Giovanni Erra, l’unico adulto (all’epoca 36enne), era noto per precedenti contro minori: fu definito “l’adulto del branco” e la sua partecipazione fu determinante nel rafforzare il proposito criminale dei giovani, si vantava di avere avuto rapporti precedenti con la vittima quando ovviamente non era vero.
️ Motivazioni e contesto del delitto
Morandini e Erra parlavano da tempo della voglia di "far fuori una ragazza per vedere l’effetto che fa"
Il gruppo si era documentato su internet su come fare o colpire punti vitali...
Desirée fu scelta proprio perché rappresentava “ciò che loro non erano”: una ragazza normale, amata, con sogni e futuro.
Come avvenne il crimine
Desirée fu ingannata per entrare nella cascina Ermengarda. Dopo il tentativo di violenza, resistette e cercò di fuggire – un’impronta insanguinata sul muro testimonia la sua lotta
Tentò di scappare anche saltando da una finestra, ma fu bloccata, riportata al piano superiore e brutalmente uccisa con coltellate – il suo corpo fu trovato il 2 ottobre 2002
️ Le condanne (oggi tutte espiate o in corso di sconti)
Giovanni Erra: inizialmente condannato all’ergastolo, la pena definitiva è di 30 anni, ma grazie ai benefici è già fuori dal carcere (vive in comunità) e tornerà libero entro fine 2025
Risultato: nel 2025, a quasi 23 anni dal delitto, tutti saranno definitivamente liberi.
E oggi?
Desirée oggi avrebbe 36 anni — ma è rimasta una ragazza di 14, vittima della violenza più atroce. Invece accompagnava sogni che nessuno le ha fatto vivere
Suo padre, Maurizio Piovanelli, continua a chiedere verità: sostiene che ci siano persone non ancora indagate, un possibile "quinto uomo", supportato dalla presenza di una traccia di DNA maschile estranea mai individuata
Non dimentichiamo Desirée 22 anni di dolore, di ricordo, di lotta.
Facciamolo anche noi. Non lasciamo che il suo nome si affievolisca.
Sosteniamo la memoria, richiamiamo la giustizia.
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