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lunedì 1 ottobre 2012


REGIONE CAMPANIA.

Comunicazione, scure del 25%
I giornalisti sulle barricate

di Redazione il Denaro

Napoli, 27 settembre 2012. Tra i tagli ai voti del Consiglio c’è una voce che proprio non va giù ai giornalisti: la scure del 25 per cento che si abbatte sui fondi destinati alla comunicazione. “Ben venga la politica del rigore – scrive in una nota il presidente di Assostampa Campania, Enzo Colimoro – e meglio sarebbe stato se i partiti della Campania si fossero dati una mossa senza aspettare che la vicenda Lazio desse la stura alla necessità di moralizzazione della politica. Ma non è abolendo il lavoro in generale, e in questo caso in particolare quello dei colleghi giornalisti che si risolve la questione morale e il contenimento della spesa”. I giornalisti nella Regione Campania e in particolare nel Consiglio regionale “che nonostante le ripetute sollecitazioni del sindacato dei giornalisti della Campania non ha mai voluto aprire la vertenza informazione”, attacca Assostampa, “sono sempre stati sfruttati dalla politica e dalla maggioranza dei suoi esponenti”. Rincara la dose l’Ordine dei giornalisti della Campania: “Risanamento e rigore sono necessari – scrive in una nota l’organismo guidato da Ottavio Lucarelli – ma devono essere l’occasione per l’applicazione piena sia dei contratti sia della legge 150 del Duemila sulla comunicazione pubblica.Sulla stessa linea Massimo Calenda, consigliere nazionale della Fnsi, che propone: “Se, come sembrerebbe, si vuol salvaguardare il principio della trasparenza rispetto all’utilizzo dei fondi i gruppi si dotino di un nuovo regolamento che salvaguardi e tuteli la figura di addetto stampa o di responsabile della comunicazione. Così facendo si contrattualizzerebbero giornalisti che da anni svolgono, anche se con contratto fiduciario, il proprio lavoro e si eviterebbero dubbi e perplessità sull’uso dei fondi”. A rasserenare gli animi ci prova il presidente del Consiglio regionale Paolo Romano che assicura: “I contratti in essere non si toccano. Alla scadenza ci siederemo con le parti interessate e stabiliremo un percorso da seguire – conclude -. Da parte nostra sempre massima disponibilità rispetto a questi temi”.

G. S.

Il giornalista Ferdinando Terlizzi direttore di World Press Agency

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