“Adesso tocca a voi”: Rete Imprese Italia lancia
l’appello al Governo
Domenica
28 aprile in piazza Dante per la raccolta firme
“Adesso
tocca a voi!”. E’ questo l’estremo appello che Rete
Imprese Italia, il soggetto unitario che raggruppa Casartigiani, CNA,
Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, rivolge al Governo, al
Parlamento e alla politica e che domenica
28 aprile potrà essere sottoscritto anche nel capoluogo di Terra di
Lavoro. Infatti, in piazza Dante a
partire dalle 10 sarà posizionato per tutta la giornata uno stand della Cna di Caserta. Il risultato della
raccolta di firme, aperta in tutta Italia, sarà presentato poi in occasione
dell’assemblea nazionale di Rete Imprese Italia, a Roma, il 9 maggio.
“Le imprese hanno fatto tutto il possibile, è
tempo che gli eletti nelle istituzioni agiscano per adottare le misure
necessarie ad arrestare la recessione e a riaprire le speranze nella ripresa. Sono
le parole del Presidente Provinciale CNA di Caserta Francesco Geremia che aggiunge: “Senza crescita si muore, come
recita lo slogan del manifesto dell’iniziativa. E noi non possiamo certo
rassegnarci allo stillicidio quotidiano di aziende, alla perdita di un
patrimonio imprenditoriale che è essenziale per l’economia del Paese. Chiediamo
agli imprenditori, così come ai lavoratori e a tutti i cittadini di
sottoscrivere l’appello, che indica anche le priorità per tornare a crescere:
riduzione della pressione fiscale, semplificazione normativa e amministrativa,
accesso al credito e pagamento dei debiti della pubblica amministrazione,
sostegno al mercato del lavoro, sia intervenendo sul costo del lavoro, sia
sviluppando gli incentivi per favorire l’occupazione dei giovani. E in questa
fase è urgente il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga”.
“La crisi - si legge
nel manifesto di Rete Imprese Italia- sta cancellando la parte più vitale del
nostro sistema produttivo. Nel 2013, 26,6 miliardi in meno di Pil, 22,8
miliardi in meno di consumi, 249 mila chiusure delle attività commerciali e
dell’artigianato. La ripresa diventa un miraggio, gli imprenditori hanno perso
la pazienza e stanno perdendo la speranza. Ma il destino non è segnato. Le
imprese dell’artigianato, del terziario di mercato e l’impresa diffusa, che nel
nostro Paese producono il 58% del Pil e danno lavoro al 62% degli occupati, non
ci stanno. Reagire alla crisi si deve e si può”.
L’Ufficio
Stampa
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