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lunedì 19 novembre 2012


Carceri, Radicali: moltissime le adesioni a 4 giorni di mobilitazione nonviolenta dentro e fuori le carceri per diritto di voto dei detenuti e amnistia subito!

20-11-2012
Sono moltissime le adesioni alla quattro giorni di mobilitazione nonviolenta per il diritto di voto dei detenuti e l’amnistia lanciata da Marco Pannella e dal Partito Radicale, che da oggi a giovedì coinvolgerà l’intera comunità penitenziaria, dentro e fuori le carceri.
Mentre numerosi familiari dei detenuti, insieme a dirigenti e operatori penitenziari, volontari, cappellani, rappresentanti di associazioni e semplici cittadini hanno comunicato il proprio sostegno all’iniziativa con uno sciopero della fame o altre azioni nonviolente, da stasera i detenuti accompagneranno il digiuno con un quarto d’ora di battitura delle sbarre, dalle ore 20 alle 20.15, alle quali faranno seguito tre quarti d’ora di silenzio.
Gli ultimi due giorni dell’iniziativa, il 21 e il 22 novembre, saranno anche di sostegno all’astensione dalle udienze promossa in tutta Italia dall'Unione delle Camere Penali.

Tra le prime adesioni pervenute, quelle del sindacato dei dirigenti penitenziari Si.Di.Pe, del segretario nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Leo Beneduci, delle associazione A Buon Diritto, di Patrizio Gonnella presidente di Antigone e Ornella Favero direttrice di Ristretti Orizzonti, della Comunità di Sant’Egidio, del settimanale Tempi con il direttore Luigi Amicone, del Blog della Giustizia, del presidente dei medici penitenziari Francesco Ceraudo, di Don Antonio Mazzi, e del cappellano e del sacerdote del Carcere di Rebibbia, Don Sandro Spriano e Don Marco Di Benedetto.

Obiettivo dell’iniziativa è garantire la possibilità, ai tantissimi reclusi che ancora li conservano, di esercitare i propri diritti in vista delle prossime scadenze elettorali. E ribadire con forza la necessità di un’amnistia – abbinata a un provvedimento di indulto – per uscire subito dall’illegalità gravissima nella quale versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria, come denuncia da tempo il leader radicale con la sua battaglia di civiltà per ripristinare - a partire dalle carceri, moderne catacombe del diritto e della democrazia – giustizia e legalità nel nostro Paese. Un obiettivo sul quale i Radicali sono mobilitati da sempre con le armi della nonviolenza, come la deputata Radicale Rita Bernardini e la segretaria del Detenuto Ignoto Irene Testa che dal 24 ottobre conducono uno sciopero della fame, inframmezzato da intere giornate di sciopero della sete, insieme ad altri dirigenti e militanti radicali in digiuno, tra cui il segretario di Radicali Lucani Maurizio Bolognetti e il direttore di Notizie Radicali Valter Vecellio, in risposta alla resa di uno Stato in flagranza di reato rispetto alla Costituzione italiana, alle giurisdizioni internazionali e ai diritti umani universalmente riconosciuti.
E' possibile aderire alla quattro giorni di sciopero della fame, battitura e di silenzio sui siti: www.radicalparty.org, www.radicali.it e www.radioradicale.it

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