Translate

sabato 29 dicembre 2012



La villa degli orrori di Baia Verde



Il tribunale del Riesame ha reso noto oggi le motivazioni della scarcerazione di Domenico Belmonte. Al riguardo cìè “assoluta incertezza” sulle cause del decesso di Elisabetta Grande e Maria Belmonte




CASTEL VOLTURNO - E’ stato eseguito questa mattina un accertamento tecnico non ripetibile nella villetta di Castel Volturno dove vennero trovati i corpi, il 13 novembre scorso, di Elisabetta Grande e Maria Belmonte, madre e figlia, scomparse nel maggio del 2004. Il pm della procura di Santa Maria Capua Vetere, Silvio Marco Guarriello, ha inviato sul luogo il suo consulente, l’antropologo forense Francesco Introna, pugliese di origine, insieme ai consulenti della difesa e del fratello della Grande, Tiziana Minnini e Maurizio Saliva.

Principale sospettato della morte delle due donne e’ Domenico Belmonte, padre e marito delle vittime, accusato dalla magistratura di aver ucciso e occultato i corpi per otto lunghi anni. L’uomo, ex dirigente del settore sanitario del carcere di Poggioreale, e’ stato scarcerato venti giorni fa per mancanza di esigenze cautelari. Il sopralluogo di oggi, a cui ha preso parte anche il fratello e zio delle vittime, Lorenzo Grande, e l’avvocato difensore di Domenico Belmonte, Giancarlo De Stavola, e’ durato oltre sei ore.
Al riguardo c’e’ ”assoluta incertezza” sulle cause della morte di Elisabetta Grande e Maria Belmonte, madre e figlia scomparse nel 2004. Di conseguenza, l’ipotesi che siano state uccise e’ solo ”una delle plurime spiegazioni” dell’accaduto, ”tutte al momento egualmente plausibili”. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha reso note oggi, venerdì, le motivazioni dell’ordinanza con cui il 7 dicembre scorso il dottor Domenico Belmonte, accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere, e’ stato scarcerato. Per i componenti dell’VIII sezione, collegio A (presidente Marcello Rescigno, giudici Daniela Cortucci e Carmela Iorio) nei confronti dell’indagato non sussistono i gravi indizi di colpevolezza. Il Tribunale ha accolto dunque in pieno le tesi dei difensori di Belmonte, avvocati Carlo De Stavola e Rocco Trombetti.

Fonte: Casertacenet 

Nessun commento:

Posta un commento