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domenica 14 febbraio 2021

 

Michelangelo Raccio

MANAGEMENT ED ECONOMIA

DELL’AMBIENTE

PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE



Negli ultimi anni l’umanità si è interrogata spesso

e con preoccupazione sul futuro dell’ambiente.

Ormai è un dato certo la perdita costante di biodiversità,

dovuta a fenomeni intensi e tragici che

si abbattono sul pianeta e che causano frammentazione

e distruzione degli habitat di molte specie

viventi.

Si tratta di fenomeni estremi che hanno reso,

plasticamente, il concetto di fragilità dell’uomo

nei confronti della natura che, spesso e per lungo

tempo, è stata troppo benevola con l’umanità

stessa.

Aver pensato di poter prendere dall’ambiente

quasi tutto senza alcuna remora e di non essere

in debito di nulla, ha fatto sì che si sopravvalutassero

troppo le potenzialità e le capacità della

natura di essere resiliente.

Quanto appena detto richiama un necessario ed

urgente cambio di prospettiva: le problematiche

devono essere viste attraverso una dimensione

globale e locale allo stesso tempo, così anche

le soluzioni devono essere all’altezza della

complessità delle problematiche da affrontare.

Il modello economico lineare, ossia il modello

basato sulla equazione lineare di crescita come

unico modello percorribile, è fortemente in crisi,

in termini di sostenibilità ed efficienza, in quanto

depauperatore di risorse e produttore di scarti

nocivi per un sistema ecosostenibile. Esso è visibilmente

inadeguato a sostenere le generazioni

future.

L’autore, partendo dall’assunto che il sistema

economico opera all’ interno di un più ampio

sistema ecologico che ne determina i limiti e le

regole comportamentali, affronta tutte le problematiche

inerenti il rapporto tra l’economia e

l’ambiente.

Egli, in maniera innovativa, focalizza l’attenzione

sia sugli aspetti macroeconomici, governati

dal decisore pubblico, che sugli aspetti microeconomici,

governati per lo più da un management

di carattere privatistico e ne fonde insieme

le prospettive.

Entrambe le visioni portano alla teorizzazione

del modello economico circolare in grado di rigenerarsi

ed innescare un processo di miglioramento

continuo di tutti i sistemi sociali, sia in

merito alle condizioni produttive che alle condizioni

economiche generali.

 



 

Nell’opera sono affrontati concetti come: lo

sfruttamento ottimale delle risorse naturali; la

determinazione del valore economico delle risorse

naturali; la gestione delle attività produttive in

termini di mitigazione degli impatti sull’ambiente;

la responsabilità sociale degli operatori economici;

i vantaggi e gli svantaggi per le comunità

che possono derivare da politiche pubbliche

che hanno impatto sull’ambiente; i meccanismi

di funzionamento della domanda e dell’offerta;

i meccanismi inerenti la tassazione come leva

di mitigazione degli impatti. Vengono, altresì,

delineate le linee strategiche ed operative per lo

sviluppo sostenibile delle economie afferenti ai

territori appartenenti ad un’area protetta (Parco

Nazionale.



 

Michelangelo Raccio è professore

incaricato di Management ed Economia

dell’Ambiente presso l’Università

degli Studi della Campania

Luigi Vanvitelli. Ha insegnato anche

Marketing e Management in Farmacia

presso l’Università degli Studi

di Napoli Federico II.

Ha approfondito i suoi studi presso

l’Università degli Studi Luiss Guido

Carli di Roma e presso l’Università

degli Studi di Pisa, dove ha effettuato

un programma formativo di

eccellenza con riconoscimento a livello

internazionale.

È presidente di vari Organismi di

Vigilanza per il rispetto della normativa

anticorruzione, nominato

presso primarie aziende nazionali.

Svolge attività di carattere libero

professionale nell’ambito della consulenza di direzione e organizzazione, nonché

nell’ambito dell’auditing e della compliance inerente la normazione internazionale

di carattere organizzativo.

È autore di numerose pubblicazioni afferenti alle tematiche dell’organizzazione

aziendale, dell’ambiente e della responsabilità sociale d’impresa.

È stato consulente in materia economico-legislativa per la Terza Commissione

Speciale “Terra dei fuochi” istituita presso il Consiglio della Regione Campania

- X legislatura.

È stato Sindaco di Gioia Sannitica, comune afferente all’area protetta denominata

Parco Nazionale del Matese.

 

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