OSPEDALE SAN FELICE A CANCELLO.
NUZZO: “A CHI HA LA MEMORIA CORTA DICO ‘TORNIAMO A VOLARE ALTO’”.
L’ex
sindaco Emilio Nuzzo si inserisce nel dibattito accesosi in queste ore
ricordando i fasti di un periodo in cui l’ospedale di San Felice a Cancello
insieme ai nosocomi di Marcianise e Maddaloni era stato designato come Dea di
II livello.
“Era
il 1996, fu per volontà - spiega - del Presidente Rastrelli e della sua Giunta
di centrodestra con gli assessori Zinzi e Calabrò. Nel primo piano ospedaliero
regionale di cui si dotò la Campania, San Felice rivestiva un ruolo di primo
piano. Poi con Bassolino fu stravolto tutto. Da allora battagliamo per evitare
ulteriore depauperamento di una struttura strategica. La Valle di Suessola ha
tutte le potenzialità per tornare a ricoprire quel posto centrale nella sanità
provinciale e regionale. Tutto è possibile, se c’è la volontà politica”.
SANITÀ,
ZINZI: “SU OSPEDALE SAN FELICE LA BATTAGLIA SIA AMBIZIOSA, PRESIDIO DA
VALORIZZARE”.
“Atteso
che la chiusura del reparto di cardiologia dell’Ospedale di San Felice a
Cancello non è in discussione, faccio un appello ai sindaci della Valle di
Suessola che in queste ore si sono battuti in difesa dei propri territori:
siate ambiziosi, continuate la battaglia per pretendere che il presidio
sanitario sia finalmente valorizzato come merita. Dal canto mio, chiederò al
Presidente De Luca di modificare il piano regionale ospedaliero e dare così
risposte vere all’intera Valle di Suessola”. Lo ha dichiarato il consigliere
regionale Gianpiero Zinzi.


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