Grande
sospiro di sollievo per numerosi
farmacisti casertani
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Terza) il 17 dicembre u.s. ha emesso una ordinanza con la quale ha accolto il ricorso presentato da alcuni farmacisti di Caserta (Sergio Barca, Farmacia Fugaro, Farmacia del Prete, Farmacie Foglia e Farmacia Brignola) tutti difesi dall’avvocato Paolo Mancini, nonché dalla Farmacia Iodice, (intervento ad opponendum) difesa al Prof. Avv. Antonia De Lisio, che si erano opposti al provvedimento emesso dal Comune di Caserta per una ipotesi di istituzione di altre farmacie nel capoluogo.
Nel giudizio intentato
innanzi al Tar della Campania (Presidente, Anna
Pappalardo; consigliere, Giuseppe
Esposito; estensore, Caprini
Gabriella) nei confronti dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta, difesa
dall’avv. Dario Rojo; dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Caserta, difeso
dall'avv. Carmela De Franciscis, la Regione
Campania, non si è costituita in giudizio.
La protesta dei
farmacisti contro il bando del comune (deliberazione della Giunta Comunale n.
107 del 24 luglio 2020 e la n. 156 del 26 ottobre 2020) è stata ritenuta
fondata e suffragata inoltre dal “fumus
boni iuris”, nella seduta del 14 dicembre us (con le modalità dei processi
da remoto a causa del Covid) e pare che il percorso della pratica non sia stata
sottoposta – come per legge – ad alcuni parere ritenuti obbligatori.
Pare che ci sia
stato anche un calcolo sbagliato in base al “minimo
demografico di 3.300 abitanti contenuto nella suindicata norma, valevole ai
fini del sindacato sulla razionalità della scelta, alla sede di nuova
istituzione” ed inoltre “… apparendo
riscontrabile, secondo asserzione non puntualmente smentita, una inutile
moltiplicazione della offerta farmaceutica nelle medesime porzioni di
territorio, lo spezzamento di ogni continuità territoriale, con accavallamento
di sedi che, di contro, pregiudicherebbero la capillarità del servizio in altre
aree con conseguente un vuoto di copertura nel territorio comunale”.
Valutato, inoltre,
sussistente l’elemento del periculum in
mora atteso l’interesse pubblico alla presenza capillare del servizio
farmaceutico sul territorio comunale oltre che alla economicità della gestione.
In definitiva il
Tar ha accolto l’istanza dei farmacisti in via cautelare ed ha sospeso
l’efficacia del provvedimento del Comune di Caserta fissando per il merito
l’udienza del 22 giugno del 2021.
Violazione
dell’iter procedimentale quanto all’omessa acquisizione dei pareri obbligatori”
e “violazione dei principi della maggiore accessibilità e dell’equa
distribuzione del servizio farmaceutico sul territorio comunale”, sono queste,
in sintesi, le contestazioni mosse dai ricorrenti e condivise dalla Terza
Sezione del Tribunale Amministrativo partenopeo.
A sostegno delle
ragioni dei farmacisti ricorrenti si è schierato anche l’Ordine professionale
della Provincia di Caserta, che ha significativamente contestato l’operato
dell’amministrazione comunale per aver approvato la revisione della pianta
organica delle farmacie in violazione della normativa di riferimento, nonostante
il parere negativo espresso dall’ente rappresentativo dei farmacisti.
Si tratta di un
severo richiamo rivolto al Comune di Caserta che si pone in continuità delle
recenti sentenze emesse dal Tar Campania con le quali il Giudice amministrativo
aveva già dichiarato l’illegittimità della delibera di revisione della pianta
organica approvato nel dicembre 2018.

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