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lunedì 12 novembre 2012


NAPOLI. PIÙ VISIBILITÀ A VITTIME E CRONISTI MINACCIATI. ACCORDO POLIS-GIORNALISTI

Odg Napoli-Polis
Previsto un incontro di studio annuale conOssigeno per l’Informazione. Iniziative per dare maggiore attenzione sulla riconversione ad uso civile dei beni confiscati alla camorra  



OSSIGENO - Napoli, 12 novembre 2012 - Fare emergere in piena luce sui giornali il volto e le ragioni delle vittime e dei più deboli, spesso oscurati dalla notorietà dei loro carnefici e dei prepotenti. Dare più visibilità ai problemi che ostacolano il riuso a fini sociali dei beni confiscati alla camorra. Promuovere la cultura della legalità. Fare conoscere le vicende e gli articoli dei giornalisti minacciati. Questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa firmato venerdì 11 novembre a Napoli dalla Fondazione Polis, istituita dalla Regione Campania per aiutare le vittime innocenti della criminalità, e dall’Ordine dei Giornalisti della Campania. Le firme sono state apposte dal presidente di Polis, Paolo Siani, e dal presidente dell’Ordine, Ottavio Lucarelli. Era presente l’assessore regionale Pasquale Sommese.“Noi vogliamo – ha detto Paolo Siani – che le vittime innocenti abbiano sui mezzi di comunicazione più attenzione e più spazio di quelli riservati ai loro carnefici. Vogliamo che i media non ci si limitino a raccontare la semplice cronaca dell’evento tragico. Vogliamo che l’attenzione alle vittime sia continuativa, per mantenere viva la memoria, dare conforto ai familiari e tenere sempre desta la vigilanza”.
Paolo Siani ha ricordato Pasquale Romano, ultima vittima innocente della camorra, e ha sottolineato quanto “sia assurdo che, in questa città, chi viene ucciso debba dimostrare di essere innocente”. Proprio per “non dimenticare”, il protocollo prevede che sui principali quotidiani locali si realizzino degli “speciali” per dare risalto “all’impegno dei familiari delle vittime innocenti”.
“I giornalisti – ha affermato Lucarelli – devono continuare a fare il loro mestiere con grande professionalità, in modo scrupoloso, riconoscendo come unico padrone l’opinione pubblica”. Lucarelli ha ricordato che molti giornalisti campani sono minacciati dalla camorra e che alcuni di loro vivono sotto scorta.
Per affrontare questo particolare aspetto del problema, il protocollo prevede che sia organizzato ogni anno un appuntamento “di carattere scientifico da realizzare con Ossigeno per l’Informazione per monitorare l’andamento di questa grave piaga” e predisporre le linee guida per arginare il fenomeno.
“Con questo protocollo – ha detto l’assessore Sommese – la Regione Campania vuole stimolare gli organi d’informazione affinché sull’emergenza criminalità e sul gravissimo fenomeno dei cronisti minacciati non cali mai l’oblio. Al tempo stesso, il protocollo si popone di valorizzare le belle realtà del nostro territorio, tra cui il Coordinamento dei familiari, le associazioni  e le cooperative che danno nuova vita ai beni confiscati”.

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