Dieci anni fa
Domenica 24 aprile 2011. Secondo il nuovo Contratto di Pomigliano dal 4 aprile i 4.600 lavoratori della Fiat faranno 3 pause da dieci minuti anziché due da 15 e una da dieci. I 10 minuti di incremento verranno pagati 0,1877 euro lordi per ogni ora lavorata (45 euro lordi al mese circa non calcolati nel Tfr)
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Muore a Londra il collezionista Denis Mahon
«Ebbe tre grandi passioni: la pittura barocca, la buona tavola, l’opera lirica. E tre grandi regali dal Destino: nascere ricco, la capacità di riconoscere un artista al primo sguardo, il buonumore. Conservò passioni e regali fino agli ultimi giorni della vita, durata cento anni e cinque mesi. Quando morì lasciò ai musei di mezza Europa una collezione di 76 capolavori, da Guercino a Caravaggio, da Guido Reni a Domenichino. E una mole di studi che già nella prima metà del Novecento avevano cominciato a rivoluzionare la critica d’arte anglosassone, convinta da John Ruskin a disprezzare tutto quello che era venuto dopo il Rinascimento e a considerare il Barocco “spazzatura” e i Carracci “scorie di Tiziano”. Fu tuttavia grazie a questo disprezzo che Mahon poté raccogliere in poco tempo una collezione così importante. E per una manciata di spiccioli. Il primo Guercino, La benedizione di Giacobbe, lo comprò a Parigi nel 1932 per 120 sterline. Il secondo Guercino, Elia nutrito dai corvi, proveniente da casa Barberini, lo scovò in un solaio e lo prese nel 1934 per 200 sterline. Nel 1945 si aggiudicò da Sotheby’s, per 80 sterline (130 euro di oggi), il Ratto d’Europa, che Guido Reni aveva dipinto per Wladislaw IV re di Polonia. Dovette battere la concorrenza di un corniciaio, Wiggins, che era interessato solo alla cornice Regence e non sapeva che farsene del dipinto, tutto nero perché mai ripulito. Mahon l’aveva riconosciuto senza alcun dubbio. Aveva allenato l’occhio, fin da bambino, a fianco del padre che gestiva la banca d’affari di famiglia, ma trovava il tempo per visitare musei e chiese, e giocare con il piccolo Denis al gioco dell’attribuzione. Bisognava identificare un pittore da lontano e Denis ci riusciva quasi sempre. In seguito furono determinanti, nella sua formazione, gli studi con Kenneth Clark, direttore all’Ashmolean Museum di Oxford, e con Nikolas Pevsner che suggerì a Mahon di avviare uno studio su Guercino. Fu così che nel 1934 Mahon intraprese il suo primo viaggio a Cento e restò folgorato dall’arte del pittore cresciuto tre secoli prima all’ombra del ducato di Ferrara. Da allora in poi i viaggi alla ricerca degli artisti italiani si susseguirono senza sosta» [Colonnelli, CdS].
Venti anni fa
Martedì 24 aprile 2001. Firmato l’accordo di fusione fra Stream e Telepiù. «Nascerà un’unica piattaforma digitale, con oltre 2,5 milioni di abbonati e pieni diritti per il calcio. Si pensi che solo per il calcio criptato le due tv digitali ora spendono nel complesso circa 900 miliardi a stagione, e il ritorno non arriva a un terzo dell’investimento. La nuova società si chiamerà Telepiù: i due terzi faranno capo a Canal Plus, un terzo sarà controllato da News Corp., che avrà un’opzione per salire al 50%, a prezzi di mercato, tra 18 mesi e poi di nuovo fra tre anni. Telecom Italia (che controlla l’altro 50% di Stream non di Murdoch) è favorevole all’intesa.
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Susanna Torretta, amica del cuore e dama di compagnia di Francesca Vacca Agusta, rivela: «Quando Francesca fece il suo ultimo testamento, che lasciava tutto al suo compagno Tirzo, era stranamente iperattiva, strana. Non voleva fare realmente quello che stava facendo. Mi sembrava alterata. Anzi lo era. Qualche giorno dopo disse ancora che doveva integrare quel testamento con nuove disposizioni. Se me lo chiederanno, lo dirò ai magistrati”».
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Belgrado, per le stragi in Kosovo, processerà duecento militari jugoslavi
Venticinque anni fa
Mercoledì 24 aprile 1996. C’è un buco di 9.600 miliardi nei conti pubblici italiani. Lo fa sapere Dini nella relazione trimestrale di cassa con l’andamento del deficit pubblico 1996. La manovrina, però, sarà quasi certamente lasciata in eredità a Prodi.
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«I palestinesi hanno compiuto ieri un altro passo storico per la pace con Israele: i quasi 600 membri del Consiglio nazionale, riuniti a Gaza, hanno deciso a stragrande maggioranza la cancellazione degli articoli che nella carta dell’Olp inneggiano alla “distruzione dell’entità sionista”. I risultati sono netti: 504 favorevoli, 54 contrari, 14 astenuti. Una rivoluzione. Per Yasser Arafat è una vittoria importante davanti ai nuovi rappresentanti, eletti nelle regioni dell’Autonomia, e ai vecchi protagonisti della guerriglia. Il presidente palestinese ha attaccato duramente quella minoranza che ha votato no: “Non potete solo pretendere - ha urlato - dovete imparare a dare qualcosa in cambio di pace e terra”» [CdS].
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È morto a Milano, dopo una lunga malattia, Vincenzo Torriani, 77 anni, responsabile organizzativo di 46 edizioni del Giro d’Italia. Aveva cominciato la sua attività con Armando Cougnet, nel ‘46, e aveva proseguito da solo dal 1948 al 1992.
Trenta anni fa
Mercoledì 24 aprile 1991. Saddam Hussein e i leader della resistenza curda, incontratisi a Bagdad, hanno conseguito un’intesa di principio che apre uno spiraglio di speranza per il «popolo dimenticato». È stato lo stesso Jalal Talabani, capo dell’Unione patriottica curda, ad annunciare ieri sera il raggiungimento di «un accordo di massima sull’autonomia» che riprende i punti stabiliti il 1° marzo 1970, quando si era parlato della configurazione politica del Kurdistan [CdS].
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«Al termine di dodici ore di trattativa dura e a tratti drammatica, Michail Gorbaciov, il presidente russo Boris Eltsin e i leader di altre otto Repubbliche dell’Urss hanno sottoscritto una “dichiarazione comune sulle misure d’urgenza per stabilizzare la situazione”, in cui si chiede la restaurazione dell’ordine costituzionale. Gorbaciov e Eltsin hanno lanciato insieme un appello al popolo sovietico esortandolo a “superare la crisi”. Inoltre per la prima volta dall’inizio delle rivolte nazionaliste, un testo ufficiale con la firma di Gorbaciov riconosce “il diritto di Lettonia, Lituania, Estonia, Georgia, Armenia e Moldavia a risolvere in modo indipendente la questione della loro adesione al Trattato dell’Unione”. Successo per Gorbaciov anche al Comitato centrale del Pcus» [CdS].
Quaranta anni fa
Venerdì 24 aprile 1981. «Il tribunale aveva consegnato una verità: Giuseppe Saracino ha violentato la sua allieva, Simonetta Ronconi. E lo aveva condannato a quattro anni di carcere. Ora sta per concludersi il giudizio di secondo grado e il caso Saracino diventa un processo di dubbi e di certezze che si offuscano. Nell’udienza di oggi, il procuratore generale Pasquale Carcasio - magistrato della Zanzara, tanti anni fa - ha chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove. “In questa vicenda - ha detto - la bilancia della giustizia non può pendere né da una parte, né dall’altra”» [CdS].
Cinquanta anni fa
Sabato 24 aprile 1971. A Washington imponente marcia anti-Vietnam. « Come è consueto in casi del genere, le statistiche sul numero dei partecipanti alla grande marcia anti-Vietnam svoltasi oggi a Washington variano a seconda delle fonti: duecentomila persone, ha detto il capo della polizia della capitale, mezzo milione proclamano i dirigenti del movimento pacifista. La maggioranza degli osservatori giornalistici ritiene realistica la cifra di duecentocinquantamila persone. In ogni caso il dibattito su questo punto è secondario e non coglie il fatto centrale. Il fatto centrale è che sì è trattato di una manifestazione di straordinaria imponenza ed efficacia, non solo sul piano numerico, ma soprattutto per lo spirito ed il clima che l’hanno animata, sia durante la sfilata lungo la Pennsylvania Avenue, sia durante il comizio nel grande piazzale davanti all’edificio del Campidoglio. “Peace Now” (pace adesso) era lo slogan principale della dimostrazione, scritto su migliaia di cartelli e scandito da decine e decine di migliaia di voci» [Stille, CdS].
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«Colpo di scena nelle indagini della polizia federale tedesca sull’assassinio del console di Bolivia Roberto Quintanilla, ucciso ad Amburgo il primo aprile da una donna misteriosa. L’assassina prima di fuggire abbandonò sul posto una borsetta e una Colt calibro 38. Ora è risultato che la pistola è quella acquistata da Giangiacomo Feltrinelli il 18 luglio 1968» [CdS].
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Dalla piattaforma San Marco, situata nella Formosa Bay, davanti alla costa del Kenya, è stato lanciato il satellite italiano San Marco C. Il lancio è avvenuto alle 8,32 (ora italiana). Il satellite, progettato e costruito dai tecnici del Centro ricerche aerospaziali dell’università di Roma, è entrato in orbita. Il San Marco C è il terzo satellite artificiale lanciato dall’Italia [CdS].
Sessanta anni fa
Lunedì 24 aprile 1961. «Non saranno quei quattro generali facinorosi di Algeri a far tornare indietro la storia. La via della storia in Africa è quella che il generale De Gaulle indicò, ancora una volta, alla conferenza stampa dell’11 aprile: la decolonizzazione. “Se io l’ho intrapresa e perseguita da lungo tempo, non è solo perché si poteva prevedere e, poi, constatare l’immenso movimento d’affrancamento che la guerra mondiale e le sue conseguenze scatenavano da un capo all’altro del mondo e che, d’altronde, le rivalità dell’Unione Sovietica e dell’America non mancavano di drammatizzare. Se l’ho fatto è anche, anzi è soprattutto, perché mi pareva contrario all’interesse attuale e all’ambizione nuova della Francia di tenersi legata a obblighi e a oneri che non sono più conformi a ciò che dicono la sua potenza e il suo rajeunissement”. In parole semplici, il pensiero di De Gaulle era questo: la decolonizzazione è il nostro interesse, e perciò deve essere la nostra politica. Questo è il paradosso, che la storia ha fatto maturare sotto i nostri occhi nel corso di questa generazione: lo si potrebbe chiamare il capovolgimento degli interessi. Quello che una volta era l’interesse per le grandi Potenze, oggi è contro il loro interesse».
Ottanta anni fa
Giovedì 24 aprile 1941 «Ricomincio le mie annotazioni. Ho fissato un colloquio con Pavelic per domani a Lubiana. Si tratta di vedere come la pensano i croati, più che di concludere. Non sarà facile. Anche in Italia è cominciata un’accanita propaganda dalmata, ad opera dei soliti agitatori. Essere dalmata, per molti, è una professione. Comunque abbiamo preparato due soluzioni: una territorialmente integrale da Fiume a Cattaro, ed una limitata alla Dalmazia storica. Quest’ultima dovrebbe essere integrata da un Patto politico che metta in pratica l’intera Croazia sotto il nostro controllo. L’atteggiamento dei tedeschi è, in tutto ciò, ambiguo. A Vienna hanno dato a noi la mano libera. Ma fino a quando sono sinceri? Con Acquarone prendiamo accordi per la visita che il Re vuol fare in Albania. Mi fa anche cenno alla restaurazione dei Petrovich in Montenegro. Esiste un figlio di Danilo, “del sempre indebitato Danilo” come dice Mussolini. Bisogna andarci piano. Soprattutto per non far risorgere in Albania la speranza di una Dinastia indigena. Però la Regina spinge molto. Intanto ho mandato a Cettigne, quale Commissario il ministro Mazzolini» [Dai diari di Galeazzo Ciano].
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Grecia. I tedeschi attaccano violentemente le linee inglesi (rafforzate da reparti greci che rifiutano di arrendersi) alle Termopili. La loro vittoria è rapida e totale. Paracadutisti tedeschi occupano le isole di Lemno, Taso e Samotracia nell’Egeo nord-orientale. La 9a armata italiana occupa il ponte di Perati, congiungendosi con le forze tedesche.
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Iraq. Le guarnigioni inglesi nell’Iraq sono rafforzate con l’invio di nuovi reparti.
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«La più grande manifestazione antibellicista si svolgerà in serata in uno dei maggiori teatri di Nuova York sotto gli auspici della nota associazione “American First”» [CdS].
«Per la cronaca, l’American first committee nacque alla Yale University nel 1940 per opporsi all’ingresso degli Usa nella Seconda guerra mondiale. Ne era portavoce il colonnello Charles Lindbergh, padre del piccolo Charles August, 2 anni, rapito e ucciso nel 1932. Quel 24 aprile 1941 il colonnello Lindbergh tenne il discorso nel raduno annunciato dal Corriere» [Lorenzetto, Anteprima].
Novanta anni fa
Venerdì 24 aprile 1931. Göring ricevette da Mussolini una foto con dedica per Hitler e, sempre diretti a Hitler, «i suoi consigli sul modo migliore per esautorare il governo in carica» [Fabio Andriola in Mussolini segreto nemico di Hitler, Piemme].
Cento anni fa
Domenica 24 aprile 1921. Bolzano viene invasa da squadre fasciste lombarde, venete e trentine capitanate da Achille Starace, accorse nella cittadina per contrastare gli irredentisti filotedeschi. Negli incidenti perde la vita il maestro Franz Innerhofer e rimangono ferite 66 persone [Franzinelli].
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A Savona i fascisti contestano al canto di Giovinezza la costituzione di un sodalizio filosocialista: negli scontri si registrano una decina di feriti e un morto, il quarantunenne impresario fascista Ettore Gherardi [Franzinelli1].
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Sei camion scaricano a Poiana Maggiore fascisti armati di tutto punto che, occupata la cooperativa «rossa» e il teatro popolare, prelevano dalle abitazioni gli amministratori comunali e li percuotono; la cooperativa è data alle fiamme [Franzinelli1].
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Si tengono le elezioni a Fiume. Vince il Partito autonomista di Riccardo Zanella. Fascisti e nazionalisti invadono gli uffici governativi, fracassano le urne e tentano un putsch. D’Annunzio invia telegrammi di incoraggiamento e congratulazioni, ma non raccoglie l’invito dei legionari a tornare a Fiume.
Centoventi anni fa
Mercoledì 24 aprile 1901. Malcontento in Inghilterra per l’aumento delle tasse. «Le tribolazioni vengono in parte dallo zucchero e in gran parte dal carbone. Lo zucchero, secondo la sua natura, protesta con dolcezza: ma il carbone, dopo essere rimasto per qualche giorno come intontito, si è messo a fare il diavolo a quattro: se non fosse tenuto in sella dai colleghi, che sanno benissimo di averlo per colpa loro ridotto a mal partito, il cancelliere finirebbe per sdrucciolare dallo scacchiere in un pozzo di Cardiff. Le proteste sono molteplici e vivaci. Non vengono soltanto dai proprietari di miniere che avevano già in corso grossi contratti, e per i quali la tassa - di uno scellino per tonnellata - sarebbe stata disastrosa: alle loro buone ragioni, il ministro porse subito ascolto, e promise di non dare alla tassa effetto retroattivo, di rispettare cioè i contratti già stipulati. Ora le proteste vengono anche dai proprietari che si sono visti disdetti probabili contratti da parte di grosse case. Salgono, si può dire, in coro da tutta l’industria carbonifera inglese, che vede la concorrente americana stropicciarsi le mani di compiacenza» [CdS].
Centotrenta anni fa
Domenica 24 aprile 1891. «La situazione che la rottura con Menelik ha fatta all’Italia deve richiamare l’attenzione nostra. La Camera sarà presto chiamata a discutere l’argomento: importa quindi ch’essa conosca gli umori del paese. La stampa è il primo veicolo per cui i sentimenti del paese si fanno manifesti. E la stampa devo ottemperare a questa funzione sua. Noi lo diciamo ora, come l’abbiamo detto sempre: i protettorati ci sono sospetti. Noi dunque, al contrario di Crispi, dobbiamo felicitarci della caduta del trattato, in quanto questo tendeva a stabilire il protettorato d’Italia sull’Etiopia. Se dovremo restare ancora, poco o molto, in Africa, il che non sappiamo, una cosa reputiamo necessaria, od almeno utile: è un trattato di delimitazione sicura di confini, o di amicizia».
Centoquaranta anni fa
Lunedì 24 aprile 1881. In Algeria incursioni brigantesche della tribù berbera dei Crumiri offrono alla Francia il pretesto per occupare la Tunisia.
Centocinquanta anni fa
Martedì 24 aprile 1871. Il Senato prosegue la discussione sulle Guarentigie e accetta che siano trasmessi all’ufficio centrale alcuni emendamenti agli articoli 13, 16, 17 e 18 (Comandini).
Centosessanta anni fa
Mercoledì 24 aprile 1861. Il Senato con voti 71 contro 4 adotta, dopo vari giorni di discussione, la legge per l’abolizione dei fidecommessi e maggioraschi nelle provincie lombarde, napolitane e siciliane (Comandini).
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A Torino, a Palazzo reale, auspice il Re, ha luogo colloquio di riconciliazione, formale, fra Cavour e Garibaldi, che però non si sono strette le mani; poi segue colloquio di riconciliazione cordiale fra Cialdini e Garibaldi (Comandini).
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In Napoli il mazziniano Popolo d’Italia pubblica una lettera del colonnello Tripoti, al direttore della Gazzetta del Popolo di Torino per dire, a proposito di una frase contenuta nella lettera di Cialdini a Garibaldi, che egli non ebbe mai l’ordine di ricevere i piemontesi «a fucilate» e produce i due dispacci originali di Bertani e di Garibaldi, il primo, che comandavagli di aspettare gli ordini del Dittatore, ed il secondo che dicevagli di ricevere i piemontesi «come fratelli» (Comandini).
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A Garibaldi viene conferita la cittadinanza onoraria di San Marino.
Centottanta anni fa
Venerdì 24 aprile 1841. Il dottor Maurizio Poeti nel suo L’omeopatia paragonata agli altri metodi di curare le malattie (Torino, 1848) racconta di un ragazzino di 13 anni, suo paziente, che soffriva di crisi epilettiche: «In tale stato di cose proposi ai parenti del giovane il magnetismo animale, siccome il mezzo maggiormente pronto a guarire questa malattia: essi l’accettarono con gran gioia, ma il ragazzo non volea assoggettarsi a questo metodo; laonde i parenti, a forza di preghiere, di carezze, di promesse regali o che so io, lo persuasero a lasciarsi magnetizzare. Il 24 aprile del 1841 fu il giorno da me assegnato per magnetizzarlo per la prima volta. Fattolo sedere sopra a un canapé sul quale a lui vicino sedé sua madre, pallido in viso e tutto tremante per l’operazione ch’io andava a intraprendere, lo magnetizzai durante venti minuti, in capo ai quali il giovane rimase immerso nel sonno magnetico e divenne compitamente sonnambulo e pressoché lucido, lo interrogai nel seguente modo: Dormi? “Sì”. Il magnetismo ti farà bene? “Egli mi guarirà, purché nessun altro mi magnetizzi fuori di lui”».
Il dottore dice di aver magnetizzato il giovane più volte fino a giugno. E, grazie anche all’ausilio di rimedi omeopatici come l’aconito e la belladonna il giovine “mai più ebbe da soffrire verun male”».
Dal Sito dell’Università di Roma 1 si legge: «Il magnetismo animale è una teoria medica sviluppata alla fine del settecento da Franz Anton Mesmer (1734-1815) […]. Mesmer era nato in Germania a Iznang ma si era laureato in medicina a Vienna, discutendo una tesi sulla relazione tra le malattie e gli influssi astrali. A Vienna iniziò la sua pratica medica e gradualmente pervenne a formulare l’ipotesi secondo la quale il corpo umano (o di qualunque animale) è dotato di una sua propria energia di natura “magnetica” e la malattia corrisponde ad una perdita di tale energia o a una sua cattiva distribuzione tra i vari organi. Il medico, secondo questa ipotesi, può curare le malattie utilizzando il suo proprio magnetismo per implementare quello del paziente o per ridistribuirlo, all’occorrenza aiutandosi con magneti metallici. Inizialmente Mesmer ottenne una certa popolarità, vantando successi terapeutici straordinari; ma alcuni insuccessi clamorosi rivelarono l’inconsistenza delle sue pretese, esponendolo al ridicolo. Per questa ragione egli lasciò Vienna e si trasferì a Parigi. Mozart, che aveva conosciuto Mesmer in gioventù, mette in scena nell’opera Così Fan Tutte, una parodia della terapia magnetica, nella quale un finto medico cura con una calamita due finti malati che avevano preteso di essersi avvelenati per amore. Il finto medico, la governante Despina, presenta il suo strumento con l’aria: “Questo è quel pezzo / Di calamita, / Pietra mesmerica, / Ch’ebbe l’origine / Nell’Alemagna, / Che poi sì celebre / La’ in Francia fu».
Duecento anni fa
Domenica 24 aprile 1821. A Brusuglio, frazione di Cormano, Alessandro Manzoni inizia a scrivere la prima stesura di Fermo e Lucia.
Sarà però dal settembre del 1922 che riprenderà in mano le fila della sua “cantafavola”, come gli piaceva chiamarla per terminarla il 17 settembre 1823.
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