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giovedì 9 maggio 2013


 Militari in servizio presso la Caserma dei Carabinieri di Napoli Poggioreale effettuavano accessi abusivi alle Banche dati Giudiziarie tramite il terminale dell’ARMA sul conto di GIUSEPPE RUTA e EMILIO RUTA entrambi di Mondragone, ed altri soggetti, su incarico commissionato dalla Società FONDIARIA-SAI di LIGRESTI attraverso una rete di spionaggio illegale.



Si è tenuto ieri innanzi al Tribunale di Napoli l’udienza che vede coinvolti alcuni Militari in Servizio presso la Caserma dei Carabinieri di Napoli Poggioreale, di cui sono imputati, l’Appuntato Scelto Carmine CUNA e il Tecnico, Generoso BASSI.
Gli accertamenti riguardavano la ricerca Anagrafica Tributaria, lo schedario Alloggiati, i precedenti di Polizia, le precedenti Denunce sporte dalle persone oggetto di Ricerca, i numeri di telefono e i Conti Correnti Bancari.
Le stampe delle interrogazione allo SDI (Sistema d’Indagine) in uso alle Forze di Polizia, venivano consegnate alla committente Compagnia di Assicurazioni della FONDIARIA-SAI con sede a Torino i cui Vertici dei LIGRESTI erano interessati a carpire notizie riservate e segrete contenute nella Banca Dati del Ministero degli Interni, del Ministero delle Finanze e da estratti di conti correnti bancari.
Risulta, aperto ulteriore fascicolo presso l’IVASS Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni che ha sede a Roma, di cui è presidente il neo Ministro Fabrizio SACCOMANNI, che indaga sul Colosso della Compagnia Assicurativa per le attività di abusi commessi.     
L’appuntato Scelto, Carmine CUNA in servizio presso la caserma di Napoli Poggioreale in concomitanza con altri Militari dell’Arma allo scopo di LUCRO e al fine di raccogliere informazioni su Giuseppe RUTA ex. fiduciario della FONDIARIA-SAI, ed il proprio genitore Emilio RUTA, formavano un DOSSIER sulle condizioni economiche-lavorative e personali, nonché sullo stile di vita privata condotta da quest’ultimi.     
Sono stati eseguiti pedinamenti ed intercettazioni ambientali abusive, senza alcuna autorizzazione da parte dell’A.G., con l’ausilio di installazioni di Microspie presso la sede della FONDIARIA-SAI di Mondragone di cui è titolare l’Avvocato Alessandra BEATRICE personaggio molto influente, ed ex. consigliere comunale del Comune di Mondragone.
Il tecnico BASSI, della Caserma dei Carabinieri di Napoli Poggioreale, effettuava servizi tecnici info-investigativi, di comune accordo con il Carabiniere CUNA, il BASSI, si occupava delle registrazioni illecite effettuate e l’esito della pulitura dei nastri registrati abusivamente all’interno della Fondiaria-Sai e nel ristorante PERBACCO in Mondragone.   
Il Cuna, si avvaleva di personale della Caserma dei Carabinieri di Napoli Poggioreale come il comandante della Stazione il Maresciallo FIOCCHETTI, l’appuntato scelto dei Carabiniere Pio LETTIERI, impegnato attivamente in concordanza con il CUNA alle indagini abusive, che durante la perquisizione presso la propria abitazione di Santa Maria a Vico, veniva rivenuto materiale, stampe delle interrogazioni allo SDI, oltre al Maresciallo William MASSARI, il Carabiniere Biagio DI PALO, il carabiniere Gianluca DE IUDICIBUS,  coinvolgendo addirittura il Comandante della Caserma.
Tant’è, che proprio il CUNA, si procurava dei biglietti per una partita di calcio tra Juventus / Napoli per la figlia del comandante della Caserma dei Carabinieri di Napoli Poggioreale di nome MARIA, al fine di corrompere i suoi superiori per poter ottenere informazioni interessanti su soggetti da spiare abusivamente.
Nella vicenda, risulta coinvolto anche un albanese, quale confidente della Caserma dei Carabinieri di Napoli Poggioreale, quest’ultimo si introduceva abusivamente all’interno di fabbricati privati, partecipando attivamente come se fosse anch’egli un appartenente all’ARMA dei Carabinieri, su ordini del Carabiniere Carmine CUNA. 
La Procura Militare della Repubblica di Napoli, su disposizione del Procuratore Militare Dr. Lucio MOLINARI, ha aperto un fascicolo che indaga sul caso venuto a crearsi all’interno della Caserma dei Carabinieri di Napoli Poggioreale, coinvolta nello scandalo.     



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