la società degli Schettino e dei Palamara, i simboli dell'incapacità di decidere e dell'intrigo di bassa lega. Abbaiano, non parlano e non mordono, ma lucrano fino all'osso: commissioni, task force, comitati, prebende, nomine e incarichi.
Anniversario di strage
(di
Stelio W. Venceslai)
A quarant'anni dalla strage di
Bologna, ricevo da un vecchio amico la fotocopia di un documento della Questura
di Roma, redatto il 5 agosto 1980, nel quale si riporta una comunicazione
anonima fatta all'Ansa, qualche ora prima, da una voce con accento straniero.
Nel documento il Fronte Popolare per
la Palestina si scusa con il popolo italiano per l'errore commesso da un loro
corriere. L'attentato di Bologna era diretto a una scuola sionista.
Non so se questa notizia sia vera.
Non so neppure se sia stato un attentato neofascista, come si è conclamato con
sicurezza per anni. Non so nulla, come dopo quarant'anni d'indagini gli
Italiani non sanno nulla di cosa sia accaduto alle 10.25 del 2 agosto alla
stazione di Bologna, con un attentato che ha causato 85 morti.
Non sappiamo nulla, nulla sulla
strage di Ustica, nulla sull'attentato di piazza Fontana a Milano, nulla sul
delitto Moro, poco o nulla sulla strage del Rapido 904. Sappiamo invece, con
assoluta chiarezza, che questo Stato è marcio fin dalle fondamenta e, come
Stato, è inutile, anzi dannoso.
Brigate rosse, neofascisti, P2,
servizi deviati nostri e altrui, camorra, terroristi nostrani e stranieri,
palestinesi, complicità internazionali, piste rosse e nere: tutto
l'armamentario possibile è stato tirato fuori senza arrivare mai alla verità.
La conclusione è che questo Stato non è affidabile, la giustizia non risponde
alle nostre esigenze di verità, le
complicità sono tanto diffuse quanto colpevoli.
La nostra classe politica ha tradito
le promesse fatte e deluso le aspettative della gente. E' colpevole quanto gli
attentatori. Non ha cercato la verità, non ha punito gli attentatori, non ha
rimosso le persone coinvolte, non ha fatto le riforme necessarie (giustizia,
sanità, istruzione, burocrazia), non ha messo in galera gli evasori, ha
svenduto il nostro patrimonio industriale, ha costantemente ingannato i propri
elettori. Ha fornicato con i nostri quattrini riducendo il Paese sul lastrico
con spese folli, inutili, improduttive, cui la pandemia ha dato il colpo di
grazia.
Ora discutono su come spartirsi il
malloppo europeo senza avere alcuna idea del futuro. Peggiore di così, forse,
non c'è mai stata una classe dirigente in Italia.
Tutto questo è il risultato di una
politicizzazione esasperata, di una politica miope e perversa che s'interessa
più della sorte di uno studente egiziano al Cairo che di fare chiarezza sulla
morte d'Ingeni, con un 'opposizione che festeggia la conquista di due
miserabili presidenze in commissioni parlamentari (inutili) mentre le aziende
chiudono e si profila a settembre un'altra crisi economica devastante, sempre
che la pandemia (da cui saremmo fuori, a detta del governo), non esploda di
nuovo.
A giudicare dai sondaggi (l'ultimo
di luglio, fatto da Carta Bianca), la Lega scende al 23,9%, dal quasi 37% che
aveva (un bel botto, quasi quattordici punti di consenso perduti!), il PD è
intorno al 22%, 5Stelle al 15,4%. Anche l'elettorato è stanco di questo
balletto di cretini che si alternano sugli schermi televisivi, dicendo ovvietà
e snocciolando bugie. E' la società degli Schettino e dei Palamara, i simboli
dell'incapacità di decidere e dell'intrigo di bassa lega. Abbaiano, non parlano
e non mordono, ma lucrano fino all'osso: commissioni, task force,
comitati, prebende, nomine e incarichi.
Venuto dal nulla, non eletto da
alcuno, il Presidente del Consiglio veleggia fra i suoi ministri come un
galeone spagnolo tra le barche sgangherate degli emigranti che approdano in
Sicilia, facendosi credere uno statista di grido.
A
proposito d'immigrati: li curiamo, li assistiamo e li mandiamo in altri
campi di concentramento, migliori, forse di quelli da cui sono fuggiti. Ma non
vogliono starci, aspirano alla libertà, scappano e dilagano dovunque, anche
infetti. Magari li mandiamo in Molise, l'unica regione esente da focolai. E,
intanto, va sotto processo l'unico Ministro che ha cercato di fermare l'esodo.
Ma il Presidente del Consiglio, in Italia, non ha il dovere di controllare e
coordinare i suoi Ministri? Perché Conte è fuori? Davvero non ne sapeva nulla?
C'era o non c'era un governo? Il processo a Salvini sembra fatto apposta perché
risalgano le quotazioni della Lega.
La seconda ondata della pandemia è
già cominciata in Europa. E' inutile far finta di niente e illudersi che in
Italia non ci sarà. L'aumento dei focolai e dei contagiati ogni giorno
smentisce questa illusione. Non sono gli emigranti a portarla, ma
contribuiscono a diffonderla. Possibile che non si riesca a frenare questa
invasione? Possibile che con otto polizie in Italia, sia necessario utilizzare
l'Esercito? Possibile che non si sia in grado d'intervenire come Dio comanda (e
come auspicherebbe la maggioranza degli Italiani) contro i mercanti di esseri
umani, per mare e per terra? Ci picchiamo d'essere sovrani, ma la sovranità
italiana è uno straccio sporco di fronte alla prepotenza del malaffare
dominante.
Questo non è solo un Paese malato e
marcio, ma un Paese sconfitto e impotente.
Il Presidente Mattarella invoca da
Bologna la verità. Troppo comodo. Dopo quarant'anni è grottesco. Alcuni
ipotizzano addirittura che la strage di Bologna sia stata un modo per far
dimenticare la tragedia di Ustica. Morti sopra morti, per coprire complicità e
corruttele. Tutto si può dire adesso, tanto non ci crede più nessuno.
Come ci si può fidare di questo
Stato impotente, dilaniato da lotte intestine che, tra l'altro, nega un
sussidio ai famigliari delle vittime, che decide per decreto che la pandemia è
finita mentre il contagio rialza la testa in tutta Europa, che insiste per
riaprire le scuole mentre le richiudono in Francia, Spagna e Germania, che non
ha il coraggio di prendere i soldi del Mes perché in un momento tragico come
questo quattro cretini si oppongono per inesistenti ragioni “ideologiche”?
Un condono fiscale ogni due anni,
l'IMU evasa per il 30% nel Sud, la pressione fiscale negli ultimi 10 mesi
aumentata di 10,3 miliardi, mentre si parla a sproposito di riduzione della
tassazione. Ma perché continuiamo a farci prendere in giro?
E' giusto chiedere la verità sulle
stragi, ma la si dovrebbe chiedere anche sulla situazione politica del Paese.
Non si può andare avanti con i risultati elettorali di tre anni fa, quando
tutto era diverso, facendo finta che i rapporti di forze siano gli stessi di
allora. Questo voluto errore di
prospettiva costerà caro sul piano elettorale proprio a coloro che oggi ne
approfittano.
Roma,
01/08/2020
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