“Tutto Apposto”
non era un film… ma la realtà di quasi tutte le nostre Università
2° PUNTATA
In 100 pagine il
Giudice per le indagini preliminari, del Tribunale di Napoli Nord, dott. Vincenzo Saladino, titolare
dell’inchiesta giudiziaria, nei confronti di Nicola Crocetto, Teresa
Schiavone e Claudio Schiavone,
OSSERVA
Prima di entrare
nel merito delle contestazioni, è bene precisare le coordinate ermeneutiche
applicate ai fini della valutazione dei gravi indizi di colpevolezza nella
vicenda in esame. Anzitutto, va rammentato che, ai fini dell'emissione di una
misura cautelare personale, per gravi indizi di colpevolezza ex articolo 273
c.p.p., devono intendersi tutti quegli elementi a carico, di natura logica o
rappresentativa, che, contenendo in nuce tutti o soltanto alcuni degli elementi
strutturali della corrispondente prova, non valgono di per sé a provare oltre
ogni dubbio la responsabilità degli indagati ai fini della pronuncia di una
sentenza di condanna, e tuttavia consentono, per la loro consistenza, di
prevedere che, attraverso il prosieguo delle indagini, saranno idonei a
dimostrare tale responsabilità, fondando nel frattempo una qualificata
probabilità di colpevolezza.
Inoltre, secondo
il prevalente orientamento della Suprema Corte, è sufficiente i1 requisito
della sola gravità degli indizi, posto che l'art. 273, comma primo bis, c.p.p.
richiama espressamente il terzo ed il quarto comma dell'art.192, c.p.p. ma non
anche il secondo comma che prescrive la valutazione della precisione e della
concordanza, accanto alla gravità degli indizi.
Nel caso che ci
occupa, gli elementi di cui si dispone sono costituiti, come si vedrà, dalla
testimonianza dello studente D'Auria Giuseppe, con il quale il prof. Crocetto
aveva intrapreso unilateralmente una squallida trattativa per anticipargli -
nonostante ciò neppure gli fosse stato chiesto - la seduta di laurea, da quella
di alcuni colleghi (i quali hanno raccontato che spesso erano contattati dal
Crocetto affinché, in sede d'esame, trattassero con un occhio di riguardo gli
studenti da lui segnalati, come nel caso di Schiavone Teresa, per la quale il
Crocetto spenderà ben più di quale telefonata, essendosi impegnato con lei e
con il padre, al quale era evidentemente legato da una pregressa amicizia, di
farla laureare con il massimo dei voti - come poi è effettivamente avvenuto.
In ragione del
fatto che buona parte del materiale posto a fondamento della richiesta del P.M.
è costituito dalle risultanze di intercettazioni di conversazioni telefoniche,
è opportuno evidenziare sin d'ora che i risultati delle intercettazioni sono
senz'altro utilizzabili.
Infatti, i decreti
autorizzativi e di proroga delle operazioni sono stati depositati dal P.M. e risultano tutti adeguatamente motivati circa
la sussistenza dei gravi indizi di reato e l'indispensabilità dell'attività
tecnica per il prosieguo delle indagini.
Le intercettazioni
venivano disposte sul presupposto dell'esistenza di gravi indizi di condotte
criminose poste in essere dal prof. Crocetto che, abusando della propria
posizione di docente universitario, tentava di indurre D'Auria Giuseppe,
studente universitario prossimo alla laurea, a promettergli somme di denaro per
anticipargli la seduta di laurea nonché per convalidargli l'esame sostenuto con
lui con un voto più alto di quello effettivamente ottenuto, e ciò malgrado lo
studente si mostrasse palesemente contrariato.
L'utenza n°
3491300696 era intestata a Crocetto Nicola. Al dato formale dell'intestazione
dell'utenza corrispondeva senz'altro anche la disponibilità e l'uso effettivo della stessa da parte del
soggetto, in quanto egli la indicava come proprio numero telefonico in
occasione di denuncia sporta in data 31/07/2017, l'interessato, nella stesura
di una denuncia sporta presso il Commissariato San Paolo di Napoli
L'utenza n°
3277619719 era intestata a Schiavone Teresa. Al dato formale dell'intestazione
dell'utenza corrispondeva senz'altro anche la disponibilità e l'uso effettivo
della stessa da parte del soggetto. La certa riferibilità di tale utenza alla stessa si
assumeva dai seguenti elementi: l'ascolto delle conversazioni confermava la
disponibilità, nonché l'uso pressoché esclusivo della stessa da parte dell'interessata.
Infatti, venivano registrate numerosissime conversazioni in cui ella forniva i
propri dati anagrafici e/o si presentava con il proprio nome e cognome.
L'utenza n° nr.
3498108211 era intestata a Schiavone Claudio. La scheda, infatti, risultava
intestata a sua figlia Teresa; nel corso di una conversazione si presentava al
proprio interlocutore (Prof. Crocetto Nicola) con il proprio nome e cognome ;
nel corso dei colloqui con registrati con il Prof. Crocetto faceva sempre riferimento alla
di lui figlia Teresa.
Ciò posto, per ragioni di economia processuale e
di comodità espositiva, si riporterà ampio stralcio della richiesta del PM,
tenuto conto che sono stati riportati con precisione e puntualità gli esiti
investigativi ed analizzati con altrettanta puntualità.
Del resto, si
osserva che questa metodica operativa, per nulla inusuale in procedure di tal
genere, contraddistinte da una notevole mole di documentazione, risulta in
linea con l'orientamento ormai consolidato della giurisprudenza in materia di
"autonoma valutazione" del giudice, principio da ultimo consacrato
nell'art. 292
Premessa
L'attività di
indagine ha per oggetto un'articolata attività investigativa, iniziata a
partire dal mese maggio 2018 e terminata nel mese di marzo 2019, condotta sul
conto del Prof. CROCETTO Nicola, professore ordinario di "topografia"
e "telerilevamento e sistemi informativi territoriali" presso la
focalità di ingegneria dell'Università "Luigi Vanvitelli" di Aversa.
La genesi
dell'attività investigativa
L’attività
investigativa traeva origine da una segnalazione trasmessa dal Magnifico Rettore
dell'Università "Luigi Vanvitelli" - Prof. Giuseppe PAOLISSO e
sottoscritta dai prof. CASCETTA, GISONNI
e MANDOL[NI, docenti del Dipartimento di Ingegneria del predetto Ateneo. La
riservata personale, datata 3 maggio 2018 e assunta al protocollo dell'Ateneo
n. 6387 del 07/05/2018, aveva ad oggetto una registrazione audio relativa ad
una conversazione ambientale intercorsa tra il citato Prof. CROCETTO Nicola e
lo studente D'AURIA Giuseppe, concernente una presunta trattativa per la
registrazione da parte di quest'ultimo dell'esame di topografia sostenuto da
quest'ultimo.
Lo sviluppo delle
indagini info\tecnico\investigative.
L'attività
d'indagine, in una prima fase incentrata sull'escussione delle persona
informate sui fatti, veniva intensificata attraverso l'attivazione di una serie
di intercettazioni telefoniche/ambientali, nella fattispecie (tra le altre):
vari uffici e caserma dei carabinieri di Parete.
L'intera attività
veniva infine perfezionata trite l'acquisizione, presso la direzione del
dipartimento di Ingegneria dell'Università "Luigi Vanvitelli" di
Aversa, della carriera universitaria di alcuni studenti.
La convalida e la
registrazione dell'esame di "topografia" sostenuto da D'AURIA
Giuseppe.
Nella prima fase
delle investigazioni, venivano svolti accertamenti tesi ad accertare e
riscontrare quanto oggetto di denuncia. Venivano escussi i docenti autori della
riservata personale alla base della segnalazione sottoscritta dal Magnifico
Rettore.
Nello specifico,
in data 10 maggio 2018, veniva escusso il Prof. MANDOLINI Alessandro titolare
della cattedra di geotecnica e fisica tecnica presso l'università "Luigi
Vanvitelli", il quale avuto contezza dell'oggetto della convocazione,
confermava di essere l'autore, insieme ad altri due suoi colleghi, della
missiva inoltrata al Rettore dell'Università. Nella circostanza, lo
stesso...riferiva che nel mese di aprile 2018, lo studente QUINTINO Moreno, già
laureato in Ingegneria e attualmente iscritto alla facoltà di Economia, si
presentava presso il suo ufficio per lamentare alcuni comportamenti poco
professionali del Prof. CROCETTO, in relazione alle sedute di esame ed alla
registrazione dei relativi esiti. Quindi, il Prof. MANDOLINI, già venuto a
conoscenza di analoghe lamentele, invitava il QUINTINO a sostenere i propri
assunti con elementi concreti.
Effettivamente,
trascorso qualche giorno, lo studente- produceva al Prof. MANDOLINI una traccia
audio relativa ad una conversazione ambientale registrata tra il Prof. CROCETTO
e uno studente, nel corso della quale gli interlocutori discutevano di somme di
denaro in relazione alla registrazione di un esame.
Quindi, il Prof.
MANDOLINI, avuta contezza del contenuto della registrazione, al fine di
riscuotere ulteriori conferme, delegava l'ascolto anche al Prof. GISONNI Corrado,
quest'ultimo, anche in qualità di presidente del corso di studio nel quale il
Prof. CROCETTO era inquadrato. Dopodiché, di concerto tra loro, decidevano di
informare il Prof. Furio CASCE TTA, direttore del dipartimento di Ingegneria.
Il successivo 13
aprile 2018, i tre docenti (MANDOLINI, GISONNI e CASCETTA), nel corso di una
manifestazione organizzata dall'Ateneo, decidevano di notiziare della vicenda
il Rettore dell'Università il quale, preso atto della notizia, consigliava loro
di confrontarsi con dei colleghi giuristi.
I medesimi
decenti, il 02 maggio 2018, ricevuto il parere del Prof. Enrico MINERVINI e il
Prof. Giuliano BALBI, entrambi del
dipartimento di giurisprudenza del citato Ateneo, inoltravano al Rettore la missiva
in questione.
Nel corso
dell'atto istruttorio, il Prof. MANDOLINI riferiva di essere in possesso della
registrazione audio che nel contempo veniva acquisita dalla P.G. operante. Di
seguito lo stralcio del verbale di sommarie informazioni rese da MANDOLINI
Alessandro in data 10/05/2018.
omissis...
"Premetto di
essere Professore Universitario titolare della cattedra di geotecnica presso il
Dipartimento di ingegneria dell'Università degli studi della Campania Luigi
Vanvitelli. Preliminarmente l'ufficio da atto di mostrare al Prof MANDOLINI la
missiva data 03 maggio 2018 indirizzata al Rettore dell'Università degli studi
della Campania Luigi Vanvitelli, a firma del Prof C'ASC'ETTA, del Prof GISONNI
e dell'interessato, ed assunta al protocollo nr. 63867 del Rettorato. --
(2 – Continua )
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