PROCESSO COSENTINO ESCUSSIONE DEL TESTE LORENZO DIANA
(L’ex Ministro Mario Landolfi,
in una intercettazione telefonica. Chi? Lorenzo
Diana? Quella faccia da “marjuolo?”
(Seconda puntata)
P.M.: senta,
oltre al servizio di raccolta di RSU sempre su
San Cipriano
d'Aversa ricorda se ci fu qualche altro
particolare
affidamento di lavori a qualche altro
soggetto per
lavori diversi rispetto a quelli della
raccolta di
RSU, per esempio i lavori cimiteriali o
altro?
Teste: sì, sì,
alla GMC tentarono nel Comune di San Cipriano
d'Aversa di
affidare sia la manutenzione del verde,
delle
strade, e anche il completamento del cimitero di
San Cipriano
d'Aversa, lì si assisterà ad un'altra
procedura
molto anomala. Successivamente, siccome ci
furono
battaglie fortissime da parte mia e della mia
parte, si
arriverà ad un bando di progetto di finanza
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che mostrerà
molte irregolarità al punto tale che quando
sollevo la
questione e la segnalo alla Prefettura nonché
alla
Magistratura e ai Carabinieri il Comune di San
Cipriano,
impaurito, con il Sindaco Martinelli sospende
quella
procedura di affidamento e si ferma. E da allora,
stiamo
parlando dal 2004 ad oggi, il cimitero è rimasto
nelle
condizioni precedenti, nonostante siano stati
incassati
acconti da parte di mille cittadini che hanno
versato, se
non vado errato, 300 euro a testa, sì.
P.M.: senta,
questa società che avrebbe dovuto rilevare questi
lavori a chi
faceva capo, ricorda?
Teste: la
società che doveva... l'unica società che rispose
faceva
riferimento a Diana... dovrebbe essere o Carmine
il nome,
Diana di Casal di Principe.
P.M.: Diana
Carmine?
Teste:
Carmine, mi sembra.
P.M.:
ricorda se avesse rapporti di parentela diretti con
esponenti di
spicco del clan dei casalesi Diana Carmine?
Teste: dalla
lettura dei giornali ho appreso che questo
signore e un
suo figlio è incappato in una ordinanza
della DDA.
Non so se siano legami...
P.M.: non sa
a chi facesse capo, non sa quale legame di
parentela
avesse questa persona? Se lo sa, non è una
domanda...
Teste: di
parentela...
P.M.: con
chi in particolare dei Diana?
Teste: ho
letto delle accuse circa gestione di appalti e di
relazioni
con il consigliere regionale Nicola Ferraro,
perché un
figliolo si candiderà e viene eletto
consigliere
comunale a Casal di Principe, ma so anche di
un rapporto
di parentela con uno dei consiglieri
comunali di
San Cipriano e Martinelli, il Sindaco, cercò
di
utilizzare questo argomento anche per attaccare
l'opposizione
per dire: "ma la ditta non interessa me,
interessa
l'opposizione, anzi Diana guarda in casa sua".
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Ovviamente
capirete che questa vicenda non la tollerai
nemmeno per
un secondo, per cui arrivammo anche ad una
rottura
politica con quelle parti di opposizione che non
si
schierarono nella opposizione contro questa gara
d'appalto a
mio parere illecita.
P.M.: senta,
in questo periodo in cui lei si è esposto
direttamente
operando nell'opposizione, contrastando la
GMC, lei fu
oggetto di una campagna diffamatoria o
calunniatoria?
Teste:
questa è una storia di vecchia data che prosegue, ormai
c'ho fatto
il callo, da una campagna diffamatoria che è
"Radio
Camorra" locale, nei comuni del triangolo San
Cipriano,
Casal di Principe, Casapesenna, viene
utilizzato
lo strumento delle sentinelle della camorra
davanti ad
alcuni bar, persone che fanno funzioni varie,
di servizi
per la camorra, che a comando diffondono
notizie. Per
cui Diana, il sottoscritto, aveva aziende
in tutta
Italia, da Brescia a Bergamo, alla Puglia,
mutavano di
giorno in giorno, era un modo per
delegittimare,
fino alla notizia che mi fossi separato
con mia
moglie, di tanto in tanto dovevamo anche passare
a qualche
cerimonia pubblica davanti alla Chiesa per
smentire
cose del genere, ce n'erano di tutti i colori,
e assieme a
questi anche momenti forti, che vedevano
anche
rampolli della camorra passare sotto casa, ricordo
in
particolare in due, tre occasioni rampolli, tra cui
un Di
Puorto, arrestato sempre associazione
camorristica,
che passava sotto casa mia in mia assenza,
verso i miei
genitori, che sono uno oggi di 90 e un
altro 83
anni, dicendo: "chill' mariuol'", io, "l'ann
accirer'",
più volte. Ma questa era storia nota.
Affianco a
questo poi, tentativi di delegittimazione
sono passati
anche attraverso alcuni quotidiani, non so
se ho
accennato nell'altra udienza, ma ormai è storia
nota, io ho
dovuto denunciare più quotidiani casertani,
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a qualche
denuncia è seguito qualche arresto e qualche
condanna,
perché ci furono notizie totalmente inventate
fino al
punto da dire che il Prefetto mi avesse revocato
la scorta, e
non era mai accaduto, io sono sotto tutela
dal dicembre
1995 ad oggi, arrivano a dire che il
Prefetto
avesse assunto un provvedimento di revoca della
tutela a
seguito di dichiarazioni di Schiavone Francesco
detto
"Sandokan". Non era assolutamente vero, eppure un
giornale lo
ha portato per due giorni in prima pagina
come primo
titolo e poi l'altro giornale pubblicò la
lettera di
Schiavone Francesco dal carcere, in cui
venivano
minacciati i miei figli.
P.M.: senta,
fu oggetto anche di volantinaggio, di volantini
calunniatori
che venivano...?
Teste: sì,
di volantini anonimi diffusi nel paese, di cui una
copia la
consegnai al... non ricordo se ai Carabinieri o
direttamente
alla Procura, una copia in cui venivo
continuamente
diffamato, a parte le lettere anonime, ma
ormai... un
tentativo continuo per dire che lo facevo
per
arricchirmi e che avevo aziende in tutta Italia.
P.M.: senta,
questo è il periodo sovrapponibile al suo impegno
per
contrastare l'illegale affidamento alla GMC su San
Cipriano
d'Aversa?
Teste:
ricordavo già questo episodio di quando vennero questi
due
personaggi sotto casa mia alle due di notte e vi fu
da parte mia
la chiamata dei Carabinieri, ma non solo
questo,
anche il fatto che dentro il mio partito
politico si
provasse ad isolarmi agganciando rapporti
con
personaggi non di secondo piano, beh, questo era
teso a
dimostrare: "stai attento che te la facciamo
passare male
anche in casa tua". E in più continuamente
arrivavano
notizie in un centro piccolo come San
Cipriano, di
13.000 abitanti, arrivavano notizie
attraverso
amici e parenti di starmi attento perché
erano molto
arrabbiati sia quelli della GMC, i fratelli
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Orsi, sia
gli amministratori e anche una volta dovetti
segnalare
sempre a questo famoso maresciallo Molitierno
presenze in
Consiglio Comunale mentre io denunciavo
queste cose
in Consiglio Comunale, chiedevo al
maresciallo
di prendere nota delle presenze di persone
che stavano
alle spalle del gruppo di maggioranza, cioè
della
maggioranza del Sindaco Martinelli, e in
particolare
ad un certo punto un consigliere mi dice:
"non la
temiamo e sappiamo anche come muoverci". E
dietro
questi consiglieri comunali c'erano persone che
mi venivano
indicate come molto vicine alla camorra.
Quando
chiamo il maresciallo Molitierno affinché
prendesse
nota delle presenze di persone che non erano
consiglieri
comunali il maresciallo dichiarò,
insospettendomi
ancora di più: "ma non esageri, non si
preoccupi"
e se ne andò.
P.M.: senta,
ci furono anche degli avvicinamenti minatori a
componenti
della sua famiglia durante questo periodo?
Teste: ci
furono più episodi, ora avrei bisogno di
focalizzare,
perché gli episodi sono stati tanti e tali
nel
ripetersi e nel seguire degli anni e hanno
riguardato
anche miei familiari, da vicende precedenti a
queste della
GMC a quelle successive.
P.M.: quindi
c'è stata una costanza di avvicinamenti minatori
ai suoi
danni, diretti e indiretti?
Teste:
venivano fatti sempre in modo indiretto e sempre dando
consigli di
stare attento. E intanto vedevo alcuni
familiari
prendere man mano le distanze da me fino al
punto tale
che parenti miei non mi votavano più e
arrivavano a
votare l'altra parte. Perché? Ma non per
fatti
politici. Per esempio era nota la vicenda del mio
rapporto con
questo mio zio, il fratello di mia madre,
di
Mondragone, defunto, che sostenne dichiaratamente
alla Regione
un candidato a me avverso e quando chiesi
conto, non a
questi miei parenti, ma ad altri parenti
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comuni, come
mai, dissero: "meglio che campino
tranquilli
loro, quindi non ci andare a chiedere il
voto" e
io non ci andai.
P.M.: sempre
nella scorsa udienza, cambiando argomento, lei ha
parlato del
fatto, a pagina 100, che Antimo Traettino
chiese il
trasferimento dal Comune alla Regione, che era
responsabile
per quella gara, quella indetta dal
Consorzio
CE4, e se ne andò dalla Regione, perché
percepì che
non era un problema cartaceo, ma percepì che
era materia
molto scottante; poi sempre nello stesso
verbale fa riferimento
anche al fatto che lei
tendenzialmente
riceveva informazioni e sostanzialmente
operava a
livello istituzionale garantendo l'anonimato
sostanzialmente
delle persone che le fornivano
informazioni.
Volevo chiederle, scusi, quale era il
motivo per cui,
nel caso di specie ad esempi, Antimo
Traettino
non si era esposto con denuncia e lei faceva
questa
attività istituzionale per evitare che le persone
si
esponessero, quale era il timore delle persone nel
apparire
formalmente? È implicito, ma se lo può
esplicitare è
preferibile.
Teste: sì,
Traettino nel caso specifico, ma anche in altri
casi,
avvertivano molto bene quale fosse la dimensione
dei problemi
che si trovavano avanti, era notorio in
tutto il
territorio che quella gara d'appalto vedeva
ormai contrapposti
due gruppi, Orsi da una parte e
dall'altra
parte Nicola Ferraro, per accaparrarsi la
gara
d'appalto. Ovviamente chiunque conosca il
territorio
sapeva bene rapportare i due personaggi con
gli ambienti
a cui erano collegati. E quindi Traettino,
e non solo
Traettino, anche quelli del mio partito, di
Castel
Volturno, erano seriamente preoccupati, per cui
mi venivano
a informare dell'evoluzione delle cose, io
chiedevo
loro, mi informavo, seguivo, io ero solito
seguire
molto da vicino le questioni più rilevanti, e
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poiché
l'assedio ai consorzi pubblici dei rifiuti era
evidente, io
prestavo attenzione a quella gara
d'appalto.
Traettino, con cui ebbi modo di parlare, vidi
che era
molto preoccupato. La conclusione di quella
preoccupazione
fu la richiesta di trasferimento da casa,
da Castel
Volturno, dove abita, a Napoli, alla Regione,
per non
essere più al Comune, dove era funzionario
dirigente,
rinunciare ad un posto di dirigente in casa
propria per
andare alla Regione, dentro un mare magnum
di
dipendenti senza funzioni specifiche, non è mai
piacevole. È
evidente che la principale ragione era la
preoccupazione
a trovarsi dentro la gestione di una
vicenda
molto rischiosa, perché è evidente che gli Orsi
venivano già
visti, al di là degli accertamenti
successivi,
come collegati al gruppo Bidognetti.
P.M.:
preoccupazione intende di incolumità fisica o altre
preoccupazioni
di tipo diverso?
Teste: io
penso che la prima preoccupazione sia di trovarsi a
gestire qualcosa
che, qualora si trovasse a non
assecondare
gruppi camorristici in questo caso molto
pericolosi,
potesse essere grande il rischio del vita,
per cui
ognuno alla fine valuta l'estremo rischio,
ovviamente
mai nessuno può quantificare in quel momento
quale sia il
livello di rischio, ma avverte di trovarsi
di fronte ad
un rischio molto elevato.
P.M.: scusi,
questo suo tendenziale moto istituzionale che fa
proprio e
istituzionalizza informazioni provenienti da
soggetti che
non denunciano o comunque palesano fatti
preoccupandosi
è estremamente diffuso nel casertano?
Teste: cioè
molto diffuso da parte mia, è stato un metodo...
P.M.: sì, da
parte sua no, intendo dire dal punto di vista
della
preoccupazione delle persone che si rivolgono a
lei
segnalando...
Teste: molto
diffuso, perché mi capita continuamente da
tantissimo
tempo che persone mi vengono a parlare e a
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raccontare
anche cose di una estrema delicatezza,
ovviamente
presto attenzione anche a comunicazioni e
informazioni
che talvolta vanno vagliate, perché c'è da
valutare
anche l'attendibilità della fonte, ma è molto
diffuso
questo rivolgersi a persone di cui ci si fida
per
rappresentare situazioni di rischio, di pericolo, e
io cercavo e
cerco di tramutarli in atti pubblici che
possano
essere stati, nel passato, interrogazioni
parlamentari,
interventi in commissione antimafia,
sollecitazioni
al Prefetto, e anche, quando serviva,
atti di
denuncia che ho rappresentato alla Magistratura
e alle forze
di polizia.
P.M.: senta,
sempre nella scorsa udienza lei ha indicato, a
pagina 102,
tra i tanti momenti della sua narrazione, le
sponsorizzazioni
politiche del CE4 e soprattutto dei due
parlamentari,
Cosentino e Landolfi, che sponsorizzavano
le cause del
CE4, di cui ha rappresentato chiaramente la
origine e la
composizione. Volevo chiedere: questo
sostegno dei
due parlamentari che ha indicato delle
cause del
CE4 e in particolare nello specifico passo
"per
aprire il rubinetto delle discariche per il CE4",
quindi
questo apporto che lei ha indicato in
sponsorizzazione,
da quali e quanti elementi ha
ricostruito,
ha ricavato, esplicitandolo in tal modo?
Teste: da più
elementi. Innanzitutto perché essendo io
impegnato
politicamente e istituzionalmente ero in
continui
contatti con gli ambienti politici di
centro-sinistra
da una parte, ma anche indirettamente
con il
centro-destra, per cui le notizie venivano
scambiate,
anche nel consorzio CE4 c'era il confronto
tra
esponenti istituzionali dell'una e l'altra parte,
per cui i
miei referenti politici sul posto mi
dichiaravano
che le proposte del centro-destra per
l'elezione
della Presidenza, quella del signor Valente,
venivano
sostenute dai parlamentari del centro-destra e
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poi,
dall'altra parte, lo stesso Valente se ne faceva
vanto, perché
a me capitò di fare degli incontri con
delegazioni
di cittadini di Carinola contrari
all'apertura
di una discarica sull'Appia, questi
cittadini si
rivolsero a me, al Vescovo, e dopo varie
manifestazioni
arrivammo ad un incontro nella sede del
CE4 a Castel
Volturno e Valente in quella occasione,
dopo che
terminammo l'incontro pubblico, mi chiede se si
potesse
fermare a parlare con me e io dico: "qui", lo
fece
volutamente in presenza di altri, cercò un
approccio
personale nei miei confronti, "ma perché mi
guarda così?
Perché lei sospetta di me?", cercò un
aggancio
amichevole, che non gli riuscì, e in quella
occasione si
vantò di essere referente anche dei massimi
parlamentari,
dell'onorevole Cosentino e di Mario
Landolfi. Ma
del resto anche gli stessi hanno
partecipato
assieme al Valente, c'erano continui
incontri
nell'una e nell'altra parte, come al CE2 era
notorio che
i responsabili facessero riferimento
essenzialmente
al centro-sinistra, a diversi di noi, era
una
situazione molto più variegata, ma di lì era
evidente che
il riferimento politico facesse capo
essenzialmente
ai due massimi esponenti del
centro-destra,
l'onorevole Cosentino e l'onorevole
Landolfi.
P.M.: senta,
in relazione a questo riferimento lei ebbe
informazioni,
conoscenze? Ha parlato di una conoscenza
diffusa,
anche dichiarata dal Valente Giuseppe, ed
amplia nella
zona. Volevo comprendere: ha saputo anche
direttamente
o indirettamente di assunzioni da parte di
personale
presso il Consorzio CE4 o l'ECO4, direttamente
sponsorizzate,
richieste nell'interesse dei due
parlamentari
che ha citato?
Teste: di
assunzioni ne avevamo le prove, perché vedevamo
mutare anche
i destini politici ed elettorali di alcuni
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comuni, si
poteva avere da parte mia e nostra una
presunzione,
come nascesse ovviamente personalmente non
ho avuto,
non ho le prove per fare il riferimento, ho
letto anche
di quanto dichiarato sempre in atti
pubblici,
ordinanze, eccetera, ma personalmente non mi
risultava,
tranne che vedevamo fatti evidenti che ho
raccontato
già qui. Capitò nel Comune di Pignataro, dove
si stava
votando per le comunali e la vittoria del
centro-destra
fu di quattro voti appena. Ma in quella
vicenda pesò
fortemente la nomina di due consiglieri di
amministrazione,
un piccolo comune come Pignataro che
esprime due
consiglieri di amministrazione in un
consorzio
pubblico. Due! Ovviamente era un modo per
influire
sugli orientamenti di potere anche con
assunzioni
che saranno fatte a Pignataro. E questo
accadde
anche nel con di San Cipriano d'Aversa, ma del
resto vi
sono state assunzioni a Villa Literno, a
Trentola, in
altri Comuni, all'occorrenza, quando
c'erano le
elezioni, corrispondevano elezioni o con gli
Orsi
direttamente o con l'ECO4 o col CE4.
P.M.: senta,
quindi questa era quasi una sorta di automatismo,
un sistema?
Teste:
soprattutto in quei comuni dove si potesse giocare una
partita
politica e elettorale molto risicata. Ovviamente
laddove
c'erano margini molto ampi di vittoria
probabilmente
serviva meno. Ma mi colpirono questi casi,
dove si
giocava sul filo del rasoio la vittoria dell'una
e dell'altra
parte, c'era un intervento a gamba tesa del
CE4, anche
fuori dai propri confini territoriali, come
accadde a
San Cipriano d'Aversa.
P.M.: senta,
a pagina 102 della scorsa udienza lei ha parlato
di un
importante Consiglio Comunale aperto riunito a
Casal di
Principe nel dicembre 2003. Ha indicato che il
Sindaco di
Casal di Principe era affiancato
dall'onorevole
Cosentino, dando la parola d'ordine:
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"basta
con i rifiuti napoletani". Innanzitutto volevo
chiedere chi
era il Sindaco di Casal di Principe che ha
citato.
Teste: il
Sindaco all'epoca doveva essere forse l'Avvocato
Goglia, se
non vado errato l'Avvocato Goglia. Viene
convocato
questo Consiglio Comunale aperto, veniamo
invitati
tutti i parlamentari, affianco al Sindaco
c'erano,
appunto, l'onorevole Cosentino e l'onorevole
Coronella, e
la parola d'ordine era appunto: "basta con
i rifiuti
napoletani" e di lì poi scattò il blocco della
discarica di
Parco Saurino, che è a poca distanza, a
confine tra
il comune di Casal di Principe e Santa Maria
La Fossa,
subito dopo i Regi Lagni. Scatterà una
protesta che
dura dei mesi e da quella protesta poi
nacque la
scintilla che portò la protesta a Piano
d'Ardine, in
provincia di Avellino, e in tutta la
regione, non
c'erano più discariche disponibili, e si
arriverà
alle dimissioni del Commissario di Governo
Bassolino e
però successivamente emerse che, mentre si
chiudeva da
una parte, il CE4 si candidava, con lettera
ufficiale
del signor Valente, ad aprire discariche, ad
offrire
discariche e a gestione i rifiuti napoletani.
C'era una
contraddizione in termini tra un no pubblico e
una gestione
riservata. E quando io mi preoccupai di
portare alla
luce anche un volantino del consigliere
provinciale
Madonna... un volantino... un documento, con
un volantino
resi pubblico un documento
dell'Amministrazione
Provinciale con il quale si trovava
un accordo
per ampliare quella discarica su cui si
diceva
pubblicamente che bisognava chiuderla subito. Chi
manifestava
per chiuderla...
P.M.:
l'ampliamento di Parco Saurino, quindi?
Teste: Parco
Saurino, chi manifestava per chiudere la
discarica
contemporaneamente firmava accordi per
ampliarla.
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