SE IL PROCESSO FOSSE STATO SPOSTATO PER LEGITTIMA SUSPICIONE
L’AVVOCATO MICHELE SANTONASTASO
NON SAREBBE STATO CONDANNATO
Ripreso
da Il Mattino di Biagio Salvati
Avvocato
colluso annullata la sentenza… via al nuovo processo
era legale
dei Casalesi, lesse in aula il proclama contro Saviano e Capacchione
Sarà una nuova sezione della Corte
di Appello di Napoli a stabilire se l'avvocato Michele Santonastaso che oggi
vive a Milano fu colluso con la camorra tramite il suo ex assistito, il boss
Francesco Bidognetti. I giudici della Cassazione, infatti, hanno annullato con
rinvio, per incongruenze motivazionali, la condanna a 11 anni di reclusione per
associazione camorristica per Santonastaso confermando, invece, quella per
concorso in falsa testimonianza aggravata con lo scopo di precostituire un
alibi a un boss imputato di un duplice omicidio.IL RINVIOIl nuovo verdetto sarà
deciso da una diversa sezione della Corte d'Appello e dipenderà anche dalla
sussistenza o meno delle imputazioni di camorra. Santonastaso, radiato
dall'albo degli avvocati (provvedimento contro il quale ha fatto ricorso) e in
precedenza sospeso per 4 anni, massimo termine consentito, è colui che lesse,
durante il processo Spartacus, un atto giudiziario che fu interpretato come una
minaccia contro Roberto Saviano, Rosaria Capacchione, Raffaele Cantone e
Federico Cafiero de Raho. Un processo che si trova fissato per la prossima
udienza del 24 maggio in primo grado a Roma (per la giornalista e lo scrittore
parti offese) e in Appello in quanto furono separati dove invece figurano come
parti offese l'ex pm Cantone e il Procuratore De Raho. Gli avvocati difensori
di Santonastaso, Stefano Sorrentino e Claudio D'Isa, in attesa della
motivazione della sentenza degli ermellini anticipano quello che potrebbe
essere il motivo dell'annullamento, legato a una delle varie contestazioni
sollevate: in particolare, una incongruenza motivazionale della sentenza di
Appello del febbraio dello scorso anno.LA VERSIONESantonastaso, secondo la
difesa, non poteva essere, come fu definito, il «messaggero» del boss
Bidognetti nel periodo in cui gli è stata contestata l'infamante accusa di
camorra perché proprio nello stesso tempo Bidognetti era stato destinatario di
un'assoluzione. Oltre alla presunta genericità e l'assenza di riscontri
oggettivi sulle dichiarazioni accusatorie di alcuni pentiti e la mancata
rinnovazione dibattimentale del processo di secondo grado. In quella
circostanza gli avvocati avrebbero voluto far sentire un funzionario l'ex capo
della Squadra Mobile della Questura di Caserta, Angelo Morabito, firmatario di
sette informative ricche di intercettazioni telefoniche e ambientali che a loro
avviso avrebbero scagionato Santonastaso, certificando l'assenza di contatti
con i boss.LA CONFERMALa Cassazione ha invece confermato la condanna per falsa
testimonianza aggravata a carico di Santonastaso: l'avvocato avrebbe condotto
l'interrogatorio di un imprenditore caseario del casertano in modo da
precostituire un alibi fasullo al boss Augusto La Torre, facendolo risultare in
un altro luogo nel giorno del duplice omicidio Roselli-Ricca. Su questa
circostanza i legali sono pronti a chiedere anche una revisione del processo.IL
FAVOREGGIAMENTOIl processo romano per minacce aggravate contro Capacchione e
Saviano, a carico di Santonastaso, spostato nella Capitale in quanto la
sentenza che lo condannò ad un anno di pena (sospesa) fu annullata per
incompetenza del tribunale di Napoli potrebbe definirsi già prima del nuovo
processo d'Appello bis per camorra. Ma nel processo romano il tribunale ha
anche escluso alcune intercettazioni che a Napoli invece furono poste a base
dell'accusa del favoreggiamento camorristico. Sent using the GMX mail app
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