival.com
Nessun commento:
Posta un commento