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venerdì 4 gennaio 2013

 Consorzio Rifiuti: Zinzi indica l'Ing. Gianni Perillo da Sessa Aurunca  liquidatore. Tra gli esperti il  piu' quotato della Campania direttore della partecipata SAPNA di Napoli 



 Intanto i comuni si arrangiano come possono, ricorrendo al noleggio. Martedì ennesimo incontro tra il ministro Clini e l’assessore regionale Romano. Battaglia sui nomi di Perillo e Angelone. IN CALCE ALL’ARTICOLO LA LETTERA CON CUI ZINZI INDICA IL NOME DI PERILLO
Caserta - Incredibile, ma vero: si riesce ancora a litigare per il posto di soggetto liquidatore del Consorzio Unico di Bacino delle province di Caserta e Napoli.
Incredibile, ma fino ad un certo punto, dato che l’esercizio temerario per chi ha estro e coraggio di affrontarlo, se non subito, ma da qualche tempo sarà ristorato da un bel gruzzolo di quattrini, dato che, anche, al terzo o al quarto liquidatore che si siederà su quella sedia dopo le dimissioni dei suoi predecessori, toccherà una quota percentuale dell’importo della liquidazione.
Insomma, c’è da guadagnare. E allora ecco che da un lato, l’indicazione tecnica, operata da Zinzi, a favore del direttore, appunto, tecnico della Sapna, in linea di massima, l’omologa napoletana della Gisec, viene bocciata da Cesaro il quale, nonostante le dimissioni, continua a tirare i fili dell’amministrazione provinciale napoletana, che vorrebbe far nominare Angelone, quest’ultimo amministratore della stessa Sapna.
Si capisce da tutto ciò, che se la politica litiga per questa poltrona, che resta appetita nonostante consista, in pratica nel camminare su una mega brace di carboni ardenti, il Consorzio rappresenta ancora qualcosa di vitale per chi amministra le nostre istituzioni. Una deduzione avvalorata dal fatto che l’amministrazione provinciale di Caserta si appresta a trasferire al Consorzio la cifra di 280mila euro, che dovrebbe servire a rimettere in moto i mezzi per la raccolta e quelli per altri servizi, rimasti nei garages a causa della mancata copertura assicurativa.
Non sappiamo quale sia la matrice, l’origine di questi 280mila euro. Se si tratta di debiti che la Provincia ha nei confronti del Cub speriamo che l’operazione si faccia in fretta, per evitare che salti fuori un’altra Flora Ambiente o un’altra figlia di Sergio Orsi che vada a papparsi anche questi soldi con un pignoramento presso terzi, come è successo con un altro debito di 1.300.ooo euro finito, però di recente sotto la lente di ingrandimento dell’autorità giudiziaria, che ha sequestrato a Flora Ambiente questa cifra, in quanto sta indagando sulla effettività del credito che la stessa società della famiglia Orsi vantava nei confronti del Consorzio Ce4, prima che questo credito si traslasse al Cub.
In tutto questo, i comuni del Consorzio si stanno arrangiando in proprio. Qualcuno ha noleggiato i mezzi, utilizzando comunque gli operatori ecologici del Cub. Tutti aspettano la scadenza di martedì, quando dovrebbero incontrarsi, ancora una volta, il ministro Clini e l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, per capire se ci sono e, quali, eventualmente, sono le condizioni per garantire al Consorzio le risorse utili per saldare i 4 stipendi e mezzo arretrati, più 13esima ai dipendenti amministrativi e come arrivare alla rideterminazione della mappa dei servizi attraverso la costituzione degli ambiti dei comuni, così come previsto dall’ultima legislazione, frutto dell’elaborazione del governo Monti e delle ratifiche parlamentari.
Per completare l’informazione sul fronte rifiuti, va anche segnalato che l’amministratore unico dell’Ambito Sud, cioè del primo ambito dei comuni della provincia di Caserta, costituitosi per il post Consorzio ha preparato l’avviso pubblico per la migrazione di 14 dipendenti amministrativi e di un centinaio di operatori ecologici dai ranghi del Cub a quelli del neonato Ambito Sud.






RIFIUTI: PROVINCIA E GISEC VERSANO AL CUB (CONSORZIO UNICO DI BACINO) 280MILA EURO PER PAGARE LE POLIZZE ASSICURATIVE DEGLI AUTOMEZZI DA IMPIEGARE PER LA RACCOLTA.

La Provincia di Caserta e la Gisec SpA, la società provinciale che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti, hanno creato le condizioni per consentire una ripresa del servizio di raccolta in provincia di Caserta da parte del Consorzio Unico di Bacino (CUB) Napoli-Caserta. La Provincia, e la sua partecipata Gisec, infatti, hanno reperito le risorse necessarie per consentire al CUB di pagare i 280mila euro per il rinnovo delle polizze assicurative dei mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti. Ciò consentirà al Consorzio di riprendere l’attività di rimozione della spazzatura dalle strade, che si era bloccata proprio con l’arrivo del nuovo anno, a causa delle scadenze delle stesse polizze e dell’impossibilità, da parte del CUB, di reperire le somme necessarie al rinnovo. Con questo provvedimento la raccolta potrà riprendere fino a quando non verrà fatta chiarezza normativa in materia.
In particolare, la Provincia di Caserta ha stanziato una somma di 200mila euro, destinandola, come si legge nella determina firmata dal dirigente del Settore Ambiente, “esclusivamente al pagamento dei premi assicurativi degli automezzi necessari all’espletamento dei servizi di igiene urbana da parte della struttura consortile”. Già dalla prossima settimana i 200mila euro saranno a disposizione del Consorzio.
I restanti 80mila euro necessari a riattivare le polizze degli automezzi sono stati già versati dalla Gisec SpA, che ha pagato queste somme al CUB a titolo di saldo per l’acquisizione di alcuni automezzi.
“Da parte nostra – ha spiegato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – abbiamo prodotto il massimo sforzo per compiere un gesto di grande responsabilità, nonostante alla Provincia non sia da ascrivere in alcun modo né la situazione drammatica che vive il Consorzio né la mancata raccolta dei rifiuti in alcuni Comuni di Terra di Lavoro. Attendiamo con ansia che anche altri soggetti istituzionali, e mi riferisco al Governo e alla Regione Campania, compiano il loro dovere, facendoci capire immediatamente chi dovrà occuparsi della raccolta dei rifiuti. Una nuova drammatica emergenza è alle porte: sono inammissibili ulteriori perdite di tempo”.


Fonte: Casertacenet. Ufficio Stampa Provincia 

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