PROCESSO COSENTINO
RIESAME DEL DR. ANTONIO SCIALDONE dg del CONSORZIO CE4 ed
escussione del teste Carmine Bevilacqua
La cronaca della ventisettesima udienza
di Ferdinando Terlizzi
Santa Maria Capua Vetere - Controsame di Antonio Scialdone, ex direttore
generale del Consorzio Eco4 , nel processo all'on. Nicola Cosentino, presente in udienza ( assistito dal prof.
Agostino De Caro ) piemme Alessandro Milita
della DdA, tribunale di Santa
Maria Capua Vetere ( Prima sezione
Presidente Guglielmo . Cosentino e' accusato di concorso esterno in
associazione camorristica. In apertura l'avv. De Caro ha chiesto al teste,in
prima battuta, come nascono i consorxi in Campania. Il teste ha risposto. Furono istituiti 18 consorzi per il ciclo
integrato dei rifiuti. Poi De Caro ha
chiesto: "Come possiamo definire
irapporto tra il consorzio e la politica ? Qual era la maggioranza politica nella Regione
Campania? Teste:" Inizialmente era di centro sinistra. Poi ci fu un cambio
di maggioranza che cambio' anche la getione politica, prima fu nominato il
Prof. Tonziello e poi l'Avv. Cundari,
prima di Valente c'era il sindaco di
Castelvolturno Mario Luise. In ambito
CE3 i comuni più rappresentativi erano Caserta e Maddaloni. Il CE3, CE4, di centrodestra... con Valente. I
Consorzi erano dei carrozzoni della politica per fare clientelismo.
Francesco Cundari venne nominato perche' era vicino alle posizioni del sindaco Luigi Falco.
Piemme:" E nel CE4 Valente di Mondragone a chi faceva capo? Risposta:"A Landolfi ed al sindaco Ugo
Conte. Tutti erano interessati alla costruzione di una discarica in zona
"torrione".
Poi c'è' stato lo scandalo della nomina di Cundari quale
consulente con un appannaggio di 5000
euro al mese. Di contro la figlia di Giuseppe
Valente, pur non essendo giornalista, venne assunta come addetta stampa
con un compenso di 2000 euro al mese.
Poi il piemme ha chiesto:" Le risulta se Cosentino
fosse il referente del CE4.?
Risposta:"
Certamente per l'apporovazione dei bilanci. Specialmente facendo pressione per
la presenza dei sindaci e per il raggiungimento del numero legale.
A questo punto Il Presidente ha redarguito il teste:"Dica di dati concreti di questi collegamenti ha
saputo e da chi?
Teste: "Ho riferito di questo momento dove vi erano
delle difficolta' per via della maggioranza. Allora siindividuava il
sindaco di che partito era e si sollecitava il referente politico. Difesa: Per quanto riguarda Cosentino le ha
mai chieto qualcosa? No perché io ero un semplice funzionario e disconosco se
ha avuto rapporti con Cundari o con il sindaco Melone. Mi risultano invece telefonate di CUNDARI a Cosentino anche
perché vi erano due gruppi che si contendevano la leadership... Vi fu in
particolare una telefonata tra Cndari e Cosentino interrotta bruscamente perché
voleva che Cosentino intervenisse su Melone. E Cosentino mi risulta che gli
chiuse il telefono in faccia... Si mandarono a fare in culo entrambi.
Piemme:"Ha conosciuto Orsi e Valente? Teste:
"Personalmente mai. So che a Cosentino si riferissero Melone e Cundari.
C'È un rapporto antico però tra Orsi
Sergio e Giuseppe Valente i quali entrambi erano esponenti negli anni 90
nella vecchia DC. Voci raccolte negli ampianti politici riferivano che
Cundari riferirà direttamente degli scenari politici a Nicola Corsentino".
Insomma il teste
parla come i pentiti "de relato" e per sentito dire... e
chiarisce che i rapporti dei consorzi
erano sempre prettamente politici.
PM un
chiarimento:"Per le divergenze tra Cundari e Melone chi era il paciere
della controversia? Vi erano dissidi tra Cundari e Melone prrche non vi era un feeling, ogni uno voleva avere piu'
potere dell'altro ed erano in rotta di
collisione. C'era un gruppo che faceva capo a Melone ed un gruppo maggioritario
che faceva capo a Cundari... Nel corso degli scontri... Melone accusava Cundari
di non gestire bene l'Ente. Cundari direttore generale diceva che Melone deveva essere cacciato perché non
sapeva amministrare. Forza Italia faceva capo a Cosentino e quella di Alleanza
Nazionsle si riferiva a Coronella. Poi
altri erano "borderline" che ondeggiavano tra le correnti e poi c'era
il Bevilacqua che era un referente del PRI".
PM: "Cosa intende come fatto locale per i rapporto
con Landolfi Conte e Valente? Teste:"Perché erano tutti i tre di
Mondragone". PM:"Vi sono state
telefonate tra Cosentino e Cundari? Teste:"Io ero vicino a Cundari che chiamo' Cosentino
per un intervento su Melone che era in
quel momento presidente del Consorzio
per fargli cambiare il suo atteggiamento e che fini' poi in diverbio...
nella circostanza Melone mi disse:"Quello mi ha mandato a fare in culo...Cundari non soffriva Melone".
PM :"Chi nomino' il direttore generale Cundari?
Teste:"Credo si sia autonominato, perche' fu cambiato lo statuto in SpA e
fu possibile nominare Cundari direttore
Generale".
Insomma nei consorzi - aggiungo io - si ragionava col
detto "Dio mi ha dato la carica e guai chi me la tocca... Un magna magna
politico, che ha fatto in modo che molti
di questi personaggi, dei veri e propri
fannulloni, sbarcassero il lunario in
politica con una tasca piena di soldi.
PM:"Che cosa succedeva a chi non voleva approvare i bilanci"? Teste:" Tutti
i sindaci, i quali non aspettavano
altro per avere un ruolo nelle assemblee, in quelle occasioni qualsiasi
sindaco era contento di fare la sua pressione politica, ma era un ricatto, perche' spesso chiedevano una assunzione per votare e quando interveniva i politici era un
casino, non si capiva piu' niente... I sindaci
non partecipavano alla gestione
attiva del quotidiano e allora in occasione delle assemblee volevano giocare un
loro ruolo. PM:"Vi erano carenze gestionali? Teste:"Si. Moltissime si arrivò
addirittura al fallimento della società perché non vi erano situazioni chiare
dal punto di vista amministrivo. Vi furono delle perdite di un terzo di capitale e penso che usavano alchimie per mascherare tali carenze con la
collaborazione di commercialisti e degli addetti ai controlli. Il Consorzio per i lavoratori in carica che erano circa 110, riceveva dalla Regione un contributo di
euro 2000 per ogni dipendente oltre alle attività di trasferenza e la gestione
di raccolta del RSU.
PM:" Sono stati appianati i debiti?
Teste:"No...non credo.
E' stato poi introdotto il teste Mario Melone, fratello
del Sindaco di Casagiove ed e stato invitato
a ripresentarsi il 12 novembre alle re11. E stato quindi chiamato Carmine Bevilacqua da Caserta. PM:"Puo' dirci la sua carriera
politica?". Sono stato assessore Comunale a Caserta e nel seguito vice Presidente del Consorzio
CE3, e sono rimasto in carica
fino al commissariamento.
PM:"Per quale partito siete stato nominto?
Teste:"Per il P.R.I sempre. Ero in quota comune di Caserta per Luigi
Falco. Fu lui, infatti, a farmi nominare. Il Comsorzio operava in 23 comuni.
PM:"Che rapporti aveva il sindaco Falco con Nicola Cosentino?".
Teste:"Credo siano stati rapporti politici?".
PM:"Erano buoni i rapporti tra
Falco e Cosentino?". Teste:"Si, erano dello stesso partito,
della stessa ". PM:"Falco dove operava prima di essere sindaco?". Teste: "Lui era pediatra, operava presso
l'ospedale di Caserta, era più vicino
ad AN che a Forza Italia". PM
:"Lei che rapporti aveva con Cundari?". Teste:"Abbiamo avuto
molti disaccordi, io non condividevo
molte cose del suo operato. Poi c'è
stato un altro motivo di rottura.
PM:" Quale? Teste:"Lui aveva
egemonizzato tutto ed addirittura aveva segretato gli atti. Una volta sono
stato costretto a chiamare la polizia perche' mi fu vietato di prendere visione degli atti
ufficiali.
PM:"Per quali motivi...?". Teste:" Io non
ero d'accordo per quanto riguardava il noleggio
dei mezzi, che erano dannosi, non ritenevo opportuno, si potevano comprare, con le stesse cifre
spese.
PM:"Da chi erano noleggisti?". Teste:"Da
varie persone, perché il Consorzio non
esercitava la raccolta. Fui io a revocare tutti gli appalti alla ECONOVA,
vicina a Nicola Ferraro, per la raccolta dei rifiuti. Cundari era presidente
del Consozio e di ECONOVA.
Noi consiglieri non potevamo interferire ma solo il
Presidente era abilitato al controllo. Non mi e' stata data mai la
possibilita'di visionare gli atti. Il
direttore Cundari diede disposizioni agli impiegati di uscire quando io
chiedevo degli atti e una volta ho visto smantellato il mio ufficio, fu un vero è
attentato alla mia carica.... non c'era motivazione. Il riassetto
dell'ufficio del Consorzio dipendeva dall'influenza che esercitava Nicola Ferraro, il cui amministratore era Antonio Scialdone.
Tutti questi
consorzi erano gestiti in modo approssimativo,
per non dire truffaldino e clientelare. il teste ha poi chiarito, su
specifica domanda del PM, che il consigliere Angelo Barretta si incaricava del noleggio dei mezzi... Senza regolare gara
di appalto. Ed ha precisato:" MAi giunse una notizia secondo la quale i
mezzi erano stati acquistati da una società che era in odore di mafia... Mi fu
vietato da Cundari di verificare i certificati storici chiesti all' ACI e fu
tutto anomalo... La ditta era la Omar...nel CDA vi erano tutti i partiti
politici...
Il piemme ad un certo punto ha chiesto?:"Ha
conosciuto Agostino Piccirillo? Come era stato assunto? Teste:"Mi pare con
passaggio di cantiere". Il teste ha poi precisato:" Scialdone ha vuto
un contratto di consulenza ex amministratore delegato Dell'ECONOVA. Cundari a SCIALDONE spesso diceva
:" O fai quello che dico io, oppure
te ne puoi andare... io mi ero opposto all'assunzione dello
Scialdone....Cundari , per quanto io ne sappia rispondeva a Nicola Cosentino...ma
solo ai fini politici.. non prendeva ordini da Cosentino. A volte ho saputo che
al consorzio era venuto Nicola Cosentino....Nulla di segreto nei colloqui
vi era perfino la porta aperta. (I carabinieri hanno riferito invece che Cundari
si chiudeva dentro con Cosentino N.d.R.) Cundari prima era assessore allo sport del Comune di
Caserta".
Perché lasciò' il posto di assessore??? Teste:"Un
ricambio di Giunta credo".
A questo punto vi
è una obiezione della difesa, in persona del prof. De Caro, il quale ha
detto la domanda era di una suggestione
estrema. A questo punto il teste viene
allontanato dall'aula. La difesa spiega
che la domanda non è utilizzabile... è fatto divieto, infatti, di domande
suggestive... Prima ha detto che era stato Falco e poi il carabiniere...ha
scritto invece che il Cundari era stato nominato nel Consorzio da Nicola Cosentino". Il pubblico
ministero ha invece spiegato:"La mia domanda era diversa". Io ho
letto la risposta che era in contrasto.
- ha precisato la difesa .- Allora perche c'è il divieto della domande
suggestive? Ribadisco, quindi, la mia
opposizione - ha detto il Prof . De Caro-
ce contrasto tra la risposta dell' epoca e quella di oggi... e la circostanza viene interpretata come
negativa ai fini del processo".
Il tribunale sulle eccezioni della difesa ha deliberato che le stesse debbono essere
disattese. fEsiste per la fase delle indagini
il divieto delle domande suggestive. Ciò non di meno la parte ha diritto
di far sapere al giudice che la domanda proposta era suggestiva...
Effettivamente il verbale presta qualche perplessità sul punto specifico.
Il teste rientra e si riprende la escussione.
Piemme:"Dunque Cundari si dimise da assessore? Teste:"Questo non
posso saperlo, ha risposto il Bevilacqua al quale, il piemme, ha contestato più
volte la discordanza tra quanto detto in
udienza e quanto dichiarato invece in sede di interrogatorio da parte dei
carabinieri.
Poi il piemme ha
chiesto:"Chi era Gaetano Feola?
Teste:"Un socio del Consorzio CE4". - Chi prese le decisioni
per l'assunzione dei dipendenti? Cundari ha risposto il teste. Il parco
macchine era fatiscente e fu rinnovato senza gare di appalto. Cio' mi
risulta... ma Cundari mi ha sempre vietato di prendere visione dei documenti
probanti.
Il piemme ha chiesto in chiusura di acquisire le intercettazioni che si trovano presso la
Procura di Roma ( dossieraggio Caldoro)
in particolare i colloqui tra Cosentino e il magistrato Lombardi
arrestato all'epoca dei fatti.C'è stata una netta opposizione della difesa. Sul
punto il tribunale si è riservato.
L'udienza e' stata levata e rinviata al 12 novembre prossimo, nel corso della
quale dovrebbe essere ascoltata Pina D'Alterio,
che secondo l'accusa collaboro' alla stesura della convenzione della
Impregilo.
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