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sabato 17 dicembre 2011

OGGI A PIAZZA DANTE DI CASERTA LA MEDIAZIONE CIVILE


OGGI 2° GIORNATA DELLA MEDIA CONCILIAZIONE A CASERTA

PRESENTI I VERTICI DELLA CAMERA FORUM E QUELLI DELLA CONFCOMMERCIO – SIGLATO  UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE

ORMAI LA GENTE CREDE NELLA GIUSTIZIA CIVILE ALTERNATIVA PRESA DI POSIZIONE FAVOREVOLE ANCHE DA PARTE DI MOLTI  AVVOCATI -

 

     Caserta ( di Ferdinando Terlizzi )  Una seconda giornata della Conciliazione e Mediazione Civile a Caserta.   Saranno infatti oggi illustrati,  nel gazebo allestito in Piazza Dante,  dalla Camera “FORUM”,   i risultati di vari accordi siglati con organizzazioni di commercianti, Enti  e organismi sindacali. Come nella precedente edizione,  anche questa volta, sarà presente lo staff al completo della Camera di Caserta  con  tutti i docenti della “Practical School”.

      Il Presidente della FORUM,  Dr. Mario Aglione,  autore dello exploitdella media conciliazione a Caserta (  è stato per tutta la settimana intervistato da giornali, radio e tv – il servizio di domenica scorsa è si Youtube ) sarà  collaborato dalla Dr.ssa Giulia Aglione, Vice Presidente del Gruppo e dall’Avv. Patrizia dell’Ova;  (tecnica gestionale e mediatori); Dr. Pierluigi Tedesco ( l’area  contabile e sedi secondarie); Avv. Daniela Mingione; (area marketing) e  Dr.ssa Giusy Tammaro ( comunicazioni e media ).  

        Si alterneranno, nella illustrazione degli argomenti, ai cittadini che vorranno avere cognizioni della nuova “giustizia veloce” della mediazione,  i “case manager” di Forum; l’Avv. Rossella Gravina, l’Avv. Antonio Cardarelli, l’Avv. Michela Fusco, l’Avv. Prof. Francesco Stabile e la Dr.ssa Carmen De Rosa. 
     “Sono veramente soddisfatto- ci ha detto Mario Aglione -  di annunciare la firma di un importante protocollo con l’Ascom Confcommercio di Caserta la quale,  nel campo dei servizi da offrire agli Associati,  problema molto sentito dal   Presidente Dr. Mario D’Anna,  ha firmato una convezione con il Centro Operativo Formazione Professionale – PRACTICAL SCHOOL – FORUM”.
     “Con la convezione siglata col il Dr. Aglione -  ci ha dichiarato il Presidente Mario  D’Anna – la Confcommercio Ascom casertana dà la possibilità agli operatori commerciali di usufruire di: Corsi REC – Requisito Professionale per il commercio; Corsi RAC – Requisito richiesto a coloro che devono svolgere attività di agenti di commercio; Corsi per pizzaioli; corsi per agenti ed affari in mediazione; Corsi per addetti alle vendite; Attestati sanitari per li alimentaristi; Sicurezza sul lavoro”.
     Ma qualcosa si muove anche nel mondo degli avvocati. Specialmente tra i giovani. Da guerra senza esclusione di colpi ad amore eterno? E' questo che verrebbe da chiedersi osservando la tormentata storia che vede per protagonisti gli avvocati italiani e la mediazione civile di recente introduzione.
     Di certo, all'inizio fu vera guerra. Mai e poi mai, si diceva, si sarebbe permesso a un istituto giuridico  “anti-cause” di metter piede in Italia. Tante le iniziative per imporre questo punto di vista: manifestazioni di piazza, ricorsi al Tar, dichiarazioni al vetriolo da parte di alcuni rappresentanti di questa categoria.
     Tutti, comunque, si sono dimostrati espedienti destinati a cadere presto nel vuoto. A un certo punto, infatti, sono iniziate le sempre più numerose “defezioni”, soprattutto da parte degli avvocati più giovani, ossia della quota più consistente di appartenenti alla categoria forense. Forse di fronte alla irremovibilità del Governo o forse come naturale conseguenza a una situazione che vede, nel nostro Paese, la stragrande maggioranza delle cause gestita soprattutto dagli avvocati più anziani.
     Nel giro di pochi mesi, quelli che all'inizio apparivano soltanto dei tiepidi cenni di consenso alla mediazione civile si sono trasformati in una vera e propria presa di posizione in favore del nuovo istituto.
     Oggi, a fronte di un "nocciolo duro" - sempre più piccolo - di professionisti e di Ordini provinciali che rimangono arroccati sulle proprie posizioni antiriformiste, basta guardarsi intorno per registrare il moltiplicarsi di iniziative professionali o semplicemente divulgative che vedono per promotori e protagonisti soprattutto gli avvocati. Convegni divulgativi, eventi sul tema, pubblicazioni sulla stampa specializzata. Anche sul web la maggior parte dei documenti e degli approfondimenti che riguardano la mediazione civile è opera di appartenenti alla categoria forense. In alcune regioni il consenso si è spinto addirittura oltre con la costituzione di comitati di professionisti che perseguono il dichiarato obiettivo di fare in modo che questo strumento possa essere interamente gestito esclusivamente dagli avvocati.
     Da guerra sanguinosa ad amore incondizionato, dunque? Sembrerebbe proprio di si, e questo anche malgrado quello che, in questi giorni, appare come uno degli ultimi fuochi della originaria resistenza: l'astensione dalle udienze organizzata dai professionisti che si rifiutano categoricamente di avvicinarsi alla mediazione civile. Un evento annunciato da tempo, ma il cui risultato è sin da ora scontato, visto che da esso hanno già preso ufficialmente le distanze anche le Camere Penali.
     Non a caso, sono in tanti a ritenere che quella che avrebbe dovuto rappresentare per la categoria forense una settimana di animate proteste potrebbe invece trasformarsi, col passare delle ore, in una occasione d'oro per rivendicare a gran voce il diritto a ricoprire, nell'ambito della mediazione civile, il vero ruolo da protagonista.







Da guerra senza esclusione di colpi ad amore eterno? E' questo che verrebbe da chiedersi osservando la tormentata storia che vede per protagonisti gli avvocati italiani e la mediazione civile di recente introduzione.
     Di certo, all'inizio fu vera guerra. Mai e poi mai, si diceva, si sarebbe permesso a un istituto giuridico "anti-cause" di metter piede in Italia. Tante le iniziative per imporre questo punto di vista: manifestazioni di piazza, ricorsi al Tar, dichiarazioni al vetriolo da parte di alcuni rappresentanti di questa categoria.
     Tutti, comunque, si sono dimostrati espedienti destinati a cadere presto nel vuoto. A un certo punto, infatti, sono iniziate le sempre più numerose "defezioni", soprattutto da parte degli avvocati più giovani, ossia della quota più consistente di appartenenti alla categoria forense. Forse di fronte alla irremovibilità del Governo o forse come naturale conseguenza a una situazione che vede, nel nostro Paese, la stragrande maggioranza delle cause gestita soprattutto dagli avvocati più anziani.
     Nel giro di pochi mesi, quelli che all'inizio apparivano soltanto dei tiepidi cenni di consenso alla mediazione civile si sono trasformati in una vera e propria presa di posizione in favore del nuovo istituto.
     Oggi, a fronte di un "nocciolo duro" - sempre più piccolo - di professionisti e di Ordini provinciali che rimangono arroccati sulle proprie posizioni antiriformiste, basta guardarsi intorno per registrare il moltiplicarsi di iniziative professionali o semplicemente divulgative che vedono per promotori e protagonisti soprattutto gli avvocati. Convegni divulgativi, eventi sul tema, pubblicazioni sulla stampa specializzata. Anche sul web la maggior parte dei documenti e degli approfondimenti che riguardano la mediazione civile è opera di appartenenti alla categoria forense. In alcune regioni il consenso si è spinto addirittura oltre con la costituzione di comitati di professionisti che perseguono il dichiarato obiettivo di fare in modo che questo strumento possa essere interamente gestito esclusivamente dagli avvocati.
     Da guerra sanguinosa ad amore incondizionato, dunque? Sembrerebbe proprio di si, e questo anche malgrado quello che, in questi giorni, appare come uno degli ultimi fuochi della originaria resistenza: l'astensione dalle udienze organizzata dai professionisti che si rifiutano categoricamente di avvicinarsi alla mediazione civile. Un evento annunciato da tempo, ma il cui risultato è sin da ora scontato, visto che da esso hanno già preso ufficialmente le distanze anche le Camere Penali.
     Non a caso, sono in tanti a ritenere che quella che avrebbe dovuto rappresentare per la categoria forense una settimana di animate proteste potrebbe invece trasformarsi, col passare delle ore, in una occasione d'oro per rivendicare a gran voce il diritto a ricoprire, nell'ambito della mediazione civile, il vero ruolo da protagonista.

     Marco Ruggiero


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