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domenica 16 novembre 2025

 

Sequestro Moro: casa Morucci fu affittata alla dj di “radio Cia”

Lavorava per Voice of Daily AmericanIl giorno dopo il sequestro fu trovata nell’abitazione del leader Br

Sequestro Moro: casa Morucci fu affittata alla dj di “radio Cia”
 

Nella residenza del leader delle Brigate Rosse Valerio Morucci, il giorno dopo il sequestro di Aldo Moro, la Polizia trovò una deejay americana di Voice of Daily American, la radio dell’omonimo giornale, il Daily American di Roma, fondato dalla CIA.
Kristen Richards, 26 anni, era in Italia con un visto con indirizzo legale la casa intestata ai genitori di Morucci, che aveva 29 anni allora. Secondo il suo memoriale il terrorista viveva in un appartamento affittato in zona San Paolo con Adriana Faranda e con lei fu arrestato il 29 maggio 1979 nell’appartamento di viale Giulio Cesare di Giuliana Conforto, una padrona di casa con alcune particolarità: fu assolta nonostante avesse a casa due terroristi; era figlia di Giorgio Conforto, agente del servizio segreto sovietico e infine era difesa dall’avvocato Alfonso Cascone, fonte dell’Ufficio Affari Riservati del ministero dell’Interno diretto da Federico Umberto D’Amato.

Insomma, Morucci potrebbe essere vittima solo di coincidenze immobiliari fortuite però il suo atteggiamento non aiuta a sciogliere i dubbi. Il Fatto gli ha chiesto se conoscesse Kristen Richards ma si è rifiutato di rispondere. Forse non gli siamo simpatici perché nel 2016, con il compianto collega Emiliano Liuzzi, avevamo già svelato che Morucci lavorava per la società di sicurezza amministrata in passato dall’ex generale Mario Mori e partecipata dal suo braccio destro Giuseppe De Donno. Fino a un paio di anni fa Morucci ha lavorato con De Donno. Grazie alla Commissione Moro presieduta da Giuseppe Fioroni è emerso che, almeno dal 1990, Morucci collaborava con il Sisde. Ora si scopre che a casa Morucci abitava la deejay della radio del Daily American.

Già allora Morucci era in grado di sapere che il quotidiano, pur avendo cambiato più volte assetto, era stato amministrato fino al 1971 da Robert Hugh Cunningham, classe 1920, un ex agente Cia (è stato l’estensore del famoso Cunningham Report del 1966 sui metodi e i fini della Cia). Ceduto da Cunningham al finanziere Michele Sindona nel 1971, il quotidiano fu travolto dal crack e fu attribuito alla direttrice responsabile Chantal Dubois, alias Gabriella Lepore, che poi fondò nel 1976 la radio dove lavorò Kristen Richards.

Nei primi anni 80 la testata fu acquistata dal fallimento da Anselmo Crisafulli, già avvocato di Gaspare Pisciotta, il membro della banda Giuliano avvelenato in carcere nel 1954. La testata poi fu ceduta a Robert Hugh Cunningham jr, classe 1945, figlio del senior. Cunningham jr era davvero uno strano editore. Era socio delle tipografie che stampavano i fogli della sinistra extraparlamentare come Lotta Continua e Notizie Radicali, ma fu anche responsabile in Europa del Partito Repubblicano americano. Nel ’78 il suo ruolo ambiguo fu denunciato nel libro bianco La rosa rubata sul Partito Radicale.

Il Fatto ha iniziato le sue ricerche su Kristen Richards partendo da una denuncia di Nicola Brigida, difensore di parte civile dei figli dell’appuntato Domenico Ricci, morto sotto il piombo dei sequestratori di Aldo Moro il 16 marzo 1978. Brigida nel luglio 2021 si lamenta con i pm: “non sono stati svolti approfondimenti sulla figura della Richards sorpresa a casa del pericolosissimo brigatista rosso che il giorno prima aveva commesso la strage di Fani”. E sottolinea la “coincidenza di cognome fra la detta Richards e il capitano Teddy Richards (ufficiale statunitense del Comando FTASE di Verona) gravemente implicato nelle ‘trame nere’ di quegli stessi anni 70”. Il Fatto, dopo una serie di ricerche è giunto a una conclusione: Kristen, morta il primo luglio 2021, non è parente di Theodore Josiah Richards jr, nato il 5 aprile 1935 a Waterville e morto a Penobscot, sempre nel Maine, il 6 giugno 2004.

La storia di Kristen Richards però resta interessante: ventenne teatrante, deejay e modella, poi stella editoriale dell’architettura con la rivista Oculus e il sito ArchNewsNow.

Il New York Times il 14 luglio 2021 le ha reso omaggio con uno dei suoi ‘obituary’. In questo ritratto post mortem viene ricostruita la sua giovinezza: “una vacanza estiva in Grecia diventa un viaggio di 4 anni in Europa”. L’americana bionda viene scelta come volto della campagna pubblicitaria di un famoso shampoo greco. Nel 1977 programma di tornare a casa ma si innamora di Roma e alla fine ci resta tre anni. Per capirne di più abbiamo contattato il marito, George Yates: “Kristen mi ha raccontato di un episodio in cui il suo appartamento è stato invaso di notte dalla Polizia con armi automatiche, a quanto pare l’appartamento era stato precedentemente occupato dalla fidanzata di un leader delle Brigate Rosse. (…) Kristen pensava che ci fosse un equivoco dovuto al precedente occupante dell’appartamento. Trovo la possibilità che lavorasse per la Cia estremamente improbabile. Me l’avrebbe detto (sì, davvero) semplicemente non era da lei. Ho allegato il suo CV che credo possa fornire qualche informazione su di lei”. Yates ci tiene a ricordare sua moglie, come emerge dal CV e dall’articolo del NYT, per quello che era: una bella persona. generosa e di altissimo profilo. Nel ‘1977-1980’ sul curriculum si legge che “ha insegnato inglese come seconda lingua; è stata DJ per Voice of Daily American Radio. Roma e Assisi, Italia”.

Mentre la Richards sta a casa dei Morucci, a ottobre del 1977 esce l’inchiesta di Carl Bernstein nella quale l’autore dello scoop del Watergate svela su Rolling Stones che il Daily era stato fondato nel 1956 con una quota al 40% della CIA. Il 26 dicembre del 1977 esce il New York Times con una paginata sui “Cia’s Newspapers”. Il NYT scrive: “un ex alto funzionario della Cia ci spiega che (…) era più facile infiltrare agenti americani coperti come reporter o editor”. Il 28 dicembre 1977, mentre la Richards sta a casa dei Morucci, La Repubblica riprende il NYTcon questo articolo di Rodolfo Brancoli: “Rome American Daily è appartenuto direttamente alla Cia dal 1956 al 1964, quando venne ceduto a un uomo d’affari americano vicino all’agenzia. Ma per diversi anni ha seguitato a essere amministrato da un uomo della Cia, Robert Hugh Cunningham, dimessosi dall’agenzia per essere assunto come amministratore del giornale, che è stato come noto a un certo punto di Sindona”. Il 17 marzo 1978 i poliziotti scrivono nel verbale di perquisizione “suonato il campanello della porta abbiamo la presenza della cittadina americana Richard Krysten nata a (…) autorizzata a soggiornare a Roma, in via Caroncini 2 interno 14 fino al 30 marzo 1978. La predetta comprende bene l’italiano, che parla anche discretamente, viene resa edotta che nell’abitazione dobbiamo eseguire una perquisizione. La stessa precisa che in casa non vi è il Morucci Valerio né i suoi familiari, che da circa sei mesi che ella abita nell’appartamento, ha visto solo due volte i familiari del Morucci Valerio recatisi per prendere oggetti di loro pertinenza, custoditi nell’abitazione. Ella pertanto ci fornisce i numeri telefonici 48447(…) e 452753 corrispondenti all’avvocato Surina, legale della famiglia Morucci. Si dà atto che viene formato il primo numero di telefono, corrispondente all’Agenzia Domus e risponde una segreteria telefonica che avverte che nell’ufficio sono assenti. Viene formato il secondo numero ma non risponde nessuno. (…) La predetta Kristen, a domanda, ci precisa che la famiglia Morucci abita in una loro casa di campagna che ella però non conosce l’ubicazione”. Il legale dei Morucci non è identificato. Noi non siamo riusciti a trovare traccia di un avvocato Surina.

 

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