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domenica 6 ottobre 2024

 


L'intervista capovolta

L’italianista Ferroni: “Il nuovo Inferno. Sangiuliano falsario, Renzi tra le serpi e quell’Elkann…”

Dante e i potenti tra cerchi e gironi - Meloni-Beatrice, Musk consigliere di frode, Putin e Trump all’inferno

7 Ottobre 2024

Ahi serva Italia, di dolore ostello,/nave sanza nocchiere in gran tempesta/non donna di provincie ma bordello!
(Canto VI – Purgatorio)

Giorgia Meloni è dunque Beatrice? Elly Schlein la novella Matelda? E Ursula Von der Leyen la beata Cunizza da Romano? E siamo sicuri che tra gli scialacquatori possiamo indicare John Elkann? Certi che ai falsari appartenga Gennaro Sangiuliano e ai violenti Putin? Fosse qui Dante in quale cerchio, per quale girone, dentro quale fuoco farebbe passare le anime dei potenti di oggi? Quelli che governano il mondo e quelli che dominano l’Italia. L’abbiamo chiesto a Giulio Ferroni, grande firma della critica letteraria. Storico della letteratura, dantista devoto, autore di una imponente rivisitazione dei luoghi del Sommo. Oltre mille pagine per rintracciare l’Italia di Dante, come il titolo e poi il sottotitolo (Viaggio nel Paese della Commedia) indica e segna.

Professore, è un gioco.

È un arbitrio, diciamolo subito.

È una trasfigurazione, un trasloco provvisorio e unicamente letterario.

Lei proponga un nome, e tentiamo di ricollocarlo.

Bibi Netanyahu.

Seminatore di discordia, entra di diritto nella nona bolgia dove si trovano coloro che hanno il corpo lacerato dalle più diverse ferite. Tra questi – ricordiamolo – c’è però anche Maometto, in ragione del fatto che ha praticato la discordia religiosa.

E il Papa?

Non vorrei dire ma Dante manda quattro Papi all’inferno. Tra questi Bonifacio VIII. Terza bolgia, i simoniaci. Accusati di usare la religione come arricchimento, dediti al commercio di cose sacre.

Giorgia Meloni come Beatrice. Non è un po’ troppo?

Beatrice è il vertice dei personaggi finali della commedia. Umile donna morta molto presto, Dante la fa diventare la guida suprema che lo porta al culmine del Paradiso. La Meloni – ambiziosa com’è – potrebbe aspirare da underdog a divenire beata! Che dice?

Povera Elly Schlein!

Lei mi fa pensare a Matelda, custode del luogo meraviglioso a cui in origine era destinata l’umanità: il Paradiso terrestre.

E la camaleontica Von der Leyen che governa l’Europa con la destra e la sinistra?

È Cunizza da Romano, sorella del ferocissimo Ezzelino da Romano (inferno, cerchio dei violenti). Aveva avuto rapporti con tanti potenti, si sapeva muovere utilizzando anche il proprio charme, ma poi si era pentita.

A proposito di carne, cosa diciamo di Gennaro Sangiuliano, divenuto un ex ministro e un ex politico per motivi di cuore?

Per lui pensava all'ultima bolgia, quella dei falsari. È parso uno che recita una parte. In quella bolgia i falsari sono presi da malattie, sono idropici, febbricitanti, fanno a pugni. Lì si dimena un certo Gianni Schicchi (che ha dato spunto a un'opera di Puccini): ha finto di essere morto, ha falsificato il testamento di un altro.

Maria Rosaria Boccia, l'amata accusata di aver soggiogato e totalmente inguaiato Genny, dove la mettiamo?

Seconda bolgia, tra le lusingatrici. Non approfondiamo le caratteristiche delle punizioni a cui sono condannate, fermiamoci qua.

Trump va di diritto all'inferno.

Mi ricorda Carlo d'Angiò re di Napoli. La tendenza sistematica a risolvere con la violenza la lotta per il potere. Sconfisse Manfredi per conquistare il regno del Sud nella battaglia di Benevento.

Alla pari di Putin.

Tra i tiranni nel cerchio dei violenti. A me fa pensare a Malatestino Malatesta, signore di Rimini. Ha organizzato dei tradimenti tremendi a due personaggi che venivano da Fano, caricati su una nave e buttati in mare.

Renzi è il prototipo dell'italiano: scaltro, furbissimo, anche talentuoso ma usurpatore professionista, dai mille vestiti di scena.

Bolgia settima, delle metamorfosi. Costretti a resistere in mezzo a serpenti che continuamente li mordono. Diventano cenere, ricrescono gli umani.

E John Elkann, il rampollo potente della famiglia che ha dominato l'Italia?

Il declino Fiat ce lo fa figurare come l'industriale che ha perso l'anima svendendo la ditta. Dante indicava gli scialacquatori nel cerchio dei violenti contro se stessi e contro le proprie cose. Li fa correre in mezzo al bosco di piante inseguiti da cagne.

Questo è il tempo della civiltà digitale. E in questa civiltà l'opinione pubblica è orientata dagli influencer.

Consiglieri di frode, bolgia ottava. Elon Musk è l'Ulisse contemporaneo. Lui andava oltre le vietate colonne d'Ercole, l'altro vuole andare su Marte.

Violenti, falsari, beati. E lo sfavillante mondo dello spettacolo? Dove vede Alain Delon?

Tra i lussuriosi logicamente, dove troverà Francesca da Rimini, trascinata lì dal vento della passione.

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