Influencer
e corona virus. Intervista a lele_hondo official
VERBANIA. Riparte anche il mondo degli influencer. In questo
periodo così difficile, soprattutto nel pieno della fase 1, gran parte della
popolazione è stata collegata sui social, avendo come amici virtuali, in quel
momento più che mai, gli influencer. Quest’ultimi, però, non solo ci hanno
tenuto compagnia mostrandoci le loro giornate o consigliandoci attività varie,
ma, utilizzando la loro popolarità, hanno sempre ricordato ai loro follower le
regole da rispettare e le diverse misure di contenimento. In prima linea, ad
intervenire in questo senso, è stato l’influencer lele_hondo_official, che
abbiamo intervistato per farci raccontare la sua esperienza.
Il giovane che ha collaborato con uno dei marchi sportivi più
conosciuti, la Nike, è stato conosciuto grazie all’aiuto di Denis Cassani,
altro influencer emergente. Insieme hanno portato in Italia la sfida della “Git
up italy” sulle note di Blanco Brown. Da quel momento, per Lele tutto è stato
in salita. Infatti, è arrivato a quantizzare migliaia di follower sul suo
profilo Instagram. Dalla sua popolarità sul web, sono emerse per lui altre
opportunità quali diverse sponsorizzazioni, sia attraverso post sia attraverso
video, per marchi molto noti ed importanti; fino ad essere contattato dalla
famosa agenzia “Global influencer” di New York.
Intervista di Carla Caputo all’influencer lele_hondo_official
Come hai trascorso questa quarantena? Quali sono state le difficoltà
maggiori per il tuo lavoro?
Ho trascorso questo periodo di quarantena in famiglia, seguendo
e rispettando le regole, proprio come hanno fatto tutti. Credo che chiunque
abbia trovato delle difficoltà; in ogni settore il virus ha portato tantissimi problemi.
Per quanto concerne il mio lavoro, è stato abbastanza problematico il non poter
uscire per i diversi backstage, che precedono un post o un video.
Che contenuti hai pubblicato in questo periodo? Hai lanciato
messaggi di prevenzione?
Ovviamente, come tanti influencer, ho fatto del mio meglio per
lanciare ai miei follower, messaggi di speranza e di prevenzione. Magari li
abbiamo anche intrattenuti, per quanto ci è stato possibile, raccontando loro
le nostre giornate attraverso le Instagram story e facendo qualche piccola
attività insieme, come lo sport ad esempio. Per quanto concerne i post, ho
pubblicato foto che ho scattato prima del Covid-19, lanciando ogni volta un
messaggio positivo. Del resto, credo che ogni singolo cittadino italiano sia
stato un influencer di alto livello in questo periodo, semplicemente restando a
casa e invitando gli amici di fare lo stesso.
Che riflessioni ti ha portato questo periodo?
Come ogni cosa brutta ne conserva una bella, anche il Covid ci
ha insegnato molto. Dopo tutto questo, credo che ogni giorno bisogna apprezzare
cio che la vita ci dona, partendo dalle piccole cose. Ci ha fatto capire che
tutti siamo sullo stesso piano, sia un Vip che una persona che ogni mattina
esce per dar da vivere alla propria famiglia, sia ricchi che poveri. Ci ha
fatto capire che non esistono distinzioni. E poi, ci fa fatto comprendere anche
un’altra cosa fondamentale: l’importanza del nostro tempo e delle persone che
amiamo.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ci sono diverse cose che bollono in
pentola. Per ora sto lavorando a nuovi backstage con la “LetFer production”.
Sono in programma anche alcune collaborazioni con negozi di abbigliamento e di
accessori maschili. Presto, poi, inizierà un tour in Italia sia per pubblicità,
sia per collaborazioni con alcuni influencer emergenti di grande talento, tra
cui il mio collega storico, Denis Cassani di Roma. Presto sarò anche a Napoli
per alcune interviste e, appena sarà possibile, andrò a Los Angeles per la
sponsorizzazione di un brand (ma di questo non posso ancora svelare nulla! Ndr)
e da lì partirà un tour negli States. Con me ci saranno sempre giovani
fotografi molto validi. Le idee e le iniziative sono molte. Speriamo che tutto
riparta nel migliore dei modi, sia per me che per tutta Italia. Il virus ha
potuto danneggiare tante cose, ma non i sogni e la speranza.
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